ECCO LA COMMEDIA DELL'ARTE @ Fringe Festival: l’arte dell’intrattenimento attraverso il Mondo e il Teatro

ECCO LA COMMEDIA DELL'ARTE!, lo spettacolo proposto dalla Compagnia Luoghi dell’Arte, di Roma, in scena nella terza settimana della kermesse del Fringe Festival nella capitale è una Commedia nella Commedia! Si tratta di una “lectio” sul Teatro fatta con garbo e profondo amore per la Commedia dell’Arte, patrimonio teatrale italiano degno di tutela a cura di Marco Luly con Luciana Codispoti, Ugo Luly e il piccolo Andrea Matteo Luly. Ma che senso ha, far conoscere la Commedia in un contesto di Teatro Off? La Commedia è la matrice dell’Off! Un Teatro di bottega, popolare e di piazza.

Il prologo iniziale a braccio dell’autore Marco Luly  (nella doppia veste di commediografo e maschere) è già coerente con la struttura tipica della Commedia, a cui seguiranno i tre blocchi che ricordano i tre atti tradizionali con intermezzi, una ricca e collaudata serie di scenari di repertorio che diverte, stupisce e per chi è conoscitore e amatore del genere, generatrice di belle sensazioni e piacevoli ricordi.

Il gruppo attoriale è una compagnia di comici specializzata nel settore, ognuno si muove a suo agio nella maschera che porta in scena con un bagaglio di esperienza e professionalità molto evidente. I personaggi storici della Commedia sono tutti presenti, dalla maschera partenopea di Pulcinella (Ugo Luly) alla bergamasca di Arlecchino fino a quella dell’immancabile servetta. Quest’ultima interpretata dall’attrice Luciana Codispoti merita un giusto richiamo e non solo per la sua bravura ma perché è difficile trovare una donna nel mondo dell’intrattenimento con la sua cifra artistica e il suo talento naturale, satura di una forza recitativa mascolina e al contempo tenerissima, una simpatia trascinante e godereccia. Merita altrettanta attenzione il terzo blocco dello spettacolo, un interessante esperimento teatrale che tenta di raggiungere una contemporaneità, anche se non ci riesce del tutto.

La Commedia nostrana in tour in terra esotica incontra la cultura del luogo e ne scaturisce una genuina spontaneità di comica verve patriottica ma italiota e forse troppo stereotipata. L’accorgimento più sentimentale ma soprattutto formativo e informativo  è l’aver inserito nel cast un bambino, il piccolo Andrea Matteo, figlio d’arte. Quest’ultimo porta con la sua inconsapevole e anche po’ scanzonata spensieratezza una speranza e una scoperta per le nuove generazioni, anche una sorta di ereditarietà tipica delle famiglie della Commedia dell’Arte, una microimpresa artistica che sopravvive dal Medioevo.

Alcuni limiti della messinscena sono nella regia, qualche sbavatura anche se in parte giustificata dal mood ritmico tipico dell’intrattenimento e forse un eccessivo coinvolgimento del pubblico. Ma perché questa piccola bottega familiare di commedianti rispolvera le maschere della Commedia dell’Arte e si rimette in gioco nelle scene teatrali?

Di primo acchito può sembrare una proposta superata, un genere e un modo vecchio di fare Teatro che ha scontato i suoi giorni, esaurito i suoi contributi nel panorama teatrale contemporaneo. Invece ci preme dire che in Italia ogni svolta o riforma teatrale è avvenuta proprio dalla Commedia ed oggi esiste una sempre più crescente necessità d’intrattenimento, e per il Teatro è un’occasione da non lasciarsi sfuggire.

Info:
Ecco la Commedia dell’Arte!
Luoghi dell’Arte

proveniente da
Roma

ideato e diretto da
Marco Luly

con
Marco Luly, Luciana Codispoti, Ugo Luly e con il piccolo Andrea Matteo Luly

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