FILO D’ERBA è il lavoro di Cinzia Villari e Lorenzo Profita in scena al Teatro Ar.Ma nell’ambito del DOIT Festival. Una produzione Villari Profita | Vitamina T di Roma.
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Dai fatti di Erba al palco di Ar.Ma Teatro

Tra i tanti fatti di cronaca nera elencati spesso con amici o parenti e che hanno dominato la scena della TV italiana negli ultimi vent’anni, non manca mai il riferimento a quel piccolo paese della provincia di Como: Erba. Ed è proprio sulla scena del Teatro Ar.Ma, che ritroviamo i protagonisti Rosa e Olindo.
FILO D’ERBA: nel salotto di Rosa e Olindo
È il loro salone di casa: piano terra, due sedie, una luce, un albero di Natale scarnamente allestito, e i due erbesi, intenti come sempre a vivere la loro perfetta vita di provincia Quando si lotta per la perfezione, però, emerge sempre qualcosa che destabilizza ogni progetto: nei dialoghi fatti di semplice quotidianità di coppia emergono i dissidi con i vicini di casa, forse troppo irrequieti. Forti rumori provenienti dal piano di sopra, spezzano improvvisamente la routine dei due coniugi in un crescendo di rabbia e inquietudine.
Rosa e Olindo, l’ossessione per una vita perfetta

Per Rosa e Olindo tutto deve filare liscio; il tempo può scorrere riempito solo dalle regole che i due coniugi hanno impartito nella loro vita quotidiana, Rosa pulisce, Olindo fa la spesa, lei si occupa di cucinare, lui pensa alle riparazioni in casa. Tutto per loro è perfettamente scandito. Così nel recinto del loro piano terra, dove anche il camper è a portata di vista, ciò che è di troppo, ciò che rompe prepotentemente la loro cornice, va eliminato.
FILO D’ERBA: il massacro di Rosa e Olindo celato al pubblico
Come qualsiasi religioso sacrificio che ripone ad ordine l’universo e che viene nascosto ad occhi profani, il massacro dei quattro vicini viene celato al pubblico. L’evento più tragico rimane così solo negli occhi dei due coniugi, che una volta ristabilito l’ordine del loro universo, tornano alla vita quotidiana: mangiano in un fast food, ballano insieme la Mazurca e solo saltuariamente, quando i due personaggi si avvicinano a dei microfoni che assurgono quasi al ruolo di confessori, emergono alcune ombre di quei demoni nascosti.
Villari e Profita: sintonia perfetta in FILO D’ERBA
Gli attori sono convincenti nel mostrare la perfetta sintonia dei due coniugi erbesi. Fatti l’uno per l’altro, quando inizia la scena e gli eventi e i dialoghi si susseguono, sembra vedere ed ascoltare un unico attore, un’unica mente, un’unica mano. Il loro mondo è tutto lì, in quel piano terra; dentro l’ordine, fuori il caos. Ordine che deve essere stabilito anche una volta entrati in carcere; “lo abbiamo fatto insieme quindi ci devono mettere insieme”. Quell’universo piccolo ed unico si deve creare e stabilizzare ovunque, anche dietro le fredde sbarre di una galera.
FILO D’ERBA: la psicologia criminale di Rosa e Olindo in scena al Teatro Ar.Ma

Emerge quindi un piano psicologico unico, che fonde la coppia e la rende univoca. Questa caratteristica dei due personaggi aggrada e nello stesso tempo inqueta lo spettatore. Nessuno può mettere in dubbio il loro amore, la loro semplicità, la loro tenerezza. Ma quelle regole che scandiscono perfettamente il loro nido, quella refrattarietà al mondo esterno, estraneo e caotico, sono foriere di un’armonia che potrebbe spezzarsi in qualsiasi momento.
Così lo spettacolo mostra e indaga quella psicologia della coppia che recita una “banalità del male” in versione casalinga. È apprezzabile quindi tutto lo sforzo dei due attori nel cercare di far emergere domande su questa crudeltà che improvvisamente e tragicamente affiora da quel flusso quotidiano, abitudinario, spesso melenso dalla vita di due semplici coniugi di provincia.
FILO D’ERBA: la regia di Villari Profita: un quadro statico e surreale

La presentazione di questo quadro statico, reale e surreale allo stesso tempo, viene favorita dall’uso da parte della regia di musiche natalizie e frivole. Anche i costumi indossati dai due protagonisti, semplice vestiario casalingo, aiutano lo spettatore ad immedesimarsi nell’atmosfera di quotidianità condominiale che domina la scena.
Qui viene in aiuto anche la semplicità del linguaggio utilizzato e la particolare bravura dei due attori romani a ricreare l’accento comasco.
Tutta la sottolineatura di questa estrema routine dominante forse penalizza un’evoluzione dei personaggi che rimane troppo statica e che nasconde ancora di più quei demoni interiori che sarebbero stati interessanti vedere in maniera più articolata pian piano emergere ed impossessarsi di Rosa e Olindo.
Visto il 23 settembre 2022.
FILO D’ERBA
Drammaturgia e Regia Cinzia Villari | Lorenzo Profita
Con Cinzia Villari | Lorenzo Profita
Sonorizzazione Cristiano D’Aliesio
Produzione Villari Profita | Vitamina T – Roma