È un festival coraggioso e dal sapore sperimentale: ATTRAVERSAMENTI MULTIPLI per l’ultima settimana a partire già da oggi, anima (è davvero la parola giusta) di teatro e performance a tratti sopra le righe, la piazza di Largo Spartaco (si sposterà a Tolfa il 5 ottobre) con un ricco Programma di intrattenimento che questa sera vedrà anche Andrea Cosentino.
Una piazza difficile, periferica quella di Largo Spartaco, ma questo festival non smette di provocare, solleticare la curiosità dei tanti che sfidano l’indifferenza o il chiasso estemporaneo della piazza e si recano in questo spazio urbano aperto, delineato solo da una linea di sedie a semicerchio, in una penisola pedonale, a fare da spartiacque fra la realtà cittadina tutta intorno ( palazzoni, panchine e bar antistanti gremite di passanti e residenti) e il teatro che prende uno spazio piccolo ma importante al centro della scena, riempie gli occhi e porta in uno spazio “altro”.
Da segnalare la scelta di unire al teatro l'intrattenimento musicale finale con dj set, che riempie la piazza di giovani pronti a ballare, incalzati da Salvo Lombardo e Daria Greco, vestiti da nobili di inizio Novecento.
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Il secondo weekend di Attraversamenti multipli: KINKALERI
Siamo stati a Largo Spartaco il 21 ottobre, documentando sul nostro canale Instagram le attività della serata, che è cominciata dal punto di raccolta di Largo Spartaco e ha visto una “discesa” verso il Garage Zero, spazio teatrale non convenzionato in quello che pare un garage o un magazzino dove abbiamo trovato ad aspettarci Marco Mazzoni del collettivo creativo Kinkaleri di Prato (che abbiamo apprezzato a CONTEMPORANEA FESTIVAL) e che ci presenta l’opera musicale di Brecht/Weill “Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny” “Ascesa caduta”, in una inedita versione nella quale i personaggi dell’opera (riprodotta piuttosto fedelmente, addirittura con l’uso dei famosi “cartelli” brechtiani ad annunciare i momenti e diversi atti dell’opera) sono dei pupazzi di diversa forma e dimensione.
L’opera, lo ricordiamo rimanda alla creazione di una città dai confini anarchici Mahagonny, ad opera di due ricercati in fuga dalla polizia. La città si popolerà presto di donne e avventori che si troveranno a convivere fra scontri e amori, minacciati persino da un Uragano e dall’assenza di regole di diritto prestabilite. Lo sprofondare nell’anarchia porterà a violenze, dissipazioni, scorribande, rese dei conti e condanne fino al tragico epilogo di uno dei personaggi principali. Metafora dell’avvento e del declino capitalista, l’opera di Brecht qui non viene banalizzata dall’uso degli oggetti di scena, ma piuttosto riconfigurata in una chiave più giocosa e al tempo stesso sottesamente tragica, laddove il tragico si nasconde proprio nell’espressività fissa dei pupazzi rispetto alle dinamiche crudeli dell’opera, quasi quelli fossero maschere senza tempo di uomini e donne facenti parte di una tragedia universale, oggetti simbolo dello stesso sfrenato capitalismo di accumulo della società consumistica del XXI secolo preannunciata da Brecht.
Centrale nella performance di Mazzoni il mescolio degli elementi alti e bassi della cultura popolare, ma anche una certa minuziosità nello scegliere i giocattoli a molla che riproducano una certa dinamicità di movimento o acustica funzionale alla messa in scena.
L’opera diverte, incanta quasi il pubblico variegato raccolto nel garage, fra brevi risate e stupore per la magia ludica di Mazzoni.
Il secondo weekend di Attraversamenti multipli: CARLO MASSARI
Usciamo dal Garage 0 per tornare al Largo Spartaco dove il coeografo bolognese Carlo Massari direttore artistico della C&C COMPANY (compagnia sperimentale di danza e physical theater), vestito da donna, con tacchi e abito lungo e parrucca improbabile, presenta “A Peso Morto/Lei”.
In una piazza che viene “sfidata” ad osservare la performance fisica di Massari, ci godiamo questo ritratto di donna bloccata nella fisicità e muscolarità del corpo di un uomo (o forse il contrario), congelata com’è in una ripetitività ipnotica di movimenti, quasi prigioniera del proprio corpo.
Lo spettacolo, che apparirebbe a prima vista paradossale e ironico, è in realtà il risultato di uno studio sull'origine dei movimenti e sul ruolo delle estremità, delle "periferie" del corpo: la caduta e la precarietà cui spesso è costretta la Lei sulla scena, che per l'appunto tende a cadere per terra "a peso morto" non è che una proiezione della precarietà sessuale del personaggio stesso, del suo intrappolamento in una condzione psico-fisica che le impedisce persono di cantare compiutamente “Non, je ne regrette rien” di Edith Piaf. L'opera è la terza di un trittico di performance di teatro fisico che Massari ha portato a Roma proprio ad Attraversamenti e che ha spiegato al Collettivo della Redazione meticcia di Luca Lotano .
Attraversamenti multipli: i prossimi appuntamenti – 27-28 settembre
Questa settimana, da programma, appuntamento dalle 20.30 con il COLLETTIVO CINETICO “HOW TO DESTROY YOUR DANCE” (progetto Europeo "CONTACT ZONES_performing arts in urban spaces") e a seguire dalle 22 ANDREA COSENTINO con “Primi passi sulla luna”. Da non dimenticare l’installazione fotografica di CAROLINA FARINA“OB-VIÀM – Itinerari possibili per incontri ovvi”.
Il Programma di domani 28 settembre vede in scena l’interessante “Meduse Cyborg“ ed il teatro fisico di BROTHA FROM ANOTHER MOTHA COMPANY / SEIFEDDINE MANAI “(STEEZ) for Flyer” con i partecipanti al workshop “Real is Rare"!
Infine, musica e dj set 90' con LA REINA DEL FOMENTO e “Cumbia Y Worldbeatz Selecta”.