Scorrendo lungo il programma della Fiera Più Libri Più Liberi, si ha la sensazione che in questa edizione 2022 sia stato riservato un ampio spazio a diverse riflessioni sulla città che la ospita: Roma.
Tra le numerose conferenze in cui la città eterna appare nel titolo, spiccano diversi incontri dedicati ai fenomeni che attraversano la sua periferia, dove la maggior parte dei romani vive.
Evidentemente, una volta riconosciuta, si è voluta valorizzare l’unicità di quei luoghi, in cui l’essenza della romanità ormai converge senza la necessità di definirsi rispetto ad un centro che, da anni, non sembra più concepito per essere vissuto dai suoi abitanti.
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GENTRIFICATION FOR DUMMIES. GUIDA SEMISERIA A UN FENOMENO URBANO@PIù LIBRI PIù LIBERI: La gentrificazione come argomento divisorio.

Proprio con riferimento a questo tema, l’8 dicembre a Più Libri Più Liberi è stato presentato il libro Gentrification for Dummies. Guida semiseria a un fenomeno urbano, di Irene Ranaldi, sociologa urbana, con le illustrazioni dell’architetto Salvatore Santuccio, edito da Tab edizioni, in una conferenza moderata da Alessandro Guarasci, giornalista di radio Vaticana.
Quello sulla gentrificazione è un dibattito che divide tantissimo, perché l’idea all’inizio piace a tutti, ma poi chi la subisce ne coglie la vera natura di mantide religiosa.
GENTRIFICATION FOR DUMMIES. GUIDA SEMISERIA A UN FENOMENO URBANO@PIù LIBRI PIù LIBERI: L’esperienza del Mercato di Testaccio.
Per capire bene di cosa stiamo parlando è utile fare degli esempi.
Ranaldi, presidente, tra l’altro, dell’associazione culturale Ottavo Colle di Roma, è residente nel quartiere Testaccio ed è naturale che la sua riflessione parta dalla principale opera di riqualificazione di quel quartiere, il Mercato Testaccio, appunto.
Ad un primo sguardo, chi lo ha frequentato prima della sua ristrutturazione potrebbe pensare che le uniche differenze con il passato siano nell’estetica dei banchi, nelle novità tra l’offerta gastronomica, nella comparsa di nuove attività al posto di alcune che probabilmente non sono riuscite a tenere il passo di un cambiamento così importante. Poi, avvicinandosi di più ai banchi inizierà, con sorpresa, a rendersi conto dei prezzi dei prodotti, non esattamente da mercato rionale.
Forse però non vedrà la cosa più importante di questa trasformazione: il Mercato Testaccio non è più un mercato pubblico, bensì un’ opera finanziata con il project financing e la cui gestione, in sostanza, è di natura privata. Motivo per cui non viene frequentato più come prima dai residenti del quartiere, alcuni dei quali non potendo o non volendo assecondare i nuovi prezzi elitari, si trovano a migrare verso altri mercati ancora pubblici delle zone limitrofe. E’ vero anche, però, che lo spazio dove prima il mercato veniva allestito ha versato per lungo tempo in uno stato di quasi abbandono, mentre ora quel luogo è frequentato da numerosi studenti universitari, turisti, che rendono la piazza un centro vitale.
GENTRIFICATION FOR DUMMIES. GUIDA SEMISERIA A UN FENOMENO URBANO@PIù LIBRI PIù LIBERI: Riqualificazione/gentrificazione, qual è il punto di equilibrio?
Quindi la domanda è, se non vengono realizzate opere di riqualificazione come possiamo pensare di rendere più vivibili e piacevoli quartieri afflitti dal degrado?
L’opinione dell’architetto Santuccio su questo tema è che la città ha, senz’altro, bisogno spesso di riqualificarsi e di crescere, ma i migliori risultati che sono stati raggiunti in questo senso sono quelli in cui non si è cercato di snaturare i luoghi originari cercando di omologarli ad altri. Un esempio positivo è quello di Barcellona che si è riqualificata moltissimo ma non ha smesso di essere Barcellona per diventare un pezzo di Londra o New York e mettendo negozi di H&M ogni due metri. Semplicemente è stata mantenuta una modernità normale.
GENTRIFICATION FOR DUMMIES. GUIDA SEMISERIA A UN FENOMENO URBANO@PIù LIBRI PIù LIBERI: Le migrazioni dai luoghi gentrificati.
Un effetto collaterale della riqualificazione è sicuramente l’innalzamento dei prezzi degli immobili, che costringe di solito le persone a migrare verso altri luoghi. Questo fenomeno, però, dovrebbe essere contrastato anche attraverso una consapevolezza dei luoghi che aiuti a scardinare l’egoismo che sta alla base del ragionamento “ora che il quartiere è riqualificato, vedo subito casa ad un prezzo più alto” oppure la metto in affitto su Airbnb.
Tra l’altro in Italia, a differenza di quanto avviene in altri paesi, la politica non si è ancora occupata di disciplinare gli affitti brevi tra privati, cosa che invece è avvenuta in altri paesi. Per fare un esempio, a New York per poter prendere un appartamento su Airbnb la permanenza deve essere almeno di 15 giorni.
Il rione Monti è uno di quelli che è stato oggetto di una forte gentrificazione che, attraverso l’impennarsi dei prezzi del settore immobiliare, sta portando, a poco a poco, alla chiusura di tutti i presidi culturali. Ciò ha comportato la dispersione di un intero tessuto di saperi, dato che ormai certe attività non ce la fanno più a sopravvivere in un quartiere che attira un tipo di consumi diversi da prima.
GENTRIFICATION FOR DUMMIES. GUIDA SEMISERIA A UN FENOMENO URBANO@PIù LIBRI PIù LIBERI: L’omologazione dei modelli economici.
La gentrificazione propone un modello culturale ed economico fintamente elevato e standardizzato su dei valori che sono esclusivamente commerciali. E questo è un problema politico economico. Secondo Ranaldi, il disegno delle economie occidentali tende a produrre un’omologazione di modelli e la responsabilità della politica in questo è alta. Ad esempio, prima delle liberalizzazioni attuate da Bersani non sarebbe stato possibile imbattersi in due identiche attività commerciali a distanza di due metri l’una dell’altra. Ora, invece, alcune vie di Trastevere sono ridotte ad un susseguirsi di finte tovagliette a quadri da osteria.
L’incontro si chiude tornando alla domanda iniziale, se sia possibile una riqualificazione che non imbocchi la deriva della gentrificazione e non si può che concordare cona la risposta di Ranaldi e Santuccio. Un’alternativa c’è ed è percorribile, si tratta del sistema dell’urbanistica partecipata, che si confronta con la gente che abita i luoghi per decidere la forma dello sviluppo urbanistico della città: la soluzione è pensare al patrimonio e al territorio urbano in termini di gestione collettiva.