FUMETTI E GRAPHIC NOVEL AL PALAZZO DEI CONGRESSI

A Più libri più liberi, la Fiera della Piccola e Media Editoria di Roma, gli editori specializzati nella letteratura disegnata sono stati presenti con i loro stand, con autori di richiamo e interessanti novità.

Ormai da una decina di anni il mondo del fumetto è protagonista di un irresistibile ritorno alla ribalta, trainato sicuramente dall’offerta mainstream (basti pensare al successo attuale dei manga o dei supereroi americani, Marvel su tutti) ma che coinvolge anche il fumetto d’autore, con il termine graphic novel, un tempo denominazione di nicchia, ormai divenuto di uso comune.

Questo aspetto dell'editoria italiana è ancora più evidente in una fiera come Più libri più liberi, dove la simbiosi fra letteratura scritta e disegnata si è attestata già da qualche anno: molte le etichette che hanno introdotto nel proprio catalogo graphic novel, molte le case editrici interamente specializzate nella cosiddetta “nona arte”.

Sono state numerose le file di appassionati in attesa della dedica da parte di autori presenti in fiera, ma un segno dei tempi è l’entità di quella di fronte allo stand Bao publishing per la presenza di Zerocalcare – non a caso candidato all’ultima edizione del Premio Strega, con il bellissimo e toccante Dimentica il mio nome – per via della nuova uscita L’elenco telefonico degli accolli. Un caso editoriale già da diversi anni, determinato dall’enorme seguito del blog e dal successo della striscia settimanale comparsa per molto tempo su Internazionale, che negli ultimi mesi ha anche pubblicato due reportage a fumetti: Con il cuore a Kobane e Ferro e piume.

Come Bao, sono presenti molte case editrici che, grazie a cataloghi quasi esclusivamente fumettistici, stanno facendo una piccola fortuna. La chiave del successo sembra risiedere nella capacità di puntare su autori riconoscibili e di sicuro richiamo e, insieme o in alternativa, presentare un’offerta diversificata: in entrambi i casi la costante sembra essere la qualità.

E così, insieme alle novità, come l’ultimo lavoro di Zerocalcare o Biliardino di Alessio Spataro, i presenti allo stand Bao si allontanavano portando sottobraccio Portugal di Cyril Pedrosa o Il Natale di Marguerite di DesJardins e Blanchet. Allo stesso modo, la Eris Edizioni, accanto a un fenomeno del web come Joan Cornellà con il suo Mox Nox ha potuto presentare, raggiungendo ottimi risultati, Safari Honeymoon di Jesse Jacobs e l’atteso integrale de Il Celestiale Bibendum di De Crecy.

Tunuè ha ancora più rafforzato la commistione con la letteratura tradizionale, presentando, fra le altre cose, riusciti adattamenti di celebri titoli come Sostiene Pereira di Tabucchi, ad opera di Magliani e D’Aponte, Canale Mussolini di Pennacchi (testi di G. e M. Lanzidei e disegni di M. Ruggeri), I Figli del Capitano Grant e Il giro del Mondo in 80 giorni di Verne, il primo con lo stile morbido e cartoonesco di Nesme e il secondo per mano del duo Dauvillier e Soleilhac.

Si farebbe un’ingiustizia a non citare le biografie di Becco Giallo, veri e propri esempi di “fumetto civile”; le interessanti sperimentazioni del catalogo Logos; il giornalismo d’inchiesta di Round Robin; la proposta di grandi autori da parte di Fandango, con i lavori di Andrea Pazienza e Gipi, da parte di Stampa Alternativa, con una consistente parte dell’immensa opera di Jacovitti, o della Coconino Press, con Clowes, Igort e Mazzucchelli, mentre Lavieri Edizioni è presente con bellissimi adattamenti (e le relative stampe illustrate) di favole classiche per mano di Massimiliano Frezzato.

Sperando di non aver fatto torto ad alcuno degli editori, involontariamente dimenticato in questa veloce panoramica di titoli, si potrebbe concludere affermando che è un ottimo momento per appassionarsi alla letteratura disegnata: ciò che si è visto ancora una volta alla Fiera della Piccola e Media Editoria è che, mai come ora, se da qualche parte del mondo dovesse esserci un titolo degno di nota in attesa di pubblicazione, probabilmente lo troveremo qui l’anno prossimo, allo stand di qualche piccola etichetta coraggiosa.

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