Tramite la sinergia tra Nottetempo, casa editrice che ormai conosciamo e che seguiamo sempre con piacere, e la People’s Literature Publishing House, casa editrice cinese, nasce questo curioso oggetto che ha per titolo Gli Insaziabili. Sedici racconti tra Italia e Cina.
Curato da Silvia Pozzi e Patrizia Liberati, è stato pubblicato contemporaneamente da noi e in Cina nel tentativo di far conoscere autori giovani e autori raffinati in entrambi i Paesi e superare, o quanto meno provarci, una distanza e una misconoscenza reciproca.
Per farlo, si è scelta la forma racconto, veloce e concisa, ma che dà grandi possibilità nel suo essere così maneggevole. Tramite il racconto, infatti, si può conoscere il nucleo originatore della poetica di un autore, capire come si destreggia con la lingua e quali siano le immagini e le visioni che lo colpiscono e colmano i suoi sensi.
I racconti sono stati organizzati per nuclei tematici, secondo due fili importanti e presenti in qualsiasi cultura: il sesso e il cibo.
Entrambi sono infatti fondamentali per creare il senso dell’identità di una persona e poi il senso collettivo di un popolo intero. L’alimentazione e l’erotismo sono due pratiche fondamentali che riguardano i nostri istinti primari, svelando o creando maschere, ma sono anche merce di scambio, modi per arricchirsi, compiacersi, tentare la scalata sociale. Si sa che sia il cibo che il sesso sono rituali che veicolano modelli culturali e per questo sono così utili in questo volume a creare ponti di immaginari che sono profondamente diversi e che spesso sono influenzati da pregiudizi.
Difficile parlare singolarmente dei sedici autori coinvolti che sono diversi per stile, linguaggio e visioni letterarie: ne mettiamo in luce solo alcuni che in qualche modo ci hanno suggestionato di più.
Se con Mahjong di Feng Tang si affronta l’immagine di una giovane donna lucida e proiettata con chiarezza nel suo futuro, capace di ottenere esattamente ciò che vuole, Mirko Sabatico con il suo Le confessioni di San Valentino scandaglia con ironia le zone grigie e ambigue dei rapporti, specie quelli di lunga data, con uno stile immediato e concreto.
Alessandro Bertante e Wan Zhen invece offrono al lettore, ognuno con la propria personalità, il senso di perdita o, meglio ancora, di smarrimento che può provare chiunque, mentre tenta di attraversare una città carica di ricordi, facce, odori e pericoli. Siamo di fronte a due piccole odissee, che i protagonisti affrontano con scopi diversi e che hanno come soluzione la stessa, quel “sapore di amore” che dà il titolo alla sezione che vede questi due autori accoppiati insieme.
Certo è che mentre tra gli autori italiani ci si muove con disinvoltura, anche nei racconti più complessi come Margarita di Ginevra Lamberti, con gli autori cinesi si instaura uno strano rapporto, decisamente più sfaccettato: al fascino per l’ironia cruda, per la violenza quasi inaspettata, per la sensazione costante di essere di fronte a un materiale unico e sconosciuto, si aggiunge lo smarrimento per gli stessi motivi.
Ecco allora che questa operazione diventa un invito a conoscere maggiormente la cultura e la letteratura cinesi, abbandonandosi al loro mondo che appare quasi epico perché intriso di un altro tempo, di un altro respiro.
Ma soprattutto crediamo che Gli Insaziabili adempia uno dei principali compiti della letteratura: creare ponti che permettano la comunanza e la condivisione nelle proprie diversità e specificità.
EDITORE: Nottetempo
AUTORE: P. Liberati, S. Pozzi (ed.)
COLLANA: Narrativa
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2019
PREZZO: 16 euro