Nell’audace melting-pot del Festival InDivenire fa la sua comparsa un coraggioso tentativo di innovazione. Lo studio della giovane compagnia RDA su ORESTE DA EURIPIDE va in scena nella programmazione serale del 22 gennaio, per la prima regia di Dario Battaglia.
Sul pezzo, leggi anche lo sguardo di Giada Somenzari su ORESTE DA EURIPIDE, su queste pagine.
All’ingresso dello Spazio Diamante di Roma, una locandina grigia attira l’attenzione degli spettatori. Leggervi il nome di Euripide può destare un timore reverenziale o ribrezzo – a seconda di come si sia sopravvissuti al liceo classico – ma la giovane età degli interpreti sul palco regala alla folta platea di sostenitori una speranza di innovazione.
ORESTE DA EURIPIDE: c’è UN ORESTE INVECCHIATO

Oreste ed Elettra, non contenti dello status carcerario ottenuto col matricidio e disillusi dall’arrivo di Menelao ed Elena, nell’attesa dell’esecuzione tentano nuovi delitti con l’aiuto di Pilade. I tre sperano così di eludere il sistema politico e religioso che li ha incastrati. Tuttavia, come il buon Euripide sembra suggerire con la sua serie di drammi della Tyche, il ginepraio di guai complicati dall’uomo possono essere risolti esclusivamente dall’intervento divino. Questa è la sinossi euripidea.
Nel breve studio proposto dai sei attori della compagnia RDA, tuttavia, si intuisce che la fedeltà alla traduzione del testo va nella direzione di una rigida osservanza della tradizione. Nell’illusione grammaticale di offrire un mito solo ispirato alla lezione euripidea (“da Euripide” si legge in locandina), la drammaturgia si presenta invece come un’ottima traduzione scolastica. Il pretesto di riverenza al “potere della parola” si consuma nell’assenza di una chiara ispirazione, che rischia di invecchiare ulteriormente uno dei primi testi teatrali della cultura occidentale.
LA COMPAGNIA RDA allo SPazio Diamante mette in scena LA TRAGEDIA DELLA RIVOLUZIONE
Su un piazzato dai colori freddi si ergono quattro panche disposte geometricamente a comporre un recinto privo di coordinate spazio-temporali. Una scenografia raffazzonata con gusto – forse per motivi di budget -, che conosce pochi cambi luce e nessun movimento, è la gabbia entro cui si susseguono gli ingressi e le uscite di cinque personaggi. Solo un Oreste dalle notevoli qualità performative (Ivan Graziano) è sempre in scena. In cerca di omogeneità interpretativa, il cast sembra a suo agio con la liricità del testo drammaturgico, ma spaesato dall’assenza di una direzione artistica solida e coerente. Il cammeo di un eccezionale Antonio Bandiera (nei panni di Menelao) soffre di una rigidità anestetizzante. Ma è la rivoluzione promessa dall’uccisione di Elena la vera nota dolente dello studio, non riuscendo a restituire la gravità dell’omicidio.

DARIO BATTAGLIA METTE IN SCENA EURIPIDE
Nello studio proposto nella cornice del Festival InDivenire, la narrazione si interrompe proprio nel momento in cui quei tre moschettieri di Oreste, Elettra e Pilade decidono di uccidere Elena. Cosa faranno i nostri eroi? Dario Battaglia, alla sua prima regia, sembra non potere – o sapere – dare una risposta. Eppure, il punto di non ritorno anche per la regia parte dalla questione drammaturgica. Stanchi della violenza pervasiva di un ordine precostituito, Oreste, Elettra e Pilade si ribellano ricadendo negli errori dei padri, commettendo efferatezze inimmaginabili, scrive Euripide. Ma come? Giovani per età e per esperienze, gli attori della Compagnia RDA si sentono solidali ai protagonisti della tragedia. Schiacciata da un presente che vorrebbe decidere per loro, anche questa nuova generazione di artisti vorrebbe farsi spazio ripartendo dalle origini, ma dimenticando di aver tratto ispirazione proprio dal più giovane dei tragediografi ateniesi. Infatti, questi ex-allievi dell’Accademia D’Arte del Dramma Antico dell’INDA, forti delle esperienze maturate tra le sacre pietre del Teatro Antico di Siracusa, rischiano di incorrere negli errori dei padri.
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Ecco il programma completo del Festival in scena allo Spazio DIamante
Martedì 17 inaugurazione (ore 18).
Presenti tutte le compagnie che illustreranno il loro progetto,
il presidente del Festival Alessandro Longobardi e il direttore artistico Giampiero Cicciò.
Mercoledì 18 due studi
Compagnia Blusclint presenta Soli, con tutto regia di Paolo Faroni – Ore 19
Compagnia Parzialmente stremati con La Carovana di Giulio Guarino regia Giovanni Nasta – Ore 21

Giovedì 19 – Spettacolo Ospite
in Prima Nazionale
Momino Caro
Breve storia di un uomo che ingannò la morte
di Massimo De Rossi
Testo liberamente ispirato alla novella di Luigi Pirandello “Notizie del Mondo”
Con Massimo De Rossi e Roberta Anna
Venerdì 20 due studi
Compagnia Maledimiele con Ematica scritto e diretto da Larissa Cicetti – Ore 19
Compagnia Dogma Theatre Company con Wild – Io ora cammino di Alessio Ingravalle regia di
Gabriele Colferai – Ore 21

Sabato 21 due studi
Compagnia Poveri comuni mortali con Due Schiaccianoci di Alice Bertini regista insieme a Carlotta
Solidea Aronica – Ore 19
Compagnia DoveComeQuando con Fahrenheit 2.577 scritto e diretto da Pietro Dattola – Ore 21
Domenica 22 due studi
Compagnia Outliers con Effetto Paradiso di Ilaria Marcuccilli regista insieme a Wiliiam Caruso – Ore
19
Compagnia RDA/Zerkalo con “Oreste da Euripide” regia di Dario Battaglia – Ore 21


Lunedì 23 uno studio
Compagnia Santarita e Jack Teatro con Saremo leggeri di Simone Falloppa, direzione del lavoro
Elena Arvigo, Alessandro Averone, Simone Falloppa – Ore 21
Martedì 24 due studi
Compagnia P.G.A. Scarl con Scomodi di Silvia Maria Vitale regia del collettivo (Valentina Martino
Ghiglia, Alessandra De Pascalis, Giuseppe Coppola) – Ore 19
Compagnia Di Parola con 500 lire di Ludovica Bei, regia di Josafat Vagni – Ore 21

Mercoledì 25 due studi
Compagnia Zerkalo con La mia amica è d’accordo scritto e diretto da Massimo Odierna – Ore 19
Compagnia Formiche di vetro teatro con Fonès scritto e diretto da Francesca Muoio e Luca Trezza –
Ore 21

Giovedì 26 – Maddalena Crippa incontra le compagnie e il pubblico del Festival – Ore 18. Ingresso
libero fino a esaurimento posti.
Conduce la serata il direttore artistico Giampiero Cicciò.
A seguire uno studio
Compagnia Cosa sono le nuvole e Florian Metateatro con Vacanze Romane scritto e diretto da
Nella Tirante – Ore 21
Venerdì 27 due studi
Compagnia Seadogs con Per lei, nel giorno del suo compleanno scritto e diretto da Francesco
Bianchi – Ore 19

Compagnia PassionBerlin e Lo stagno di Goethe con Una relazione erotica scritto e diretto da
Giulio Baraldi – Ore 21

Domenica 29 Premiazione
Lunedì 30 evento di chiusura – Ore 21
Spettacolo ospite
Vincitore del Premio inDivenire Danza 2019
Associazione Sosta Palmizi presenta
Bisbigliata creatura
ideazione e regia Mariella Celia
coreografia, ricerca drammaturgica del movimento Mariella Celia in collaborazione con Cinzia Sità
interpreti Mariella Celia, Cinzia Sità
suono Gianluca Misiti
trucco/ assistente di scena Francesca Innocenzi
costumi Mariella Celia in collaborazione con Francesca Innocenzi
disegno luci Francesco Tasselli
con il sostegno di Vera Stasi, Teatro Azione e Carrozzerie N.O.T, ALDES, Teatri Sospesi, Cittadella
dei giovani Aosta, Teatro di Roma – Teatro Nazionale