Otello @ TEATRO COMUNALE BOLOGNA: Il fazzoletto della discordia

Dopo la sospensione dello spettacolo a causa del Covid19, va in scena al Teatro Comunale di Bologna, dal 24 al 30 Giugno va in scena l’Otello, opera di Giuseppe Verdi con Gabriele Lavia alla regia e Asher Fisch all’orchestra. L’opera del Moro di Venezia, della tragedia della gelosia, una delle trasposizioni liriche più importanti della tradizione teatrale. Lo spettacolo è in collaborazione anche con la scuola di teatro Alessandra Galante Garrone.

IL MORO DI VENEZIA AL TEATRO COMUNALE

“Una vela! Una vela!” l’inizio potentissimo, in medias res, dell’opera dà una carica a tutto il pubblico, inimmaginabile. Il caos sul palco è scatenato dall’avvistamento di una grande nave, quella del generale, che lotta contro le onde. Forte e caotico sul palco vediamo una contrapposizione di movimenti: abbiamo il coro, fermo, immobile sullo sfondo, i protagonisti dell’opera che si muovono frenetici ed infine i figuranti, il popolo che proprio muovendosi discontinuamente a rallentatore partecipa passivamente a ciò che sta succedendo sul palco. Contrapposizione che si ripete, in modalità diverse, anche durante la scena della festa, durante il motivo “Bevete con me”.
Dopo queste scene, il coro e i figuranti vengono meno e si dà spazio ai personaggi e ai loro desideri.
L’opera nella sua continuità appare maestosa, semplice, pulita ma densissima di emozioni, soprattutto durante le scene tra Otello e Desdemona.

Otello: IL FAZZOLETTO DI LAVIA

La scenografia e i costumi sono senza alcun dubbio perfetti, uniscono la modernità allo spirito dell’opera. Quest’enorme fazzoletto rosso ricamato che cambia forma: è la vela della grande nave dell’inizio, è la nube di fumi degli ubriachi, è il giaciglio dolce e amorevole dei due amanti e anche il traballante pensiero del moro che appare come una nuvola malleabile da un soffio leggero.

La scenografia resta semplice anche perché questa regia sarebbe dovuta andare in scena al Paladozza, dove non sono possibili cambi di scena, ma il Covid19 come una tempesta, ha fermato il lavoro; il regista ha voluto lasciare tutto così e il risultato è senza dubbio magnifico, Lavia si conferma un abile regista. I costumi anche sono quasi sgargianti, focosi, accesi, riconoscibili e si discostano da vecchie rappresentazioni dell’Otello che avevano più grigiume sul palco, in questo caso c’è molto colore, varietà e vivacità.

ATTORI IN SCENA PER L’OTELLO DI GIUSEPPE VERDI

C’è da dire che gli interpreti fin da subito mostrano una presenza scenica importante e non indifferente. Gregory Kunde è un Otello sontuoso, pesante, determinato che procede a passi lenti sulla scena talvolta per mostrare un dubbio, talvolta per farsi ammirare dal popolo, a volte invece per mostrare autorità.

Differente invece è Jago che è interpretato da Franco Vassallo un baritono frizzante che diventa sornione, meno turbato dello Jago Shakespiriano ma più guizzante, scherzoso quasi ma che non si lascia ostacolare in nessun modo, porta a termine l’obiettivo.


Mariangela Sicilia, porta invece una Desdemona eterea, quasi bambina, che non ha nulla di materno eppure nei quadri con suo marito noi percepiamo una maternità non indifferente, è un soprano straordinario che riesce ad emozionare in momenti intensissimi. Menzione anche per Cassio (Marco Miglietta), Emilia (Marina Ogii), Roderigo (Pietro Picone) che riuscivano ad essere perfettamente amalgamati con i protagonisti risultando dei personaggi non di contorno ma fondamentali come fossero le braccia e le gambe dell’opera, e sappiamo che senza braccia e gambe non si va da nessuna parte.

In conclusione è un’opera da vedere, capace di trasportarti con la musica e con la messa in scena, è al Teatro Comunale fino al 30 giugno, dopo un sacco di peripezie o ‘tempeste’ per restare in tema. Il Covid19 ha ostacolato lo spettacolo nella stagione precedente, questo vecchio “Otello sospeso” è quindi un fuoco che aveva voglia di urlare ed è stato messo a tacere prima del fiorire della prima vela.
Vale la pena omaggiare la tenacia e la voglia di continuare nonostante tutto a mettere in scena il teatro, il dionisiaco che si riunisce, l’umano che parla all’umano, il pubblico davanti al loro riflesso; in tempi adesso più sereni non dobbiamo dimenticare la fatica che abbiamo fatto, in particolare i lavoratori dello spettacolo per andare avanti, stringere i denti e non lasciarsi prendere dal vuoto, dalla pazzia, perché poi la pazzia porta alla tragedia.


Dati artistici

OTELLO

Dramma lirico in quattro atti

Musica di Giuseppe Verdi

Libretto di Arrigo Boito tratto dall’omonima tragedia di Shakespeare

Direttore Asher Fisch

Regia e luci Gabriele Lavia

Maestro del Coro Gea Garatti Ansini

Scene Alessandro Camera

Costumi Andrea Viotti

Aiuto regia Gianni Marras

Assistente ai costumi Stefania Scaraggi

Assistente alle luci Daniele Naldi

Personaggi e interpreti

Otello Gregory Kunde (24, 26 giugno) / Roberto Aronica (25, 28, 30 giugno) / Arsen Soghomonyan (29 giugno)

Desdemona Mariangela Sicilia (24, 26, 29 giugno) / Federica Vitali (25, 28, 30 giugno) 

Jago Franco Vassallo (24, 26, 29 giugno) / Angelo Veccia (25, 28, 30 giugno) 

Cassio Marco Miglietta

Roderigo Pietro Picone

Lodovico Luciano Leoni

Montano Luca Gallo

Emilia Marina Ogii

Un araldo Tong Liu (Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna)

In collaborazione con la Scuola di Teatro “Alessandra Galante Garrone”

Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna

Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna

Date

Venerdì 24 giugno, Turno Prime, ore 20

Sabato 25 giugno, Turno Pomeriggi all’Opera 2 / Opera yoU30, ore 18

Domenica 26 giugno, Turno Domeniche all’Opera, ore 16

Martedì 28 giugno, Turno Pomeriggi all’Opera 1, ore 18

Mercoledì 29 giugno, Turno Passione Opera, ore 20

Giovedì 30 giugno, Turno Serate all’Opera, ore 20

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