HELTER SKELTER @Inventaria: uno scivolo a spirale di sentimenti

INVENTARIA, festival del Teatro Off (in scena fino al 22 maggio) inaugura la IV edizione con HELTER SKELTER – Geometrie d'amore, un testo di Paola Moretti, messo in scena dalla Compagnia DoveComequando (organizzatrice dell’evento) il 9 e 10 maggio.

Il testo richiama il titolo di una canzone dei Beatles fra le più inusuali, gravitante intorno ad un heavy metal insolito per il quartetto di Liverpool: si fa riferimento ad uno scivolo a spirale, di quelli usati nei luna park dalle curve insidiose, che portano però velocemente a terra.
In questo scivolo di anime verso il basso, verso il lato più profondo della propria desolazione forse, si condensa tutto il significato di HELTER SKELTER che mette in scena l’incontro/scontro di due lasciati soli: una donna vittima di abusi domestici ed un travestito misantropo, interpretati rispettivamente da una sempre intensa Flavia Germana De Lipsis e da un Simone Castano piacevolmente sopra le righe.
Dal confronto fra questi due personaggi diversissimi, vicini di casa ma divisi da una parete poco spessa e da due personalità antitetiche, scaturisce non solo una riflessione sulla propria condizione e sulle proprie debolezze (da trasformare in forza), ma anche un certo tentativo di rivalsa, quantomeno per se stessi.

La prova attoriale dei due attori è fuori discussione: la De Lipsis conferma la predilezione per figure drammatiche, sempre connotate da una voce solo apparentemente flebile; forse l’avremmo voluta vedere più incisiva in alcuni momenti, e sicuramente avremmo voluta scuoterla per le spalle, tanto suscita la compassione e la rabbia del pubblico per la sua passività sorda, per quella trasandatezza di fondo che bene l’attrice rende in questo personaggio desolato e sconfitto. Incapace di combattere nemmeno per i propri figli. Perché combattere, forse, per questa donna è troppo difficile, è una battaglia in fondo persa, ed ecco che il rifugio a casa di uno sconosciuto diventa l’unica salvezza, mentre un marito sbraita da solo nella loro casa.
Simone Castano, alle prese con un personaggio misterioso, dedito al travestitismo e del quale non si comprendono appieno né le occupazioni né le aspirazioni ma solo le fissazioni (pulizia e ordine) ha sfuggito in questa interpretazione, il rischio di cadere nella macchietta. Si nota un richiamo ai personaggi ambigui di Almodovar, quell’insistere sui colori e sul trucco senza insistere troppo sulla vanità, dietro cui nascondere la verità. Ma non mancano anche alcune sfumature caratteriali -quelle poche che trasudano da un testo che ne è parco- ben rimarcate dall’attore, quell’indugiare sulla difesa della propria intimità, quel chiudersi a riccio sdegnoso, e lo sguardo compassionevole che qualche istante diventa duro e giudicante, proprio di chi è abituato a sentirsi giudicato da tutti in ogni momento.

C’è però in questa messa in scena qualcosa da correggere: a partire dalla durata eccessiva di un testo che, oltre ad essere parco di dettagli sul vissuto di personaggi, presenta scarsa azione, scena per lo più fissa, e dove i dialoghi sono a volte molto lunghi e intensi e le pause (troppe) profonde e dolorose, da sfoltire, da riempire con altro. Non ci convince appieno la virata sentimentale fra i due personaggi, non solo e non tanto per la improbabilità della stessa, quanto per le ragioni che dovrebbero esserne alla base e che risiederebbero nella comunanza spirituale di un destino da emarginati e incompresi della società. Ma non basta, a nostro avviso: la vicinanza sentimentale andava corroborata e forse costruita meglio da un minimo vissuto; ed invece arriva quasi inappropriata e superflua rispetto all’evoluzione finale (che, guarda caso, vede tornare in scena la canzone del titolo che sarebbe stata usata da Charles Manson per il proprio massacro familiare).
Colpisce, però in questa rappresentazione, il posizionamento degli arredi di scena e la scelta di esporre gli abiti del travestito in bella vista sul fondo della scena, conferendo una nota di colore e di realismo su un testo che trasuda irrealtà, sospeso com’è in un lunga serata “senza tempo”, apparentemente priva di scopo (non foss’altro quello del nascondersi di lei dal marito).
Una serata dove si consuma un amore fra due estranei improbabili su di uno scivolo sentimentale troppo ripido da cui si rischia di rimanere feriti sia dentro che fuori dall’anima.

Prossimamente ad INVENTARIA

mercoledì 11 maggio
sala moretti 21.30 – L'ultima volta che mi sono suicidato (Claudio Morìci)
SPETTACOLO FUORI CONCORSO

giovedì 12 maggio
sala moretti 21.30 – Vania (Compagnia Òyes)
SPETTACOLO

venerdì 13 maggio
sala moretti 21.30 – SERATA ROMANESCA ore 21.30 
SPETTACOLO FUORI CONCORSO

sabato 14 maggio
sala moretti 21.30 – Ladyoscar (20 chiavi teatro)
Leggi la recensione di G. Donatelli:LADYOSCAR@Teatro Studio Uno: una vetrina di perdizione
Avvincente e ironico, lo spettacolo è vetrina di perdizione, rabbie e gridi inascoltati degli ultimi della società, di chi è costretto a vivere per la droga e per essa morire in silenzio. 
SPETTACOLO FUORI CONCORSO

domenica 15 maggio
sala moretti 18.00 – Io, mio fratello e sua sorella (Intro)
SPETTACOLO FUORI CONCORSO

Teatro dell'Orologio, via de' Filippini 17/a

Ingresso a partire dalle ore 20.00 con mostra fotografica e aperitivo-degustazione gratuita
Spettacoli sala Gassman ore 20.30*
Spettacoli sala Moretti ore 21.30**

* domenica 22, ore 18.00
** domenica 15, ore 18.00; domenica 22, in occasione dei Corti teatrali, ore 20.30

Ogni ingresso dà diritto, oltre alla visione dello spettacolo:
+ alla visione della mostra fotografica Scene da una fotografia
+ all'aperitivo con degustazione gratuita di prodotti tipici aquilani

PREZZI E PROMOZIONI
Abbonamenti
– Due spettacoli …14 € (anziché 20)
– Quattro spettacoli …20 € (anziché 40)

Intero … 10 €

Ridotto … 8 €
over 65 / under 25 / possessori Q-Card Quasar /correntisti BCC Roma

Gruppi di 4 … 8 € (obbligatoria la prenotazione)

Convenzionato … 7 € (obbligatoria la prenotazione)
scuole di teatro convenzionate / gruppi CRAL convenzionati /studenti universitari

RidottissimoDCQ … 5 €
partecipanti Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio 2009-2014 / partecipanti Inventaria 2010-2015 / partecipanti Scene da una Fotografia 2012-2015 / artisti in cartellone al Teatro dell'Orologio / studenti di scuole superiori convenzionate

tessera del teatro … 2 € (valida per tutta la stagione e per l'intero Festival)

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