Nel Messico degli anni quaranta, in una terra difficile e burrascosa, si ambienta il romanzo di Sergio Pitol, “LA SFILATA DELL'AMORE”; il protagonista, Miguel de Solar, cerca di scoprire cosa si nasconde dietro un assassinio commesso quando lui aveva solo dieci anni. La vittima, tra le altre, è un austriaco, Erich María Pistauer, appena uscito da una festa data da Delfina Uribe, la cui casa è considerata un pericoloso focolaio di corruzione rivoluzionaria.
Era il 1942, il Paese aveva da poco dichiarato guerra alla Germania e personaggi tra i più strani invadono la capitale: comunisti tedeschi, repubblicani spagnoli, agenti dei più svariati servizi segreti, ricchi finanzieri ebrei. Miguel de Solar, uno storico appena rientrato in Messico, è deciso a vederci chiaro per scrivere il suo libro intitolato “1942”, ma la soluzione è un labirinto di misteri, disegnato da personaggi bizzarri, ognuno dei quali racconta una storia diversa: la zia Eduviges ad esempio, che vive seppellita in casa, nostalgica del vecchio ordine, critica della società, custode delle buone maniere o Delfina Uribe, una donna aperta, solare, che pensa solo alle feste e ai divertimenti giovanili, ma allo stesso tempo appare moderna e rivoluzionaria.
Tutti raccontano poco, paiono reticenti a parlare di quella sera della festa a Palazzo Minerva. Ognuno, sollecitato da Del Solar, si perde in ricostruzioni parziali e superficiali che fungono da espediente per parlare di sè, nel bene e nel male, lasciando il protagonista nella confusione totale.
"La sfilata dell'amore" è un romanzo intriso di ricordi, scritto con uno stile raffinato e colto: è un romanzo-intervista, a tratti macchinoso, nel quale i personaggi si succedono uno dopo l'altro in storie bizzarre, introspettive, curiose. Non c'è azione, ma ricordo, pensiero, fotografia della realtà e del passato. La lettura è scorrevole, densa di dettagli, descrizioni, storia. Con “LA SFILATA DELL'AMORE” conosciamo il Messico, ne sentiamo l'odore: Pitol ce lo descrive nella sua quotidianità con il mezzo dell'ironia, in una ambientazione quasi parodistica, grottesca, assurda.
Non vi aspettate colpi di scena alla Agatha Christie, ma uno stile affine al grande scrittore russo Gogol con la sua satira grottesca “L'ispettore”, dove l'azione lascia il posto alle meravigliose descrizioni e ai personaggi caratterizzati alla perfezione.
Sergio Pitol, poco conosciuto in Italia, è uno dei maggiori scrittori viventi in lingua spagnola, è autore di romanzi, racconti e saggi tradotti in molte lingue.
La sfilata dell’amore ha vinto il premio Herralde 1984.
SERGIO PITOL
LA SFILATA DELL'AMORE
Pagine: 256
Prezzo: 16€
Granvia Edizioni