PIà™LIBRIPIà™LIBERI 2019: una Fiera per preservare la potenza della carta

È proprio vero che in una città dove tutto sembra faticosamente raggiungibile, corrotto, contorto e ostacolato la cultura, quella pulita che profuma di carta e libertà, restituisce invece sentimenti di speranza e solida continuità.

Inserita in un tessuto urbano particolarmente fragile, dove nel decennio 2007/2017 più di 200 librerie indipendenti hanno chiuso i battenti, la Fiera della Piccola e Media Imprenditoria Più libri Più liberi diventa maggiorenne e resiste con i numeri che parlano chiaro già dai primissimi giorni. 

Come da tradizione nello spazio del Caffè Letterario Rai, viene argomentato, alla presenza di giornalisti e curiosi, il valore cardine dell'edizione corrente che è L'Europa e l'importanza dell'editoria e degli editori nel processo di costruzione di una identità europea.

Sotto la guida di Annamaria Malato, Presidente di Fiera da oramai due anni, le autorità politiche e organizzative espongono la propria visione, coerente, di unità, di cultura e rimarcano l'importanza che ogni singolo lettore ha nella preservazione di un reticolato culturale che fatica a concedersi alla frenesia dei tempi moderni.

Lo stesso Ricardo Franco Levi, presidente dell'AIE (in vita da ben centocinquanta anni), sottolinea come la rilevanza dell'industria e della credibilità editoriale italiana in Europa sia oramai al pari di industrie considerate maggiormente produttive.

L'Associazione Italiana Editori (AIE) lotta da tempo in prima linea affinché la potenza della carta, la rilevanza dell'industria e di conseguenza la cultura libera cresca e non decada: ricordiamo il progetto Io Leggo Perché, che ha permesso la distribuzione nelle scuole di ben 600.000 volumi.

Parole forti anche dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ricorda giustamente gli affronti indegni a scapito delle librerie indipendenti, come nel caso della Pecora Elettrica nel quartiere di Centocelle o l'ingiusta chiusura della Libreria del Viaggiatore in via del Pellegrino.

Quello che traspare agli albori di questa diciottesima edizione di Più Libri Più liberi, è una forte necessità di coesione, una chiara richiesta di cultura gridata a voce alta da quella che oramai è una fiera destinata a crescere e a rendere grande una città così complessa com'è Roma.

Un programma completo, di messaggi e ospiti rilevanti, un catalogo che conta 600 editori pronti ad esporre i propri prodotti e tutti uniti sotto un unico motto che rivendica Unità e Libertà.

image_pdfSCARICA QUESTO ARTICOLO IN FORMATO PDF