FESTA DEL RACCONTO DI CARPI 2019: Jonathan Coe, Middle England, Brexit e Umorismo Inglese

Carpi, Piazzale Re Astolfo, tardo pomeriggio decisamente estivo della Festa della Repubblica e del Racconto 2019 che si è svolto dal 29 maggio al 2 giugno 2019 e che ha avuto come filo conduttore il Narrare il tempo fra Memoria Storia e Futuro (le foto dell'evento sono disponibile sulla nostra pagina di Gufetto Libri).
Il tendone del piazzale è gremito di persone, e non mancano cagnolini. Tutte e tutti siamo in attesa dell'arrivo del grande scrittore inglese Jonathan Coe, che presenta in un'intervista il suo nuovo romanzo, Middle England.

La Festa del Racconto é l'evento letterario principe dell'Unione Terre d'Argine che raggruppa Carpi, Soliera, Campogalliano e Novi di Modena. Il palinsesto della quattordicesima edizionedal 29 maggio al 2 giugno 2019 – ha offerto al pubblico 55 eventi e 70 tra autori, giornalisti e artisti ospitati nei luoghi della Cultura dei 4 Comuni, con installazioni artistiche e stand delle librerie locali pronti ad accogliere i visitatori.
Gli eventi di punta di 'Raccontare il Tempo. Memoria Storia e Futuro' oltre alla chiusura con Jonathan Coe hanno visto l'incontro con Michela Marzano, Kim Rossi Stuart, Luca Mercalli. Un'edizione davvero ricca di Cultura.

Alle 18.00 in punto sale sul palco una giovane, Giulia, protagonista dell'ouverture dell'evento. Si presenta al pubblico come una delle redattrici del progetto webradio www.radioimmaginaria.it delle Politiche Giovanili, pensato per rendere protagonisti giovanissimi e giovanissime nello scenario sempre più digitale anche della pubblica amministrazione. Sorprende piacevolmente l'audience presentando un progetto di crowdfunding che prevede il finanziamento del viaggio di quest'estate dei giovani redattori da Castelvetro a Stoccolma, con tanto di Apecar e piante in baule per andare a conoscere di persona l'ideatrice dei Fridays for the Future, Greta Thunberg. La data della partenza è fissata al 29 luglio. Salutata Giulia, arriva Coe in persona, salutato da lunghi applausi del pubblico e un sonoro coro canino che ben si accorda al meraviglioso sense of humour tutto british di questo autore, che dal primo all'ultimo momento dell'intervista colorerà l'atmosfera dell'incontro.

Saranno sei le domande che lo scrittore Federico Baccomo in veste di intervistatoreporrà al suo ospite, il cui filo conduttore sarà la comicità, toccando tematiche come la politica, i social network, le olimpiadi, la musica e i personaggi letterari di Coe. Middle England, il nuovo romanzo di Coe, è il terzo di una trilogia che arriva dopo ben dieci anni di pausa. L'autore ha condiviso con il pubblico il ricordo dell'adattamento teatrale di un suo romanzo a Birmingham, a cui ha assistito con le figlie – affatto sue lettrici – che lo ha indotto a riprendere in mano personaggi quali fratello e sorella a cui non pensava da una decade. L'amore fraterno tra essi, portato in primo piano dal regista dell'adattamento, che ha colpito le sue figlie, ha scatenato una curiosità ed una progettualità che hanno trovato nella vicenda pubblica e privata della Brexit la struttura portante di questo suo ultimo lavoro.

"Middle Englandnon è però un romanzo sulla Brexit, tiene a precisare, quanto una storia sulla crisi che tutta l'Europa sta attraversando con l'emergere dei populismi, evidente in Italia con Salvini – e Carpi non a caso si prepara al ballottaggio Pd- Lega il 9 giugno – così come negli Stati Uniti con Donald Trump. Coe è un autore che non rinuncia mai a portare il giusto equilibrio tra tristezza e comicità nei suoi romanzi, così come tra Storia e Antropologia, ma nono nasconde quanta tristezza e malinconia gli susciti l'attuale politica inglese, che non rappresenta il paese europeo che lui ama ma che non è quello votato dai sostenitori della Brexit. Amareggiato, risponde con ironia all'attestazione di prese in giro italiane e tedesche sul tema anche in occasione di questo Festival. Si coglie la disillusione di un grande Scrittore di fronte a una svolta storica che non avrebbe mai pensato e tantomeno voluto vivere, in cui può riconoscersi chiunque creda nei valori di un'Europa aperta, solidale, inclusiva, ricca ma equa. Un'Europa delle generazioni più giovani, che rischiano di esserne defraudate a fronte di frustrazioni economiche e sociali sempre più crescenti entro i confini CEE. Il rischio del disintegrarsi del sogno e del progetto europeo è lampante, e gli intellettuali sono chiamati a confrontarsi in proposito. Scrittori in primis.

Coe ricorda il contrasto tra la serata della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra, in cui tutta la nazione ha assistito orgogliosa alla celebrazione della propria identità nazionale come inclusiva, moderna, plurale, aperta, consapevole ed ironica, e lo shock quattro anni dopo quando Nigel Farage a giugno 2016 ha condotto la sua campagna Breaking point a cui ah fatto seguito l'uccisione di una giovane e brillante donna della politica inglese- Joe Cox- per mano di un'estremista di estrema destra. Un contrasto forte che ha determinato una linea narrativa che lui definisce depressa nonostante il romanzo si concentri su aspetti intrinsecamente divertenti della quotidianità – come la sessualità dei protagonisti 55enni – e la chiusura ottimistica del 2018 che alla rilettura odierna pare all'autore decisamente troppo positiva.

Baccomo incalza a questo punto Coe con una domanda sull'importanza della risata, centrale per un autore che nonostante tutto e tutti –per fortuna – non rinuncia mai al sorriso, anche quando teme – a torto come gli ha detto una lettrice italiana – che il suo Middle England sia troppo inglese come storia e rischi quindi di non interessare i suoi fan europei e non solo. Nella risposta franca dell'autore, sull'importanza dell'equilibrio tra luci e ombre, tra sorriso e lacrime, ritrovo la fiducia che questi tempi così difficili che stiamo attraversando altro non siano che il preludio di una necessaria crescita. Mi è tornata voglia di organizzare un viaggio per Londra. E anche per Roma.
Buona lettura di Middle England e del meravigliosamente ironico Jonathan Coe a tutte e tutti!

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