LibrArt d'autunno @ Aprilia: energie e arti in movimento

L’autunno è ormai inoltrato e con esso è arrivato anche il “LibrArt d’Autunno”, che si è tenuto il 10 Novembre presso la Sede del comitato di Aprilia.
Siamo alla quarta edizione dell’apprezzatissima rassegna di scrittori organizzata dall’ Associazione Culturale "Noi, i libri e…", evento che si è guadagnato l’attenzione de “Il Pontino” e “Il Caffè”, due giornali locali molto diffusi. Eh già, perché questa associazione apolitica, apartitica e senza scopo di lucro, che nasce dall’idea di un gruppo di lettori che insieme hanno voluto fondere la loro passione per la lettura a tutte le altre forme d’espressione artistica, si fa sempre più largo nl mondo dei libri, della musica  e del teatro. E’ proprio questo ciò che lasciano intendere i tre puntini di sospensione nel nome: “ No etichette e totale apertura a promozione e scambio artistico-culturale”.

I cinque scrittori presenti perché tra i più apprezzati dai lettori nel corso dell’ultimo anno, sono stati invitati a presentare le loro ultime opere e con queste i loro pensieri, la loro filosofia, le loro più intime motivazioni che li hanno portati a scrivere.  

Un susseguirsi di  perle artistiche e personaggi del mondo dell’arte, sono stati legati insieme dall’eclettica Sabrina Braga, fondatrice e presidente dell’associazione,  che ha delicatamente tenuto le fila di  un interattivo dialogo tra gli scrittori e gli ospiti. Possiamo dire ci sia stata una perfetta fusione di pensieri e parole che avevano un comune denominatore:” La ricerca della libertà di espressione”.

Accanto agli autori troviamo musicisti, giornalisti ed eclettici dal mondo dell’arte come DSM art  che hanno fatto da cornice e da relatori.

Di Rosa Càmbara,  tratta dal suo romanzo per giovanissimi, “Il bambino dalle scarpe rotte” è stata la prima lettura magistralmente interpretata da Sabrina Braga. In questa dolce e commovente storia viene fuori tutta la dedizione e motivazione che spinge la nostra autrice, che ricordiamo essere giornalista-pubblicista, ad affrontare i temi così delicati dell’integrazione e del bullismo.

Ad abbracciare tutti gli argomenti e molte delle tematiche affrontate è stata la presentazione dell’attualissimo romanzo di Daniele Furia, “La strategia del Bruco”. Come un Pirandello moderno ci ha riportato alla mente Wilde e il suo concetto di maschera, ma anche James Joyce e le reti della società dalle quali il suo Leopold Bloom tentava di fuggire. Furia, che in realtà è un alter ego, e rivela il suo reale cognome solo nel romanzo, sancisce di essere al di sopra dell'identità con il quale il sistema lo riconosce e nelle sue pagine condivide con Noi decine di informazioni delle meccaniche della società, presente e passata, in cui viviamo e che altri prima di noi hanno vissuto. 

Un vero e proprio eco di parole e azioni lontane, compiute decenni o secoli prima di noi, e che lui riporta trasla ad oggi con disarmante e definitiva consapevolezza e presa di coscienza.

Psicologica, per deformazione professionale abbiamo scoperto poi, è stata la presentazione del romanzo di Elena Grilli che, preceduta da una rappresentazione teatrale di un estratto del suo romanzo, ci ha condotto  verso il concetto di “dicotomia”, termine che torna anche nel titolo di un quadro proposto da DSM art, Dicotomia del volo appunto. Lo “sketch” che vedeva coinvolti Sabrina Braga e Demetrio Pacetti -simulare una chattata a km di distanza e scambiare confidenze e parole intime- ci ha dato un gelido ed inequivocabile assaggio di quanta dietrologia, solitudine, proiezione e per l’appunto “dicotomia” ci sia nei rapporti virtuali nati dietro dei black mirror.

La lettura di Stefania Puliani tratta dal romanzo di Celeste Ingrosso, “Nuvola rossa al tramonto”, ci ha poi fatti ritrovare in un tempo lontano, ma non troppo, in cui si può essere davvero liberi e connessi con la natura, caratteristica tipica dei Nativi d’America, protagonisti del suo romanzo.

Il concetto di arte della poliedrica Gloria Pistolesi è fatto di strati e strade, è fatto di percorsi che intraprendiamo e lungo i quali ci spogliamo di parti di noi che non ci appartengono, che spesso rivestiamo per necessità, abitudine o convenzione e alla fine ci intrappolano. L’arte per la Pistolesi, che ci ha deliziato cantando un raffinato brano jazz inedito del cantautore Stefano Abbattista e da lui accompagnata, è solo un paradosso, un’opposizione bizzarra, straordinaria e sorprendente che riconduce sempre lì, con estremo coraggio, a far uscire noi stessi.

Altre deliziose e apprezzate pillole musicali sono state quelle del cantautore Giuseppe Tolli che ci ha intrattenuto con degli inediti perfettamente calzanti con le tematiche affrontate.

Tra gli  ospiti di cultura abbiamo avuto Piero Zomegnan, direttore della Mondadori di Castel Romano Shopping Village, il quale ha espresso con delicata determinazione il suo contributo nel mondo dell’editoria e in particolare il suo modo di interagire con gli scrittori, manifestando la sua disponibilità ad arricchire e ad arricchirsi di percorsi, esperienze e storie sempre nuove.  

Le energie che sono state mosse durante il LibrArt non possono che avere una risonanza positiva per protagonisti e auditori, e se è vero ciò che Galileo Galilei sosteneva secoli prima dell’avvento della fisica quantistica, cioè che “Non si può pensare di cogliere un fiore senza smuovere una stella!”,  ci possiamo solo aspettare notevoli risvolti positivi da una manifestazione così ben orchestrata e in cui è stato trasmesso così tanto.

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