BUK FESTIVAL 2016. Un’edizione in cui la creatività femminile è protagonista

La nona edizione del Buk Festival, dal 20 al 21 febbraio 2016 a Modena per un week-end interamente dedicato alla letteratura, ha ancora una volta registrato all’inaugurazione un grande successo di pubblico, affluito nelle sale del Foro Boario prima dell’orario ufficiale di apertura, a conferma di quanto l’editoria indipendente sia amata nella città Patrimonio Unesco. Nel giorno in cui tutta Italia ricorda Umberto Eco, scrittore e intellettuale poliedrico conosciuto in tutto il mondo, passeggiare il sabato mattina tra gli stand dei cento editori indipendenti provenienti da tutta Italia, rappresenta anche un omaggio informale a chi alla Scrittura e alla Cultura ha dedicato tutta la sua vita.

Scegliere a quali eventi partecipare richiede tempo. Davvero ricco il calendario delle iniziative che riguardano presentazioni di volumi inediti, reading, incontri dedicati al mondo musicale, dell’editoria, dell’illustrazione e anche del documentario (alla Tenda la proiezione del docu-film Tra le onde del cielo è l’evento di punta del sabato sera modenese).

L’inaugurazione è stata dedicata alla creatività femminile, con un incontro in cui i temi portanti sono stati le Smart Cities, le Donne e Tecnologia, l’empowerment delle giovani e giovanissime attraverso una formazione scientifica che vede in sinergia Università scuole medie e superiori di indirizzi non necessariamente tecnologici,  la letteratura contemporanea femminile svizzera, e la prevenzione contro la violenza di genere.  

Relatrici ospiti per l’occasione l’Assessore di Modena con delega Smart Cities Carla Ludovica Ferrari, Liuba Soncini per EWMD – European Women’s management development International network – Barbara Bertoni per le Girl Geek Dinners Modena, le giornaliste e scrittrici della Svizzera francofona Mélanie Chappuis e Marie Christine Horn, e Cristina Obber. Tra i relatori  Michele Colajanni dell’Unimore per il campus estivo di Ragazze Digitali, insieme a un collega che ha presentato l’esperienza di Girls code it Better. L’incontro, moderato da Raffaella Cesaroni di SkyTG24, ha posto l’accento sull’importanza del declinare la creatività femminile soprattutto negli ambiti lavorativi che tradizionalmente vengono identificati come prettamente maschili  (il settore ICT, ad esempio), ribadendo il ruolo chiave nei processi d’innovazione nazionale giocato dalle donne che scelgono la Tecnologia e la Scienza per il loro sviluppo professionale.

Un empowerment femminile che diventa un obiettivo per le istituzioni e la società non solo in settori scientifici ma anche in quelli tradizionalmente umanistici, come quello editoriale, che vede a sua volta ampi settori dedicati ai generi solitamente preferiti da autori maschili (il caso dei gialli).

Un’edizione volta dunque a combattere con decisione gli stereotipi e a far emergere come chiave di lavoro le pari opportunità nella creatività come chiave di rilancio dell’economia territoriale, sempre più 3.0.

Note Festival

www.bukfestival.it

20/21 Febbraio 2016-02-20 Foro Boario, Modena    

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