To be or not to be. Essere o non essere un beatlesiano: questione di prospettive. Qualunque sia la categoria di appartenenza, il volume 4EVER John Paul George Ringo, scritto dalla giornalista Eleonora Bagarotti e portato in libreria dalla Vololibero Edizioni, potrebbe rappresentare un’interessante esperienza di lettura perfettamente sospesa a metà fra il “sacro” e il “profano”, tra l’esperto cultore dei Beatles e l’ascoltatore occasionale.
Si è detto e si è scritto tanto sui Beatles. Tenere conto di tutta la lunghissima e infinita bibliografia, dedicata al quartetto di Liverpool, sarebbe veramente impresa da far tremare i polsi anche al fan più accanito. Ed è così che ogni nuova uscita riguardante i Fab Four, si accoglie sempre con un certo velo di diffidenza, insieme alla paura di dover leggere qualcosa di già sentito e risentito. L’autore di questo articolo – in quanto beatlesiano di vecchia data – non nasconde di esser partito, ancor prima di immergersi nella lettura del libro edito da Vololibero, con alcuni grossi punti interrogativi. Nulla di più sbagliato! Pagina dopo pagina, anzi aneddoto dopo aneddoto, lo stile di scrittura di Eleonora Bagarotti ha saputo coniugare sapientemente una prosa solida e senza sbavature a una ricostruzione precisa e puntigliosa delle vite dei Fantastici Quattro senza mai incorrere nella trappola delle banalità, o del “sentito dire”, riuscendo anche a coinvolgere emotivamente il lettore.
L’idea che sta alla base di questo avvincente volume, è stata quella di scindere le vite e i percorsi personali di John, Paul, George e Ringo in quattro entità diverse e distinte fra di loro. Quattro destini che incrociano le rispettive genialità al servizio di un unico progetto musicale: i Beatles. Ma anche quattro personalità artistiche che sentono il bisogno di spingere verso una strada diversa la propria personale creatività, insieme alla propria vita privata, i propri amori e i propri interessi personali. Perché in realtà, per quanto siano essi mitizzati, Lennon, McCartney, Harrison e Starr in fondo non sono altro che quattro persone “normali”, connotate – come tutti – dalle proprie virtù e debolezze.
A rendere ancora più avvincente la lettura di 4Ever, è il ricco apparato di contenuti extra presenti nel libro: foto e materiali esclusivi, come ad esempio il ricchissimo Memorabilia contenuto a fine volume dove si possono scorgere – tanto per citarne alcuni – i manifesti “War is Over” realizzati da John e Yoko negli anni ’70, la lista spesa dei coniugi Harrison e, persino, i vecchi assegni (con la mela stampata in serigrafia sopra) della Apple Corps e della Apple Films. Ma non solo, perché il lavoro della Bagarotti non si è fermato soltanto al mero recupero di foto e materiale: sono presenti, infatti, alcune interviste inedite realizzate dalla stessa giornalista, come il bellissimo e struggente colloquio privato con Yoko Ono, personaggio che nel libro – finalmente! – viene considerato come un’entità sensibile e poliedrica, a dispetto delle frequenti cronache in salsa gossip, che sovente hanno descritto la moglie storica di John Lennon come la causa scatenante della scissione dei Beatles.
A concludere il tutto, a conferma del pregevole lavoro effettuato, è possibile anche trovare e riscoprire tutte le recensioni – avete capito bene, tutte ma proprio tutte – degli album solisti dei quattro Beatles. Insomma, un lavoro faraonico e monumentale a cui va concessa sicuramente una chance di lettura: siate o no beatlesiani, è un libro che, per qualità di scrittura e documentazione, non può mancare nella biblioteca di qualsiasi appassionato di Musica – con la M Maiuscola – degno di questo nome. E se qualcuno sentisse il bisogno di sapere se l’influenza artistica dei Fab Four riesca a essere rilevante ancora oggi, pur appartenendo a una forma espressiva che forse non sarà mai morente, beh, può soltanto leggere e valutare questo prezioso volume. Alla fine del quale, ne siamo sicuri, sarà difficile non diventare un beatlesiano Doc.