Dopo il successo della precedente edizione, torna a Roma il Festival “Dominio Pubblico – la città agli under 25”, un progetto sostenuto da Teatro di Roma, dalla SIAE, dal Ministero per i beni e le attività culturali e dalla Regione Lazio.
L'evento, ideato 5 anni fa dalle direzioni artistiche del Teatro dell'orologio e del Teatro Argot studio, è stato organizzato per mettere in scena e promuovere i progetti dei giovani artisti, spaziando dal teatro alla musica, dalla danza ai cortometraggi fino alle arte visive, integrando gli spettacoli e le mostre in senso stretto con reading, workshops e seminari.
Dominio Pubblico si è svolto dal 29 maggio al 6 giugno negli spazi del Teatro India e del Teatro Valle, messi a disposizione da Teatro di Roma – Teatro Nazionale diretto da Antonio Calbi.
Gufetto ha seguito Domenica sera al Teatro India “DOMANI MI ALZO PRESTO” della compagnia Amor Vacui, con la regia di Lorenzo Marangoni, un esilarante spettacolo selezionato in collaborazione con il Festival 20.30 di Bologna. I protagonisti della messa in scena sono tre coinquilini, pressappoco trentenni, interpretati da attori molto più giovani (Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo e Andrea Tonin), alle prese con importanti progetti di vita e di carriera: un bando di dottorato all'estero per una giovane biologa, la laurea in psicologia per uno studente un po’ attempato, la possibilità di essere selezionato da uno dei principali teatri cittadini per un attore disoccupato.
Lo svolgimento dello spettacolo ricalca un po’ quella che è stata a tratti la storia personale di ogni giovane sognatore, con tanti progetti che restano nella testa più che nei fatti, e i propositi di lavorare intensamente a partire dall'alba che sfumano puntualmente ogni sera, quando i protagonisti si rendono conto che “sono già le undici e trenta, quelle in cui non c'è la luce”.
Leggero e divertente, senza pause, sostenuto dall'entusiasmo e dalle potenzialità recitative di questi tre attori emergenti, “Domani mi alzo presto” non ha una morale, o almeno questo dice al pubblico. In realtà forse non è proprio così: non possiamo sapere se i ragazzi porteranno a termine i loro progetti, le domande, gli esami, i provini, ma possiamo riflettere sull'importanza di continuare a sognare e di non smettere di divertirsi, e beato chi ci riesce.
Il teatro è il cuore di questa manifestazione, ma come detto il festival vuole dare spazio ai giovani artisti in senso più ampio possibile. Nella serata di domenica, fanno da contorno allo spettacolo teatrale l'esposizione “Millennials a(r)t work”, di Raparelli, situata nel Foyer del teatro India, e il concerto dei Dream Catchers.