I primi titoli pubblicati da Bao Publishing per la nuova linea Aiken – in giapponese, ‘cane adorato’, in onore di Cliff, il bulldog francese che rappresenta la casa editrice fin dalla fondazione – provengono dalla prestigiosa casa editrice Shogakukan (fra i suoi titoli, Inuyasha, Detective Conan, Urusei Yatsura, in Italia conosciuto come Lamù) e sono Henshin di Ken Niimura, Fiori di Biscotto e Dosei Mansion della mangaka Hisae Iwaoka.
Henshin è una raccolta di brevi storie raccontate e illustrate da Ken Niimura, già pubblicato da Bao come illustratore con I Kill Giants, fumetto americano nato dalla mente di Joe Kelly che ha ispirato un film del 2018, distribuito in Italia da Netflix.
Le storie raccontate da Niimura rappresentato episodi di vita dei personaggi e, in alcuni casi, autobiografiche come Salieri, dove l’autore racconta la difficoltà nel trovare nuove ispirazioni per i suoi scritti, oppure la trilogia del Gatto, Il Gattino e io, Party e Il supereroe di quartiere, dove viene descritto, con situazioni buffe e al limite del paradossale, il suo sentimento d’amore per i gatti.
Il tono spensierato lascia il posto anche a storie più introspettive che fanno entrare il lettore nelle usanze e nel modo di pensare dei giapponesi: Escursioni estive ne è la sintesi perfetta. Niimura tratta due temi importanti – il conflitto generazionale e il suicidio – nel modo più semplice e lineare possibile. Un gruppo di giovani ormai disabituati alla vita, organizzano un ultimo pasto in campagna prima di farla finita. Quello che però trovano e la riscoperta del valore dell’educazione e della vita grazie ad un vecchio escursionista. Il finale, tutt’altro che scontato, lascia il lettore a rimuginare sul senso stesso dell’esistenza.
Tutt’ altra aria si respira nelle rocambolesche fughe a bordo di una Citroën 2CV protagonista di Un poco di buono che fanno subito venire alla mente quelle di Lupin insieme alla sua sgangherata banda. Merci e Niente più bugie parlano del difficile ambientamento fuori dal proprio paese natale, elemento che lascia intuire un’altra nota autobiografica considerato che l’autore è nato a Madrid da padre giapponese e madre spagnola.
Il sentimento dell’amicizia è invece il tema portante, in diverse declinazioni dei racconti La mano della vittoria (l’amicizia che dura una vita), Diario della prima neve (la scoperta e l’importanza delle prime amicizie) e Tra due fuochi (l’amicizia che va oltre le differenze).
La storia meno “giapponese” tra tutte è Storia dell’ultimo treno. Quante volte la vita ci trascina fuori dalla routine e ci restituisce la sensazione di essere vivi? Quante volte cerchiamo di far tacere la testa per lasciarci trasportare dal cuore? Con questo racconto Niimura ci sprona a farlo una volta di più.
Il tratto di tutto il volume è fresco e delicato e mette in primo piano i personaggi e le loro vicende tralasciando gli sfondi e la precisione nel disegno: anziché essere una pecca questo aspetto stilistico fa sì che la lettura e il ritmo ne traggano beneficio.
La mangaka Hisae Iwaoka firma invece due lavori presentati da Bao: il volume autoconclusivo Fiori di Biscotto, e il primo numero di Dosei Mansion (arrivato ora al quarto volume).
Fiori di biscotto è una raccolta di 10 racconti ambientati in una scuola, dove si intrecciano amicizie, aspirazioni e rimpianti. Proprio il sentimento dell’amicizia è il tema ricorrente in tutte le storie: è grazie ad essa che si superano le difficoltà che la vita ci presenta quotidianamente, formandoci come persone.
Lo stesso sentimento, questa volta tra i professori e i loro ex alunni, li aiuta a superare la nostalgia degli anni spensierati della scuola, dove tutto sembrava complicato, quando invece lo eravamo noi, con le nostre insicurezze. Nel volume infatti ci si riesce ad immedesimare pienamente con ogni personaggio, perché ognuno di essi potrebbe rappresentare almeno uno stato della nostra vita, analizzato a posteriori e con semplicità e leggerezza.
Tutt’altra atmosfera si respira nelle pagine del primo volume (di sette) di Dosei Mansion. Il manga è stato pubblicato in patria nel 2006 e finalmente, grazie alla filosofia di Bao di proporre ai propri lettori prodotti di altra qualità, approda anche in Italia. Già dalla prima pagina viene presentato un futuro distopico dove la terra è diventata un'enorme riserva naturale proibita all’ uomo a causa di eventi passati (e si intuisce il richiamo a noi terrestri del XXI secolo, con le nostre responsabilità per lo sfruttamento dissennato delle risorse naturali).
L’uomo può limitarsi ad osservarla a 35.000 metri di altezza, da dentro a un anello formato da agglomerati di edifici divisi per classi sociali. A contatto con la luce ci sono le classi benestanti cui nulla è precluso, mentre nei bassifondi vivono gli ultimi, il cui lavoro più diffuso è il lavavetri, ovvero l’addetto alla pulizia delle immense strutture di vetro che circondano gli agglomerati urbani.
Tra questi troviamo il nostro protagonista Mitsu, un ragazzino delle scuole medie rimasto orfano di padre che abbandona gli studi proprio perché si rende conto che qualsiasi carriera gli è preclusa a causa della sua condizione. Non è solo questo a farlo desistere dallo studio, bensì il desiderio di scoprire di più della tragica scomparsa del padre, anche lui lavavetri.
Il piccolo non è convinto delle storie che gli vengono raccontate dai colleghi di suo padre e inizia, a poco a poco, un lavoro di investigazione principalmente rivolto a catturare ricordi e impressioni dell’amato genitore. Iwaoka ci presenta un protagonista con cui non si può far a meno di provare empatia, per la sua condizione e il suo animo puro, facilitata in questo dal suo tratto dolce e tondeggiante.
La vera opera d’arte è la realizzazione della visione della Terra dall’alto: sembra di galleggiare con il nostro piccolo Mitsu, nel cielo a 35 chilometri, osservando le meraviglie di una natura tornata incontaminata e dominata da vasti paesaggi mozzafiato.
La verità sulla scomparsa del padre di Mitsu si dipanerà attraverso la sua ricostruzione della figura del genitore che, capitolo dopo capitolo, uscirà ricca di particolari che suggeriscono al protagonista di non averlo conosciuto fino in fondo. Una vicenda di cui conosceremo il seguito nei prossimi volumi editi da Bao.