Gotico americano di Arianna Farinelli @ Bompiani : nella brutalità  del male la forza del bene

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Gotico Americano è un quadro del 1930 di Grant Wood: due anziani con in mano un forcone di fronte a una fattoria. Quel forcone sembra un’arma, non si capisce se di difesa o di offesa.

Certo è che non è casuale che Arianna Farinelli abbia deciso di intitolare così anche il suo primo romanzo, edito quest’anno da Bompiani: la storia che ci propone è proprio quella di una donna che ha tentato con tutte le sue forze di difendere se stessa e le sue idee di famiglia, lavoro e amore in un mondo complesso e spesso respingente come quello degli Stati Uniti.

Bruna, la nostra protagonista, è italiana e ha seguito Tom Bene, il suo amore, a New York, convinta di poter costruire con lui una famiglia accogliente e calda come la sua e di trovare negli Stati Uniti tutte quelle opportunità che sono racchiuse nel sogno americano, quell’american dream che circola ovunque come unica possibilità di costruire e ricostruire la propria vita nella terra delle infinite occasioni, la terra dove non importa di che colore sei, di che fede sei perché tutti gli uomini sono nati uguali, come in fondo recita la Dichiarazione di Indipendenza statunitense.

Ma per Bruna questo sogno si rivela in qualche modo un incubo: suo marito Tom, per il quale ha abbandonato l’Italia, non può amarla come lei desidera perché ancora troppo legato alla sua famiglia, troppo figlio per poter essere marito e padre. Tom è un uomo che ha passato l’intera vita ad accontentare la madre, Amanda, donna italoamericana forte, indipendente, perfetta almeno in apparenza ma incapace di provare alcun amore se non per se stessa.

Ecco che Tom e la sua famiglia diventano una gabbia per Bruna: seppur accolta con affetto, ben presto le sue posizioni politiche, le sue convinzioni, il suo desiderio di essere madre, moglie e donna in carriera, di essere indipendente sotto ogni aspetto cozzano con le aspettative di Tom, o meglio di sua madre.

Bruna diventa un detonatore potente in quel nucleo familiare dalla patina dorata ma scosso da crisi e violente tensioni sotterranee.

Bruna vuole proteggere se stessa e i suoi figli, Minerva, che, forse per il nome che porta, è una bambina intelligente e sensibile, che non ha paura di esporsi e di parlare con una lungimiranza fin troppo adulta, e Mario, quel bambino che travalica i confini di genere e sente di essere nato femmina in un corpo maschile, un bambino sensibile e spesso oggetto di liti fra Bruna e Tom e la sua famiglia.

Ma Bruna è anche una professoressa di Scienze Politiche: è una precaria perché per essere madre veramente ha fatto scelte che hanno fermato la sua carriera. Ma è un insegnante in gamba, amata e appassionata.

Ed è proprio all’università che conosce Yunus, giovane afroamericano che diventa il suo amante e che rende possibile per Bruna capire che quello che lei spiega nelle sue lezioni, le discriminazioni, l’abuso di potere, le ipocrisie della democrazia occidentale, non sono solo teorie da studiare, ma sono cose vissute veramente sulla pelle di migliaia di uomini e donne, specialmente della comunità afroamericana.

Così, come Bruna è il detonatore nelle vite fintamente perfette della famiglia Bene, Yunus lo è per Bruna e il suo tentativo disperato di difendere se stessa e i suoi figli da un mondo in cui i confini non sono mai travalicati, ma anzi diventano sempre più alti e impenetrabili.

Yunus la fa scendere nel ventre della balena, le fa capire che non basta insegnare la teoria, ma a volte è necessario imparare a superare i confini, a fare in modo che l’amore si propaghi goccia dopo goccia in un mare sempre più nero.

E così se Bruna sembra la vera protagonista del romanzo, a un certo punto il lettore si ritrova fra le mani un altro romanzo, il memoriale di Yunus, giovane ventenne che racconta la sua storia: una storia di dolore, di sopruso, ma anche di resistenza. Una storia in cui Arianna Farinelli indaga anche le motivazioni così oscure e complicate per noi occidentali, bianchi ed egemoni, che hanno spinto tanti giovani a lasciare la propria identità occidentale e correre a combattere per l’Isis.

Sì, Yunus è un combattente, va in Iraq, ingrossa le fila dell’esercito a Mosul, non perché crede veramente in quel Dio vendicatore, in quello Stato che promette il pane ma frusta e uccide coloro che infrangono le sue regole. Yunus va perché sceglie di seguire l’unico fratello che abbia mai avuto, perché non può lasciarlo solo, perché la sua vita è stata segnata fin dall’inizio.

La sua discesa negli orrori di Mosul e dell’Isis, questo romanzo nel romanzo dedicato proprio a Bruna, la donna amata da Yunus, quel ventre caldo che lo ha accolto e in cui per la prima volta si è sentito protetto davvero, è un colpo al cuore e alle certezze di chi legge Gotico Americano. Perché non c’è solo l’orrore dentro questo passaggio centrale nel volume, ma c’è la consapevolezza disperata e sofferta che l’odio genera odio, che solo l’amore e la sua propagazione può tramutare il destino di molti.

Perché, come l’autrice sottolinea costantemente, non saremo mai liberi veramente finché anche “loro” non saranno liberi.

Gotico Americano è un romanzo estremamente complesso, con una enorme varietà di temi mescolati insieme, temi attuali, profondi e mai scontati.

La diversità etnica, religiosa, economica, politica diventa un mezzo con cui indagare non solo e soltanto la società statunitense, ma tutte le democrazie occidentali che dall’alto della loro superiorità si ergono a giudice degli altri, si permettono di esportare le loro idee e le loro istituzioni perché gli altri sono incapaci di arrivare a questo “progresso”.

E mentre esportano, dettano legge, ignorano scientemente i loro difetti, le loro mancanze, le ipocrisie su cui esse stesse poggiano.

Pur essendo così articolato, Gotico Americano è sostenuto da una trama avvincente e costruita con estrema cura, ma soprattutto da una scrittura mai scontata, sempre pronta ad ampliare le prospettive della nostra visione.

Ariana Farinelli ci consegna un romanzo d’esordio incredibile, che lascia numerose domande e numerosi spunti di riflessione ma soprattutto la netta convinzione che ognuno di noi non può credersi assolto, poiché tutti siamo coinvolti nella propagazione del bene o del male.

È solo e sempre la stessa domanda: tu da che parte stai?

EDITORE: Bompiani

AUTORE: Ariannna Farinelli

COLLANA: Munizioni

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2020

PREZZO: 18, 00 euro

 

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