FUMETTI PIU’ LIBERI: Voci dalla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria. Parte 2 – di ghirlande, wunderkammer e un ‘Salinger’ giapponese: #logosedizioni e canicola

Abbiamo parlato con uno degli autori di punta di #logosedizioni, etichetta la cui presenza è ormai consolidata a Più libri Più liberi. Ma da canicola abbiamo anche scoperto il gekiga giapponese e un grande autore ritiratosi dal mondo del fumetto.

Quest’anno uno stand più grande ha permesso a #logosedizioni di esporre al meglio il suo eterogeneo catalogo, dedicato in primis all’illustrazione nelle sue diverse declinazioni (fumetto incluso). Presenti e apprezzate le copie omaggio della rivista – dall’opportuno formato extra-large –  dedicata proprio a questo mondo, ILLUSTRATI, attraverso la quale hanno anche occasione di esordire gli artisti del futuro di #logos. ILLUSTRATI, arrivata al suo 47esimo numero, è la realizzazione del sogno di Lina Vergara Huilcamán, di “una rivista che parlasse per immagini” ma soprattutto gratuita per tutti; ed infatti viene distribuita gratuitamente a librerie selezionate e chi volesse può cercarla qui.

Stefano Bessoni, con cui abbiamo parlato, era presente con i suoi molti lavori già editi per l’etichetta, sia illustrazione che manualistica – suo il forse unico manuale italiano sulla stop-motion di cui è maestro – e fra questi l’ultima novità RACHEL [le scienze inesatte]. Il volume, primo di una nuova collana con lo stesso nome del sottotitolo, narra la storia di un piccolo spettro malinconico e della sua wunderkammer, vale a dire quella galleria, di concezione sei-settecentesca, dove venivano esposti tutti gli oggetti esotici e bizzarri raccolti da scienziati ed esploratori. Le wunderkammer erano vere e proprie camere delle meraviglie o curiosità, che hanno posto le basi per l’odierna museologia.

Suggestioni, quelle di un certo noir, goth o steampunk, presenti in molti dei prodotti #logosedizioni, sicuramente in quelli che sono stati fra i best-seller allo stand, come altri prodotti di Bessoni – fra tutti Mr. Punch e Alice sottoterra – ed i volumi della nuova linea Bizzarro Bazar, a cura di Ivan Cenzi e Carlo Vannini.

Sul fronte fumetto segnaliamo due nuove opere di Lorenzo Mattotti: Blind, racconto sulla cecità scritto per CBM Italia – onlus impegnata nella lotta alla cecità nei paesi più poveri del mondo e che beneficerà di parte dei ricavati dell’opera – e Ghirlanda, opera realizzata a quattro mani con Jerry Kramsky. Ghirlanda, racconto fantastico ma dalle sfumature marcatamente allegoriche sulla paura e su come essa impedisca la nostra ricerca di una salvezza all’esterno dei nostri confini abituali, è stata l’opera vincitrice del premio Gran Guinigi come migliore graphic novel all’ultima edizione di Lucca Comics & Games.

Da un vincitore del Gran Guinigi ad un altro, nella categoria del Premio Stefano Beani per un'iniziativa editoriale, che troviamo allo stand di canicola: L’uomo senza talento di Yoshiharu Tsuge. Quest’opera, anche e soprattutto per il volere del suo stesso autore, non è mai stata tradotta dal giapponese e canicola ha potuto – non senza un grande lavoro giustamente premiato a Lucca – curarne una delle primissime edizioni in lingua straniera.

L’uomo senza talento rappresenta il canto del cigno di Tsuge, oggi ottantenne, che è universalmente considerato uno dei più influenti artisti della corrente gekiga (劇画), uno stile – più che un genere – di narrazione per immagini, che fra gli anni ’60 e gli ’80 Giapponesi ha fatto da contraltare, con tematiche mature e realistiche ed un linguaggio grafico crudo ed essenziale, ai più leggeri manga. Questo capolavoro, che in fiera ha registrato il tutto esaurito, rappresenta ad oggi l’ultimo lavoro di Yoshiharu Tsuge, che dal suo ritiro nel 1987 non ha più prodotto nuovi lavori.

Canicola sostiene il revival di questa corrente giapponese, ai suoi tempi rivoluzionaria, che si deve oggi ad una serie di autori non giapponesi.  Fra essi annoveriamo l’argentino Berliac – di cui canicola ha pubblicato Sadbøi, gekiga sull’emarginazione ambientato in Svezia – ma soprattutto Vincenzo Filosa, autore che moltissimo deve stilisticamente ai gekiga. Ad essi sono ispirati i suoi lavori editi da canicola e presenti in fiera: viaggio a tokyo e l’ultimo figlio unico.

Filosa è anche traduttore dal giapponese ed è proprio a lui che si deve la traduzione de L’uomo senza talento di Tsuge. Ennesimo esempio del lavoro preziosissimo delle piccole e medie etichette nel diffondere opere, talvolta capolavori, che saremmo altrimenti destinati a non conoscere. Cosa, questa, che speriamo invece di fare al più presto nel caso dei lavori di Yoshiharu Tsuge.

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