Corrado Augias apre la stagione estiva del Teatro Astra di Bellaria

Autore dell'articolo:Alexia Bianchi
Articolo pubblicato:11/06/2021
Categoria dell'articolo:News

Il palco allestito all'interno del Parco Culturale della Casa Rossa Alfredo Panzini di Bellaria Igea Marina (RN) ospita gli spettacoli in cartellone della Stagione Teatrale Estiva 2021 del Teatro Astra diretto da Marcello Corvino.

La stagione vedrà alternarsi sul palco tanti artisti, fino al 20 agosto: da interpreti comici come Siusy Blady e Vergassola a Odifreddi e Serra Yilmez, Moni Ovadia e per la musica Simone Cristicchi, alternando voci del teatro a voci della musica.

Contenuti

Augias apre con Ecce Homo

La voce narrante di Corrado Augias ha aperto la stagione con il suo “Ecce Homo. Anatomia di una condanna”, con la regia di Angelo Generali, accompagnato dalle musiche di Valentino Corvino e dalle proiezioni di video estratti da diverse trasposizioni cinematografiche della storia di Gesù.

Un'affascinante "performance letteraria interattiva" portata in scena da Augias, ispirata alla sua opera “Le ultime diciotto ore di Gesù” (2015). Augias, giornalista, scrittore, conduttore e autore televisivo, ha più volte e in più occasioni calcato le tavole del palcoscenico: negli anni 60 partecipò all'avanguardia teatrale romana accanto a Antonio Calenda e Gigi Proietti, e più di recente ha raccontato l'opera lirica, Leopardi, i Vangeli.

Con la sua naturale eleganza, la sua immensa cultura e la sua spiccata propensione alla divulgazione colta, Augias è capace di irretire il pubblico, senza mai annoiare, anche quando racconta le ultime ore di vita di Gesù, ricostruendo i "fatti" (basandosi sulle testimonianze dei vangeli, ufficiali e apocrifi) che lo hanno portato dall'arresto, alla crocefissione, e, infine, alla morte.

Intervallando la voce narrante con immegini e spezzoni di film, la "lezione spettacolo" accompagna gli spettatori alla scoperta di un Gesù che si allontana da quella figura teologica, generalmente "stereotipata”, da "santino" del catechismo. Augias, che si dichiara non credente, racconta di un uomo mosso (come tutti i grandi profeti) dal fuoco della fede, che non è venuto "ad abolire la legge, ma a compierla", che ha combattuto le politiche dell’epoca facendo valere le proprie idee, senza paura, rischiando la propria vita. Un "uomo di pace" che non è stato compreso, ed è andato incontro alla sua condanna.