Carmelo Calderone @ Più Libri Più Liberi: un taxi per riflettere sulla complessità  del mondo

Durante la fiera Più libri più liberi 2019, abbiamo incontrato Carmelo Calderone per parlare del suo fumetto Taxo edito da Lavieri.

Taxo è un volume di 80 pagine a colori, che racchiude al suo interno otto storie dalla lunghezza variabile, proprio come variabile e imprevista può essere una corsa in taxi.

Le storie raccontate da Carmelo hanno come protagonista un tassista, che si trova a viaggiare ed esplorare mondi diversi, abitati da giganti, da creature fantastiche o da semplici esseri umani. Il nostro tassista si trova ad essere testimone di situazioni che lasciano al lettore spunti di riflessione sulla diversità del mondo e sulla complessità dell'animo umano.

 

P – Ciao Carmelo come sei arrivato alla realizzazione di Taxo?

C – Girando con i taxi ho sempre trovato affascinante il fatto che i conducenti avessero a che fare con varie persone e con le loro storie. Ho cercato di sviluppare questa serie di storie brevi proprio per parlare di questi piccoli incontri, piuttosto che raccontare un unico racconto.

P – Ho notato che il numero delle corse (i titoli delle singole storie sono caratterizzati dal numero della corsa, composto da sei cifre e da una parola) rappresenta delle date. Hanno a che fare con tue esperienze?

C – Alle volte si! Rappresentano la data di nascita di persone o fatti riconducibili a persone che mi hanno ispirato. Inserirli nel titolo è una maniera per dedicargli quello che racconto e che rappresento nelle tavole.

P – Sono rimasto colpito dalla storia dell'uomo che rimane chiuso in casa per 43 anni e alla fine decide di affrontare quello che c'è oltre la sua porta (corsa 081156 Eterno). Cosa ti ha ispirato?

C – Questa è una domanda complicata. Sinceramente nessun evento in particolare. Si tratta di un'idea personale che ho cercato di sviluppare in un racconto. Taxo presenta molte altre storie che non sono inserite nel volume, al momento sono arrivato a comporne trentatre e non tutte sono ispirate a fatti o persone ma sono anche frutto di singole idee.

P – Sulla tua pagina personale di Facebook pubblichi anche strisce con cadenza più o meno regolare.

C – Pubblico una striscia a fumetti di satira e critica sociale che porto avanti da quasi 450 vignette. Si tratta di un mio appuntamento personale che ormai è diventata quasi una necessità di espressione.

P – Un tuo tratto distintivo è la cura maniacale dei paesaggi.

C – Creare un ambiente aperto, a volte desertico oppure oceanico, mi dà un senso di tranquillità. In questa maniera il racconto acquista la tranquillità necessaria per ambientare la storia. Questo avviene anche mediante l’uso di vignette orizzontali, che danno spazio al paesaggio e un ambiente sul quale muoversi liberamente. È l’insieme di spazio e colore che assegnano alla storia una propria unicità. Ogni storia, infatti, ha un colore dominante che la caratterizza: se il tono scelto è l’arancione, sarà un tramonto il filo conduttore che lega gli eventi raccontati.

P – Per concludere, qual è la tua storia preferita?

C – Senza dubbio quella con cui ho un legame maggiore è Elide (corsa 210325 Elide), in quanto  era il nome di mia nonna e racconta, attraverso una metafora, l’Alzheimer. Non vorrei spiegare il perché in quanto è sicuramente meglio leggerla.

 

P– Grazie Carmelo

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