Quarta opera di Josephinne Signorelli, in arte Fumettibrutti, Anestesia affronta il tema della ricerca di sé al di là del proprio corpo biologico. Questo potente graphic novel dà voce a chi si sente pronto a diventare l’artefice del proprio destino.
Il romanzo si inserisce come ultima tappa del racconto biografico della stessa autrice, chiamata da tutti Yole, che inizia con Romanzo esplicito e prosegue con P. La mia adolescenza trans. Feltrinelli Comics ha creduto fin da subito al talento di questa giovane artista, che nel 2018, con il suo fumetto d’esordio, ha vinto il Premio Micheluzzi come migliore opera prima.
L’indagine che affronta Yole non fa sconti a nessuno, né a se stessa né alla famiglia o alle figure incontrate lungo il suo cammino. La decisione presa in Anestesia – quella del passaggio dal suo corpo maschile, già avviato alla trasformazione dall’uso di ormoni, a quello della donna che è oggi – viene tratteggiata come una scelta in solitaria. Durante questo processo, biologico ed esistenziale al contempo, tribunali e medici si ergono come giudici silenti e contrariati dalla testardaggine di questa ragazzina.
In questo articolo:
- ANESTESIA: il racconto di una transizione di genere
- ANESTESIA e gli interrogativi: qual è la vera identità di genere di ognuno di noi?
- Identità di genere: le risposte di ANESTESIA
- ANESTESIA: la verità di Josephine Yole Signorelli
- ANESTESIA: Fumettibrutti non delude
- ANESTESIA: quando il lettore o la lettrice diventa voyeur
ANESTESIA: il racconto di una transizione di genere
Dal racconto però emerge anche una netta distinzione operata da Yole tra gli incontri maschili e quelli femminili: mentre il fidanzato e i clienti di un night club poco si curano delle ragioni alla base di questa scelta, né tantomeno si sforzano di supportarla sul piano psicologico, le donne che accostano Yole in questo cammino la stupiscono per la solidarietà e l’empatia dimostrata. Nessuna domanda, nessuno stupore, solo un grande desiderio di conoscere una ragazza coraggiosa, capace di sfidare tutti per ricercare la sua propria e intima verità.
ANESTESIA e gli interrogativi: qual è la vera identità di genere di ognuno di noi?
Che cosa significhi la parola verità se lo sono chiesto in tanti, lungo tutto il corso della storia del genere umano e in particolare della filosofia. Cos’è la verità e, in particolare, qual è la vera identità di ognuno di noi? Queste domande aleggiano implicite e possenti sulla storia di Yole, che pare sempre alla ricerca di una qualche risposta. E allora, tracimando i confini della sua storia, anche il lettore e la lettrice si interrogano sull’esistenza di un momento preciso in cui ci si possa riconoscere come “veri”. A fronte dell’esperienza di Yole, essere autentici significa necessariamente non dover mai mentire? E quale sarebbe dunque il limite massimo di verità che è dato sopportare ai semplici mortali?
Identità di genere: le risposte di ANESTESIA
Trovare soluzioni razionali a questi complessi problemi di natura psico-filosofica è un lavoro decisamente arduo. Forse allora è meglio affrontare la questione da un altro punto di vista. Anestesia non vuole sfidare Platone né Heidegger, anche se sviscera situazioni così prossime ai grandi interrogativi dell’umanità. I suoi personaggi paiono smarrirsi tra la condizione di chi sogna un dover essere ideale, e chi invece gli obiettivi riesce a raggiungerli. Alcuni forse celano la propria paura di vivere dietro la violenza e il tradimento, altri si abbandonano a un flusso inconcludente di elucubrazioni, ma alla fine Yole dimostra comunque di essere in grado di donare agli altri una sua precisa verità. Questa non deve per forza essere quanto di più giusto o bello si attenda il pubblico, perché si tratta semplicemente della sua versione della storia, spontanea e onesta: quella che le viene da dentro. Sapere quante macchinazioni, modifiche o delusioni camuffate vi siano dietro a questo processo non è essenziale per il destinatario di un tale mirabile dono: è un affare che riguarda solo e unicamente il mittente.
ANESTESIA: la verità di Josephine Yole Signorelli
Ed è così che, accompagnandoci nel suo mondo popolato di sogni, desideri e incubi – sia notturni che diurni –, Josephine Yole Signorelli, l’ormai celebre Fumettibrutti, accompagna il lettore e la lettrice all’interno della sua verità, cullandoli tra la dolcezza dell’azzurro tenue e la brutalità del blu oceano, ma sempre accompagnati dalla sua mano esperta e sicura. Il tratto caratteristico, senza esitazioni di sorta e con un utilizzo minimo dell’ombreggiatura, è il mezzo efficace con cui l’autrice narra la sua storia, mettendosi completamente a nudo e accompagnandosi ad un uso ben calibrato di parole e vignette.
ANESTESIA: Fumettibrutti non delude
Ancora una volta, difatti, Fumettibrutti non delude, e con Anestesia raggiunge forse una maturità stilistica mai raggiunta prima, che differisce completamente dallo spiazzante e acerbo (ma non per questo meno apprezzabile) Romanzo esplicito, e che si allontana ancor di più dall’esuberante e giallissimo P. La mia adolescenza trans.
La nuova opera di Yole è difatti un memoir, un’autobiografia, in cui la giovanissima autrice decide di mostrarci non solo le difficoltà che lei stessa ha dovuto affrontare durante il suo lungo e travagliato percorso di transizione, ma anche quelle legate alla sua vita sentimentale e al suo percorso di studi.
Fin dalle prime pagine, per l’appunto, si assiste al processo a cui Yole deve sottoporsi per poter finalmente essere operata, al conflittuale rapporto con il suo ragazzo e i suoi numerosi tradimenti, che Josephine si convince siano da attribuire al suo stesso sesso biologico. Oltre a ciò, emerge anche l’amicizia che viene a crearsi tra la protagonista e una compagna di università. Ombre silenziose che gravitano su ogni sua decisione sono il giudizio altrui, la paura di deludere la propria famiglia e l’adattamento difficoltoso – ma allo stesso tempo necessario – al suo corpo che cambia.
ANESTESIA: quando il lettore o la lettrice diventa voyeur
Il lettore e la lettrice si travestono da voyeur, osservatori inopportuni di segreti altrui, tanto intimi quanto imbarazzanti. Chiamati a partecipare dalla stessa protagonista, essi entrano nella storia in punta di piedi, senza tuttavia sentirsi una spia, ma un testimone dell’azzurra vita di Yole. Nascosto tra le lenzuola di una camera da letto o dietro alle luci di un’auto parcheggiata fuori dal nightclub, i lettori si sentono attratti dal buco di una calza a rete, da cui traspare come una goccia di verità dell’autrice la sua forma più grezza.
Non si capisce subito di quale materiale sia formata effettivamente tale verità: brutalità? dolore? soddisfazione? Tutto ciò che è dato sapere è che è la sua, di verità, quella di Yole. Anestesia è capace di raccogliere il lettore per poi sballottarlo da tutte le parti, come un’onda in tempesta a cui non ci si possa sottrarre. Perderersi, ritrovarsi, finanche sentirsi liberi di essere feriti. Poiché, come diceva qualcun altro, “il blu è diventato un colore caldo”. E questa esperienza, di caduta dentro un mondo ancora poco noto, è resa possibile da Fumettibrutti, che regala la felicità di un Leopardi abbandonatosi al mare, lui stesso naufrago che non voleva essere salvato, perché solo l’annegare è dolce.
ANESTESIA, Feltrinelli Comics,
Dimensioni 16.5 x 1.8 x 24.2 cm
Copertina flessibile, Pagine 144, Anno 2020
ISBN 9788807550607 Prezzo € 16,00