Per la prima volta in Italia Lo strano manoscritto trovato in un cilindro di rame, James De Mille

JAMES DE MILLE Lo strano manoscritto trovato in un cilindro di rame

Traduzione di  Pietro Polidori

Gli alianti, 336 pagine, 18,00 euro 

EAN 9788871687322 

IN LIBRERIA DAL 5 NOVEMBRE 2015

 

“Ero troppo debole per resistere, mi mancava la fibra morale, non avevo imparato a dire ‘no’. Così è andata sempre peggio; sono sprofondato nella ricchezza più nera e, scendendo sempre più in basso nella scala sociale, sono diventato un capitalista.” 

C’è bonaccia tra le Canarie e Madeira, il Falcon non può navigare. Lord Featherstone e i suoi amici, giocando con le barchette di carta sull’acqua trasparente, trovano un misterioso cilindro metallico, incrostato di conchiglie. Misterioso è anche il contenuto: un manoscritto affidato alle onde da Adam More, naufrago in una terra sconosciuta, oltre i confini del mondo. In attesa che il vento torni a gonfiare le vele, i quattro amici, a turno, cullati dal mare, leggono ad alta voce la sua storia. Sul ponte del Falcon scorrono vorticose le peripezie di Adam More: la deriva tra immensi vulcani, il passaggio da un canale sotto i ghiacci e l’approdo a una baia verdissima abitata da uomini un po’ strani. Sembrano accoglienti e gentilissimi, ma odiano la luce, vivono in caverne buie e spoglie; considerano la povertà un privilegio, la ricchezza e il potere una maledizione; la morte per loro è una meta molto ambita e l’amore corrisposto una calamità dalle tremende conseguenze. Per fortuna accanto a Adam c’è Almah, anche lei straniera, anche lei giunta per caso nel paese dell’ombra. Uniti dal comune amore per la vita e per la luce, finiscono per innamorarsi l’uno dell’altra, ma chi si ama, in quelle terre, deve separarsi al più presto. Adam e Almah vorrebbero fuggire insieme, ma come, in quella terra circondata dai ghiacci?

Paragonato a Verne per il gusto dell’avventura, a Swift per la parodia dell’umana vanità, un grande classico pubblicato per la prima volta in Italia.

Nato a Halifax nel 1833, James De Mille era figlio di un ricco mercante. Navigò per il mondo in lungo e in largo sui velieri del padre, attraversò l’Europa a piedi e si fermò in Italia molto a lungo. Si divertiva a imparare le lingue (pare sia arrivato a parlarne dodici) e a osservare luoghi, persone e usanze. Tornato in Nord America, si lanciò avventurosamente nel commercio di libri, dimostrandosi ben presto più tagliato per la scrittura e l’insegnamento della storia. Si dilettava con ogni forma d’arte, illustrava Omero per i suoi quattro figli, e chi lo accompagnava nelle lunghe battute di pesca era avvertito: a bordo si parlava solo latino “per non profanare i misteri della pesca”. Lo strano manoscritto trovato in un cilindro di rame è uno dei suoi romanzi più celebrati, incredibilmente inedito in Italia fino a ora; recentissimo il suo fortunato rilancio in Inghilterra. 

 

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