Prima che le foglie inizino a cadere, su Gufetto vi proponiamo tanti nuovi titoli che potranno accompagnarvi in questa nuova stagione di lettura.
- Attualità
- Testimonianze: tra voci del presente ed echi dal passato
- Antichità e mistero
- Di romanzi ed altri generi
Attualità
Con le nostre prime proposte vogliamo segnalarmi alcuni titoli che affrontano tematiche sociali oltre che attuali.
L’altro mondo. La vita in un pianeta che cambia, di Fabio Deotto, edito da Bompiani è un lungo viaggio nei luoghi dove il cambiamento climatico è già una realtà visibile.
Alle Maldive le spiagge spariscono, a Miami si ricostruiscono le strade sollevate di un metro, la Louisiana sprofonda a vista d’occhio, in Franciacorta il vino diventa ogni anno più difficile da produrre, e mentre a Venezia l’acqua salata consuma un patrimonio artistico inestimabile, altre città si svuotano di automobili e si riempiono di animali. Negli ultimi dieci anni la crisi climatica è passata da essere un problema delle generazioni future a un’urgenza di quelle presenti. Eppure, nonostante il mondo in cui viviamo sia cambiato in modo inequivocabile e sia ormai lontano da quello in cui siamo cresciuti, noi continuiamo a vederlo inalterato. La colpa è dei tanti angoli ciechi che intralciano la nostra percezione della realtà. Questo libro va a cercare un nuovo sguardo nelle storie reali di persone già oggi costrette a misurarsi con un pianeta più caldo, esplorando allo stesso tempo le zavorre cognitive e culturali che rendono così difficile accettare il cambiamento in atto. Il risultato è un reportage narrativo che ci aiuta a vedere il nuovo mondo in cui stiamo imparando a vivere.
Fabio Deotto, L’altro mondo. La vita in un pianeta che cambia, Bompiani, euro 19,00
I testi scolastici possono essere veicolo di propaganda? È la domanda che si è fatta l'accademica israeliana Nurit Peled-Elhanan, che nel 2012 ha pubblicato uno degli studi più approfonditi e completi sul tema dell’istruzione israeliana e su come questa sia organicamente inserita nel sistema di costruzione della propaganda anti-palestinese: Palestine in Israeli School Books. Ideology and Propaganda in Education. Tradotto da Edizioni Gruppo Abele nel 2015, La Palestina nei testi scolastici di Israele. Ideologia e propaganda nell'istruzione in questa seconda edizione ri-attualizza un volume che è centrale per comprendere quanto la costruzione del pregiudizio – e del nemico – sia sottile e tentacolare. L'autrice ha analizzato un corposo campione di testi scolastici e manuali di storia, geografia, educazione civica pubblicati fra il 1996 e il 2009 e adottati da insegnanti di ogni ordine e grado in Israele. Il risultato di questo studio è impietoso: ricorsi continui a dicotomie fra ebrei e non ebrei, spersonalizzazione e disumanizzazione dei palestinesi, culto della continuità e della legittimazione storica dello Stato di Israele, immagini e narrazioni stereotipate – quando non apertamente razziste.Il volume è corredato da innumerevoli estratti, immagini, fotografie, cartine geografiche. Tutti materiali che fanno parte e costruiscono la semiotica della comunicazione israeliana. La Palestina nei testi scolastici di Israele aiuta a comprendere il rapporto profondo non solo fra Israele e Palestina, ma anche fra scuola e società. E mette in luce una visione altra, alternativa e critica, di studiosi e accademici israeliani che lottano contro la demonizzazione del popolo palestinese.
Nurit Peled-Elhanan, La Palestina nei testi scolastici di Israele. Ideologia e propaganda nell'istruzione, Edizioni Gruppo Abele, Collana Le Staffette, euro 19,00.
Tra le novità di Armando Editore, Socialtotalitarismo, saggio di Silvio Maresca, descrive il totalitarismo dettato dai monopoli privati che dominano il mondo (Google, Facebook etc) e l'ipotesi di un "design etico"che regolamenti il capitalismo digitale. Gli enormi e dispotici monopoli privati che dominano la scena digitale, in primis Facebook e Google, hanno acquisito una dimensione, un potere, una pervasività, una tale disponibilità di informazioni personali su miliardi di utenti da delineare un vero e proprio neo-totalitarismo. Nel “Socialtotalitarismo”, le piattaforme online chiudono la visuale di ciascuno sui saperi, sulle ideologie, sul branco che meglio si conformano alle sue preferenze e pregiudizi, producendo tribalizzazione, radicalizzazione, sfaldamento di ogni “verità”, razionalità e coesione sociale. Se l’Occidente si destasse dal sonno della ragione democratica che ha portato a questa rapidissima conquista del mondo da parte di una manciata di padroni privati potrebbe esplorare delle vie d'uscita: una nuova e vigorosa politica antitrust; il divieto di raccolta e trattamento di informazioni personali che non siano espressamente fornite dall’utente; il riconoscimento della natura di bene comune del web e delle sue principali infrastrutture e funzioni.
Silvio Maresca, Socialtotalitarismo, Armando Editore, euro 28,00
Allunghiamo lo sguardo anche sul Teatro, per cui Gufetto ha un debole dichiarato, e il suo futuro, segnalando il volume di Oliviero Ponte di Pino, Un teatro per il XXI secolo. Lo spettacolo dal vivo ai tempi del digitale, edizioni Franco Angeli. La chiusura degli spazi pubblici per l’emergenza sanitaria ci spinge a ripensare l’organizzazione della nostra vita quotidiana e dell’intera società. Nel nuovo scenario post-pandemico, quale sarà il ruolo dello spettacolo dal vivo? E come può il sistema teatrale superare lo shock della chiusura prolungata delle sale? Ripercorrendo puntualmente gli eventi dell’ultimo ventennio, attraverso spettacoli ed esperienze innovative, l’autore disegna un possibile scenario per il teatro nel nuovo secolo.
Oliviero Ponte di Pino, Un teatro per il XXI secolo. Lo spettacolo dal vivo ai tempi del digitale, edizioni Franco Angeli euro 22,00
Testimonianze: tra voci del presente ed echi dal passato
In Spirito libero e sangue caldo. Autobiografia di una donna rom, di Marianna A. a cura di Luigi Nacci con la postfazione di Santino Spinelli "Alexian", «non si tratta della storia dei rom, ma della storia di una donna rom. Di una donna, innanzitutto.» (Luigi Nacci). Una donna che non ha studiato eppure decide, alla soglia dei cinquant’anni, di raccontarsi. Lo fa senza pudori: dall’infanzia nei Balcani a quando è stata venduta dal padre per tre monete d’oro, dal giorno in cui è stata violentata per la prima volta ai continui cambi di accampamento, dal primo figlio avuto da un gagio italiano da cui sarà costretta a separarsi, al matrimonio con un uomo violento. E poi ancora la povertà, la musica, l’elemosina, le notti sotto le stelle, i tanti figli, un’altra Trieste, le gonne al vento, i fondi di caffè, i ripetuti tentativi di fuga… fino all’ultimo che la farà approdare a una nuova vita. Una storia di sofferenza e libertà, di fuga e di violenze, di erranza e ricerca di stabilità. La storia di una donna dallo spirito libero e dal sangue caldo.
Marianna A., Spirito libero e sangue caldo. Autobiografia di una donna rom, Ediciclo, euro 14,00
Proseguiamo con le biografie al femminile di Camilla, la Cederna e le altre, curato da Irene Soave, edizioni Bompiani. Le donne di Camilla Cederna sono tante che bastano, da sole, a raccontare un’epoca. La delusa, la snob, l’eterna bambina, l’ex bellissima. Ma anche Maria Callas, Anna Magnani, Ava Gardner. La fioraia della Scala e la regina Elisabetta; le pareti nere dell’inventata (ma quasi vera) contessa di Belminy e la vestaglietta rosa di Licia Pinelli la notte in cui rimase vedova. In questa raccolta di articoli pubblicati tra il 1939 e il 1991 emerge anche il ritratto di una cronista al lavoro, che svela trucchi del mestiere ancora attuali: quasi un manuale di scrittura di costume. Sono gli anni in cui nelle redazioni ci sono solo bagni maschili; e in cui i colleghi scrivono di lei che è una “merlettaia”, una “zitella”, e che difende gli anarchici perché “perlomeno odorano d’uomo”. Ma sono anche gli anni in cui solo le giornaliste – come la Cederna così la Fallaci, la Mulassano, la Aspesi, tutte con l’articolo davanti al cognome come una tassa o la cifra di una carboneria – si accorgono della rivoluzione più radicale tra quelle in atto: quella, appunto, delle donne.
Camilla, la Cederna e le altre, curato da Irene Soave, Bompiani, Collana Amletica Leggera, euro 19,00
ll nuovo saggio di Claudio Facchinelli, Lumpatius Vagabundus. Sulle tracce di Nikolaj Sudzilovskij medico e rivoluzionario, è l’unico esistente in Italia sull'argomento. L'intento di questo libro, dichiara l'autore nelle prime pagine, è quello di «far conoscere un personaggio molto particolare, sotto molti rispetti eccezionale, del quale in Italia soltanto pochissimi hanno sentito parlare». Quell'uomo non solo è stato testimone per oltre mezzo secolo degli avvenimenti che hanno preceduto e seguito la Rivoluzione di Ottobre, ma ha lasciato tracce non effimere in tutti i Paesi dove ha avuto la ventura di muoversi e agire, in quattro continenti (Europa, America, Oceania, Estremo Oriente) nel corso di un'esistenza incredibilmente densa di avventure. Quell'uomo è: Nikolaj KonstantinoviÄ Sudzilovskij, alias dottor Russel, medico e rivoluzionario errante. Scrive infatti l’autore nella introduzione: «Sorgeva naturale un parallelo fra la situazione che oggi vivono in Bielorussia gli oppositori del regime, e il destino di Sudzilovskij, costretto a venticinque anni a fuggire dalla Russia, senza farvi mai più ritorno, per non essere arrestato e deportato; per dare corpo ai suoi ideali e ai suoi sogni, alla speranza di vivere in un mondo migliore, e combattere perché divenisse realtà.
Claudio Facchinelli, Lumpatius Vagabundus. Sulle tracce di Nikolaj Sudzilovskij medico e rivoluzionario, Gaspari editore, euro 18,00
Ci spostiamo tra le pieghe della storia d’Italia di qualche decennio fa con Curzia Ferrari, che ne L'ossessione delle Brigate Rosse (1968-1974) la parabola della “propaganda armata” ci presenta i suoi appunti inediti scritti tra il 1968 e il 1974 seguendo in apparenza i fatti della nuda cronaca. “Se oggi decido di riesumare le visioni legate in modo intramontabile agli anni Settanta – i cortei, i volantini nelle piazze, i subbugli studenteschi, la radicalità degli scontri politici e sociali tesi a far saltare le cerniere di istituzioni sempre più vulnerabili – è per la lunga e collaudata realtà che i conflitti per un qualcosa di diverso non si sono mai sedati. Dall'evolversi delle BR in Lotta Continua, in Potere Operaio e nella sua stessa seconda fase di sanguinosa guerra criminale allo Stato passata sotto la famosa sigla Anni di Piombo – fino alla strage di Piazza Fontana, al sequestro Moro e oltre – nella continua erosione delle tradizionali certezze, siamo giunti alla jihad profetizzata da Oriana Fallaci, una più totale guerra dell'uomo contro l'uomo – ovvero la metafora della destabilizzazione generale che sta avendo il XXI secolo”.
Curzia Ferrari, L'ossessione delle Brigate Rosse (1968-1974) la parabola della “propaganda armata”, Gammarò edizioni, euro 16,00
Concludiamo questa sezione con Gianna Mazzieri-Sankovic e Corinna Gerbaz Giuliano che in Un tetto di radici. Lettere italiane: il secondo Novecento a Fiume, hanno raccolto, analizzato e sviluppato, mettendo a fuoco e connettendo tra loro gli autori e le opere della letteratura fiumana autoctona. Con l'occupazione da parte delle truppe del maresciallo Tito di Fiume la Storia della città volta pagina. Da quel giorno, 3 maggio 1945, non sarà più quella di prima: neppure la più straordinaria quanto discussa avventura dannunziana era riuscita a portare sul corpo della città, dei suoi abitanti, nel fluire delle sue tradizioni cosmopolite, multietniche, multilinguistiche, multiculturali, multireligiose, un cambiamento così radicale e profondo come quello monocratico, rigido, indiscutibile, intervenuto in seguito alla violenta imposizione comunista. Ne risentiranno l’anima stessa della città che si vedrà abbandonata da gran parte dei suoi cittadini che preferiranno la strada dell'esilio piuttosto che vivere sotto una dittatura che imponeva un ordine del tutto avulso dalla vita civile, sociale, culturale e storica della città. Di quegli abitanti, sostituiti da genti provenienti da altri siti, anche lontani, della ex Jugoslavia, è rimasta una minoranza, nel tempo divenuta sempre più sparuta, ma che, nonostante tutto, ha saputo coraggiosamente resistere con le sole armi della lingua e della cultura alla forzata colonizzazione. È cresciuta così una letteratura fiumana autoctona, originale, che le autrici di questo libro, Gianna Mazzieri Šankovic e Corinna Gerbaz Giuliano, hanno saputo raccogliere, analizzare, sviluppare.
Gianna Mazzieri-Sankovic e Corinna Gerbaz Giuliano che in Un tetto di radici. Lettere italiane: il secondo Novecento a Fiume, Gammarò edizioni, euro 24,50 euro
Antichità e mistero
Il romanzo di Mino Lorusso, In tela d'imperatore, pone al centro della trama due personaggi distanti nel tempo: un gesuita milanese vissuto nel Settecento e uno storico dell'arte del terzo millennio. Due vite separate. Due storie parallele che a quasi trecento anni di distanza si intrecciano in una piccola località del Centro Italia, segnata dalle vicende di una beata e di un miracolo. Il gesuita, padre spirituale di tre mistiche, s'imbatte in una rete fitta di misteri. Il professore, esperto d'arte, è agnostico e indifferente ai richiami dello spirito. Tuttavia, una scoperta casuale nei sotterranei di una chiesa lo metterà a dura prova. Entrambi sono figli del dubbio. Entrambi immersi nelle contraddizioni dei loro tempi, vittime dello stesso destino che accomuna gli uomini. La verità e la sua ricerca è l'unica cosa che li rende liberi.
Mino Lorusso, In tela d'imperatore, Oltre edizioni, euro 16,00
Segnaliamo poi l'ultimo libro di Stefano Pica, Nell'ombra del Mondo il viaggiatore, edizioni Terre Sommerse. Renato Ranucci è un giovane laureando in Storia e Filosofia, che durante una ricerca per la sua tesi su Giordano Bruno si imbatte accidentalmente in un antico e misterioso volume dal titolo ‘Umbra mundi’ (un libro non scritto). Presto scoprirà che quell’antico tomo consente, a chi ne viene in possesso, di viaggiare dentro i sogni e confrontarsi con i lati più segreti dell’esistenza. Durante il suo peregrinare il protagonista sarà coinvolto in una rete intricata di eventi sempre in bilico tra sogno e realtà in cui avrà modo di comprendere i molteplici volti del Potere da cui sarà anche lui sedotto, per accedere poi ad una conoscenza interiore caratterizzata da luci e ombre. Romanzo sul potere con una trama psicologica e metafisica nata dal ‘fango infero’ di un percorso iniziatico di tipo massonico dell’autore.
Stefano Pica, Nell'ombra del Mondo il viaggiatore, edizioni Terre Sommerse, euro 16,00.
In tema di libri e antichità, proseguiamo proponendovi un saggio davvero unico nel suo genere: Papyrus, L’infinito in un giunco di Irene Vallejo. Grazie al suo profondo bagaglio culturale e storico, l’autrice rende l’opera accattivante, riflessiva e consolatoria, riuscendo al meglio in un’operazione che ai più potrebbe sembrare impossibile, ossia raccontarci la storia del libro: dal mondo antico, dalle tavolette di pietra e ceramica ai papiri, alle pergamene e ai libri attuali; una storia della lettura e delle biblioteche, che salta abilmente dal presente al passato, da Omero a Bob Dylan, da Alessandro Magno a Scorsese, da Julio César a Borges, in un intreccio di storie dalle risonanze molteplici. Questo è un libro sulla storia dei libri: libri di fumo, di pietra, di argilla, di giunchi, di seta, di pelle, di alberi e, ultimi arrivati, di plastica e di luce. Ma è anche un libro di viaggio che percorrendo le rotte del mondo antico fa tappa tra i canneti di papiro lungo il Nilo, sui campi di battaglia di Alessandro, tra le stanze dei palazzi di Cleopatra, nella Villa dei papiri di Ercolano prima dell’eruzione del Vesuvio, sul luogo del delitto di Ipazia, e poi nelle scuole più antiche dove si insegnava l’alfabeto, nelle prime librerie e nei laboratori di copiatura manoscritta, fino ad arrivare davanti ai roghi dove sono stati bruciati i libri proibiti, ai gulag, all’incendio della biblioteca di Sarajevo e ai sotterranei labirintici di Oxford.
Irene Vallejo, Papyrus, L’infinito in un giunco, Bompiani, euro 24,00.
Di romanzi ed altri generi
Concludiamo con una panoramica di pubblicazioni, più o meno recenti, che accarezzano diversi generi e argomenti.
E’ uscita in libreria per Bompiani la prima e unica raccolta degli scritti di Fran Lebowitz, La vita è qualcosa da fare quando non si riesce a dormire, Traduzione e cura di Giulio D’Antona, Prefazione di Simonetta Sciandivasci. Fran Lebowitz è senza dubbio la voce umoristica più sferzante d’America. Ha un’opinione su qualsiasi argomento e non si fa pregare per esternarla. È arguta, crudele, pungente, se colpisce è per affondare. Newyorchese impenitente, amante della moda, dei mobili di lusso e dell’arte, è diventata suo malgrado un’icona di stile: dagli anni settanta porta occhiali tondi tartarugati, camicia con gemelli, jeans, giacca di taglio maschile e camperos. Ha ufficialmente smesso di scrivere nel 1981 e da allora non ha mai smesso di parlare: si è ritagliata una carriera come public speaker e ha tenuto conferenze e interviste pubbliche praticamente su tutto: dalla politica alla moda, all’arte, al cinema, al teatro. Qui sono raccolti quasi tutti i suoi scritti, tratti dagli unici due libri per adulti che abbia mai pubblicato (Metropolitan Life e Social Studies), corredati da un’intervista realizzata da George Plimpton e da un’intervista inedita realizzata dal curatore, che restituisce la viva voce di Lebowitz sui tempi (incerti) che corrono.
Fran Lebowitz, La vita è qualcosa da fare quando non si riesce a dormire, Traduzione e cura di Giulio D’Antona, Bompiani, Collana Amletica Leggera, euro 19,00.
Della neonata casa editrice Il ramo e la foglia, vi proponiamo una raccolta di micronarrazioni: Acrobazie di Alessandro Trasciatti, libricino che inaugura la collana di racconti. Si tratta di un nucleo di istantanee che ritraggono situazioni al limite del paradosso, in una rassegna variopinta di sogni, amori giovanili e fantabiografie. Alternando divagazioni ed erudizione, ironia e humour nero, i personaggi di questa breve raccolta si muovono trasognati e in equilibrio precario sulla soglia del verosimile, cercando un senso che dia forma al vuoto, «un punto fermo da cui ripartire».
Alessandro Trasciatti, Acrobazie, Il ramo e la foglia, euro 13,00
Continuiamo con due titoli della casa editrice Bompiani, legati alle storie familiari
Il primo, Infelici gli dei di Stacey Swann, un romanzo straniero eccezionale, un debutto che intreccia abilmente elementi della mitologia classica in una saga familiare completamente moderna, ricca di dramma e complessità psicologica. Ancora una volta il racconto della forza distruttiva dell’amore. Una settimana nella vita della famiglia Briscoe, tra amori, tradimenti e omicidi nel Texas rovente e selvaggio della campagna. Una famiglia da leggenda, anzi, da mito: dietro ciascuno dei protagonisti lampeggia una divinità dell’Olimpo con i suoi difetti e le sue virtù. La famiglia Briscoe è un grande albero dai rami frastagliati che ha radici profonde a Olympus, Texas. Feroci scambi di battute e risse da saloon, funerali e barbecue, vitelli da marchiare e veterinari affascinanti, vecchie verità e nuove bugie: in questo vivido romanzo d’esordio il mito greco scende dall’Olimpo per prendere la forma di una moderna saga familiare in cui l’amore vince tutto. Vince perché distrugge come un fuoco, e come un fuoco – forse – purifica.
Infelici gli dei, Stacey Swann, Bompiani, euro 18,00
Il secondo è invece La metà scomparsa di Brit Bennett.
Un romanzo espansivo e profondo, una saga familiare multigenerazionale che affronta questioni spinose di identità razziale e fanatismo, evidenziando gli effetti corrosivi che segreti e inganni possono avere a lungo termine sulle nostre esistenze. La storia è incentrata sulla vita di due sorelle gemelle, Desiree e Stella Vignes, tra gli anni '40 e gli anni '90, cresciute a Mallard, piccola immaginaria cittadina delle Louisiana, discendenti del fondatore di questa comunità creata per residenti neri con la pelle chiara; già dalle prime pagine scopriamo però che Desiree e Stella sono fuggite, per rifarsi una vita a New Orleans, a due ore di distanza, intraprendendo due vite totalmente separate, una rinnegando totalmente il colore della propria pelle, l’altra cercando di abbracciarlo fino in fondo. Quanto siamo liberi di diventare ciò che davvero siamo rispetto al destino che altri – la famiglia, la comunità – hanno scelto per noi? Brit Bennett mette in scena l’avventura di chi abbraccia le proprie radici e di chi transita verso nuove identità, razziali e di genere, e con questo romanzo ci offre una grande occasione per interrogarci sul mondo che vogliamo, per aprire gli occhi sullo spirito dei tempi.
La metà scomparsa, Brit Bennett, Bompiani, euro 19,00
Nella collana narrativa di Nottetempo troviamo La Danza del Bifolco, secondo romanzo di Fiston Mwanza Mujila. Una rumba indiavolata a cui è impossibile resistere, una sarabanda centroafricana tra profluvi di birre e trance da possessione: è la Danza delBifolco, che si balla conciati di tutto punto al Mambo della festa, un locale di Lubumbashi, in Zaire. Siamo tra gli anni ’80 e ’90, il paese dopo l’Indipendenza passa per le mani di un dittatore cleptocrate, tra sommosse, tensioni etniche, fazioni nemiche, cambi di nome e di regime e una forsennata corsa ai diamanti del fiume Congo, il grande “serbatoio di sogni” anche per i derelitti e i senza-denti. Al centro del romanzo, un gruppo di bambini di strada che crescono in mezzo al bazar urbano con vari rovesci di fortuna, arrabattandosi a vivere di traffici loschi tra profetesse bicentenarie, scavatori di fango, faccendieri a vario titolo, arricchiti alcolizzati, polizia segreta e bande rivali. Col progetto finale, da adulti, di una macchina sforna-dollari, che chissà come andrà a finire… Mwanza Mujila, la cui scrittura è stata paragonata alla musica di Coltrane per il ritmo, a García Márquez per l’incandescenza e a Boris Vian per la visionarietà, racconta magnificamente questa danza infaticabile della frontiera africana, in cui le sciagure della storia e le commedie della vita si scontrano di continuo come i corpi dei ballerini nel purgatorio del Mambo della festa.
Fiston Mwanza Mujila, La Danza del Bifolco, Nottetempo, euro 18,00
Sempre Nottetempo propone Tarmacadam di Vanni Bianconi. Scrittore, poeta e traduttore, Vanni Bianconi va alla ricerca di parole ed espressioni inerenti a segreti o quisquilie del paesaggio fisico, linguistico e interiore, le interroga, le traspone da una lingua a un’altra lingua, e scrive negli scarti tra queste. Nasce così questa raccolta di storie in prima, seconda e terza persona che partono da un luogo e da una parola ricchi di esperienza e significato per indagare gli intricati rapporti tra vita e simbolo, casa e viaggio, appartenenza e spaesamento, lingua madre e traduzione. Perché “una voce”, scrive Bianconi, “non è mai univoca ma è plurale, è voce se è abitata da altre voci”. Pronunciati in forma di racconto, i ventunoincantesimi che prendono vita in Tarmacadam riescono a trasformare l’esperienza quotidiana, la parola e il corpo in occasioni di magia e scoperta.
Vanni Bianconi, Tarmacadam, Nottetempo, euro 16,00
Cambiamo del tutto genere per presentare la proposta della casa editrice Asmodee Italia, Marvel Heroines: Domino Strays, il primo volume di una serie di elettrizzanti romanzi dedicati da Marvel, in collaborazione con Aconyte alle sue eroine più amate. Ecco quindi Domino Strays, storia che più esplosiva non si può, e che vede protagonista, appunto, Domino, uno dei personaggi più originali dell’universo Marvel, alle prese con una pericolosa setta guidata da un folle ciarlatano che ha rapito due gemelli per un suo oscuro progetto. Apparsa per la prima volta sulle pagine di X-Force nel 1992, Domino, il cui vero nome è Neena Thurman, oltre alle sue eccezionali abilità in campo spionistico e nel combattimento corpo-a- corpo, è una mutante che possiede l’abilità di modificare inconsciamente le probabilità, piegando gli avvenimenti della realtà in modo da causare “fortuna” o “sfortuna”. Appartiene, quindi, alla numerosa schiera dei personaggi tormentati del mondo Marvel, e questa sua complessità la si ritrova da subito nelle pagine di Domino Strays, primo titolo della collana Marvel Heroines: la nostra eroina, infatti, si ritrova perseguitata dagli incubi del progetto Armageddon, il programma per la formazione di super-soldati che le ha rovinato la vita e fatto perdere per sempre la sua famiglia. Domino Strays è sicuramente una lettura ideale per gli appassionati e le appassionate di storie adrenaliniche, tra la fantascienza e il cyber-punk, oltreché per tutti i seguaci dell’universo Marvel. L’autore, l’americano Tristan Palmgren, è una garanzia di qualità che terrà i lettori e le lettrici incollati al libro dalla prima all’ultima pagina.
Tristan Palmgren, Marvel Heroines: Domino Strays, Asmodee Italia, euro 16,90
Concludiamo i nostri consigli autunnali con Mettere al mondo il mondo, Tutto quanto facciamo per essere detti creativi e chi ce lo fa fare, volume della collana Campo aperto di Bompiani, diretta da Stefano Bartezzaghi, dedicata agli studi di semiotica. Sopra, l’alto cielo da cui le Muse offrono ispirazioni divine alle privilegiate aspirazioni degli artisti e dei geni. Sotto, il livello terreno a cui la legge di gravità tiene ancorati noialtri, gente della strada. E in mezzo? A un certo punto del secolo scorso si è sentita risuonare una parola rotonda ed espressiva: “creatività”. I discorsi sulla creatività si sono presto infittiti e allargati a ogni ambito dell’attività umana: la creatività è dei designer e dei cantautori, degli stilisti e dei programmatori di computer, dei pubblicitari e dei bricoleur, dei bambini e dei tecnologi. Che cosa esattamente esprima una parola tanto espressiva è difficile, anzi, impossibile da precisare. Intanto questi discorsi hanno però finito per edificare una sorta di piramide che dalla terra punta verso il cielo. La creatività eleva: come l’artista con la sua opera sembra voler emulare il Creatore, così chiunque può sperare di parere un artista, grazie alla propria creatività.
Stefano Bartezzaghi, Mettere al mondo il mondo, Tutto quanto facciamo per essere detti creativi e chi ce lo fa fare, Bompiani, euro 18,00