Per la prima volta visito il Salone Internazionale del Libro di Torino.
L'arrivo al Lingotto fiere dalla stazione di Porta Susa è piuttosto veloce via metro, e l'impatto di fronte all'area non si lascia attendere. La vastità degli spazi, i colori delle bandiere, la moltitudine di persone che affluisce entusiasta da ogni dove rendono evidente che l'appuntamento italiano per eccellenza per la Letteratura é senza dubbio proprio qui.
Arrivare ai cancelli é altrettanto rapido e non si formano code, ottima organizzazione e prezzo davvero a portata di tutte le tasche, oltre alla gentilezza degli addetti ai lavori che non guasta. Mi ha colpito l'atmosfera cosmopolita e contemporanea che si respira in città non appena si arriva, oltre alla ben nota per me eleganza delle architetture urbane avente per sfondo nientemeno che le Alpi.
A ogni passo la Musica viene ricordata al visitatore, sono continui gli spot, ad esempio, di Narrazioni Jazz e di altre iniziative artistiche off o parallele al Salone, che si svolge dal 18 al 22 maggio compreso quest'anno.
Titolo quanto mai attuale: oltre il Confine.
In effetti, non appena si entra, si é quasi disorientati dal numero vastissimo di stand e dall'immenso spazio mappato da visitare per scoprire nuove proposte letterarie, partnership editoriali per addetti ai lavori, l'inesauribile calendario di laboratori e incontri con gli autori, le dirette con lezioni di Radio 3 e gli stand istitituzionali del Miur e delle Regioni che qui trovano una vetrina molto più che turistica o geografica.
Un vero e proprio paradiso per appassionati di letteratura, scrittori, saggisti, giornalisti, e chiunque scriva o legga per studio, lavoro o semplice diletto. Dallo stand della Treccani, a testimonianza del valore della Lingua Italiana e della sua Bellezza inestricabilmente legata al mondo delle Arti, a quelli delle case editrici più famose, specializzate in scienze, umanesimo e arti, storiche ma anche nuove.
Presenti Federazioni e Associazioni di editori e scrittori indipendenti (anche emergenti), a conferma che il Salone è molto attento alle Giovani generazioni e aperto all'Intercultura tanto quanto alle contaminazioni con le altre arti. In particolare segnalo “Musicnbooks” dove Fumetti e Musica per il target giovani regalano davvero materiali da wish list evergreen.
Le conferenze di Diritti senza Confini, in cui un pubblico molto attento e sensibile ai temi proposti dai relatori si interroga sul profondo senso storico della nostra attualità, contrassegnata da violenza, paura, guerra, chiusure ma anche apertura, dialogo interculturale, scambi culturali, arti, scienza, e una geografia che grazie a internet incontra pochi confini tra le generazioni giovani di tutto il mondo.
Particolarmente toccanti la Sala e la Biblioteca della Poesia e l'installazione la Piazza dei Lettori.
Una piazza in cui tutti i valori cari a chi ama la Letteratura – grazie all'illusione di uno specchio –sembrano diventare una torre di Babele di capolavori letterari in grado di disperdere in tutto il mondo il meglio delle Culture e delle Civiltà. Un sogno che qui comincia concretamente a essere immaginato nelleconversazioni di chi passa, chi si siede per leggere, scrivere, giocare con instagram.
Come abbiamo fatto con una giovane scrittrice esordiente – Monica Barbero – e la sottoscritta. Un momento magico alla Pari tra giovani generazioni di donne italianae che scrivono da sempre, e iniziano anche a pubblicare senza pseudonimo.
Vi auguro di provare la stessa gioia, spensieratezza che si sono dipinte sui nostri volti in quei venti minuti che sono sembrati l'eternità della Leggerezza tanto cara alle Lezioni americane di Italo Calvino.
Non perdetevi l'edizione del prossimo anno, io ci sarò.