THE GRAVEYARD BOOK di Neil Gaiman

Uno dei modi migliori per entrare nel favolistico e oscuro mondo di “The Graveyard Book”, è quello di coglierne l’impatto estetico attraverso le sopraffine introduzioni disegnate che accompagnano l’ingresso ai capitoli della storia. Di sicuro, la graphic novel edita da NPE Edizioni – Nicola Pesce Editore –, è un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti delle fiabe gotiche ad ampio respiro letterario. Finalmente arrivata in Italia, essa rappresenta il primo adattamento a fumetti dell’omonimo romanzo scritto da Neil Gaiman e diventato best-seller nel 2009 grazie al primo posto nella classifica americana per dieci settimane, insieme al riconoscimento del prestigiosissimo “Hugo Award”. La sua trasposizione a fumetti, per la prima volta raccolta in un unico volume grazie al lavoro della NPE, è sceneggiata e adattata da Philip Craig Russell, insieme ad un cast di disegnatori “stellari” che si sono suddivisi il compito di realizzare graficamente gli otto capitoli di cui è composto il volume.

La storia.

Di primo acchito, potrebbe risultare un’ardua impresa spiegare in poche righe in cosa consista questa superba graphic novel: volendo accennare una breve sinossi, si tratta della storia di un ragazzo – Nobody Owens detto “Bod” – la cui famiglia è stata sterminata in tenerissima età da un killer professionista noto come “Jack del Mazzo” e appartenente ad un’antica confraternita di alchimisti. Basterebbero questi brevi cenni per poter già immaginare una trama avvincente; ma la brillante intuizione dell’autore risiede nel fatto che all’inizio della vicenda il protagonista, rimasto orfano, viene adottato e cresciuto dai fantasmi che vivono in un cimitero. Parte infatti con questo proposito l’idea originaria del romanzo di Gaiman, nel voler realizzare una sorta di “Libro della Giungla” in chiave gotica, mantenendo intatte alcune analogie con l’opera di Rudyard Kipling.

La trasposizione a fumetti.

Seguendo una logica che analizza i dettagli della trasposizione visuale, la graphic novel presenta la stessa suddivisone in otto capitoli, ognuno ambientato a circa due anni di distanza dal precedente, all’interno dei quali si svolge un mini-ciclo narrativo in cui vengono raccontate le varie disavventure del protagonista, insieme ai diversi comprimari che compongono la variegata e bizzarra “bibbia dei personaggi” presenti nella storia. Dal punto di vista della sceneggiatura, inoltre, l’autore Russel riesce a mantenere integra la straordinaria umanità di quei personaggi sfaccettati da macabre componenti caratteriali. Anzi, si potrebbe affermare che nella trasposizione viene effettuato un passo successivo, nel senso che l’apporto grafico dei disegni riesce a definire maggiormente quell’incerto vagare filosofico tra la vita e la morte, che è stato alla base del successo nell’opera letteraria di Gaiman. L’impatto estetico infatti – a parer di chi scrive – è incredibilmente pregevole, dal momento che ogni capitolo è illustrato singolarmente da alcuni maestri del fumetto internazionale: da Kevin Nolan a Tony Harris, da Scott Hampton a Jill Thompson, senza dimenticare Galen Showman, Stephen Scott e David Lafuente. Un amalgama di stili e di diverse influenze pittoriche che rendono il prodotto finale una vera e propria festa per gli occhi. Basti pensare, tanto per fare un esempio, al bellissimo terzo capitolo “I Segugi di Dio” in cui il protagonista scopre un varco verso il mondo dei Ghoul, entità malefiche soprannaturali che al tempo stesso si presentano come sarcastici interlocutori, quasi a voler fare una sorta di citazione a “La Ricerca Onirica dello Sconosciuto Kadath” di lovecraftiana memoria. Ma non solo, perché restando nel tema della trasposizione grafica, il fumetto riesce a toccare delle sublimi vette estetiche. Ad esempio, nella fase iniziale del terzo capitolo, i disegni tendono ad avere un tratto per così dire “normale”, mentre avviene esattamente il contrario nel momento in cui Nobody scopre la cripta dei Ghoul varcando nel loro mondo, dove protagonista e comprimari cominciano ad assumere un aspetto via via più “stilizzato”. Frutto del lavoro di Tony Harris e di Scott Hampton questo è forse – a nostro giudizio – uno dei migliori capitoli sotto il piano dei disegni: è proprio in questa parte dell’opera che in alcune tavole si resta quasi attoniti di fronte alla fattura estetica di alcuni primi piani, insieme alla fantasiosa inventiva nelle panoramiche utilizzate, dimostrando che spesso la qualità estetica di un fumetto non deve essere per forza la più realistica possibile per rappresentare uno stile artistico di pregevole caratura.

Punti di forza e punti di debolezza.

Le soluzioni visuali adattate, lo stile dei disegni, i piani di inquadratura, le ambientazioni e le caratterizzazioni dei personaggi rappresentano sicuramente un punto a favore per la graphic novel. La suddivisone in diversi cicli narrativi consente inoltre di dare ampio respiro alla storia, allungandone di conseguenza il tempo di lettura grazie all’indubbia qualità dei dialoghi e della sceneggiatura, che consentono al tempo stesso di restare ammaliati dalla peculiarità delle tavole. Ovviamente, ciò potrebbe rappresentare un punto a sfavore per chi volesse orientarsi su un tipo di narrazione maggiormente veloce e dinamica, da leggere e scoprire “tutta d’un fiato”. Il ritmo narrativo, infatti, si focalizza e rallenta sui personaggi, ma d’altronde non potrebbe essere altrimenti vista la natura filosofica della storia unita ad un incedere sospeso tra il gotico e il macabro, dettato anche dall’utilizzo di diversi talenti artistici al servizio di una uniforme componente visuale dal punto di vista del layout.

Traduzione, lettering e colori.

Last but not least, una menzione di merito va assegnata all’imponente opera di traduzione effettuata da Nicola Pesce e Andrea Plazzi, insieme al raffinato lavoro di lettering ad opera di Giorgio Carta e Alessio D’Uva, i quali hanno adottato virtuosamente stili e “font” presenti nella storia. Infine, i colori di Lover Kindzierski ad impregnare maestosamente le ambientazioni gotiche, notturne e non, di luoghi e personaggi.

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