Vince l’arte nella campagna Sanex

Il 9 settembre 2019, nella splendida cornice della Casa dei Cavalieri di Rodi a Roma, immediatamente sovrastante i Fori Imperiali, Sanex Italia ha presentato la sua campagna pubblicitaria sulla scia di un trend che si sta sempre maggiormente affermando tra le imprese italiane: quello di valorizzare arte, cultura e territorio del nostro meraviglioso Paese. In anni recenti, un sempre crescente numero di aziende ha diretto l’attenzione a temi quali reputazionalità e responsabilità sociale, in risposta alla maggiore sensibilità del consumatore per il quale arte e territorio sono questioni importanti.

Sanex – parte del gruppo Colgate-Palmolive – è un’azienda nata in Spagna nel 1984 e concentrata sull’igiene della persona, all’insegna di una pulizia che rispetti il corpo e promuova la salute della pelle. In Spagna e Francia i suoi bagnoschiuma e deodoranti, venduti nel mass market, sono quelli maggiormente raccomandati da dermatologi (2018 IQVIA). In questa ottica l’ultima gamma di prodotti (dal nome “zero 0%” ad evocare un uso minimo di ingredienti attentamente selezionati a rispettare l’organo più grande del nostro corpo) che includono bagnoschiuma, deodoranti e sapone intimo, saranno disponibili da Esselunga e Acqua&Sapone.

In perfetto parallelismo, Sanex dunque, intende prendersi cura della “pelle d’Italia” non solo liberando la pelle da agenti che la fanno seccare ed invecchiare precocemente, ma anche liberando similmente l’arte dalla patina ed azione del tempo e di agenti atmosferici, per riportarla alla “naturale bellezza.” Riccardo Ricci, Vice President e General Manager Southern Europe di Colgate-Palmolive, spiega che questo parallelismo “consente di comunicare in modo innovativo i valori della nostra marca e allo stesso tempo di dare un contributo al nostro Paese.”

Nasce così “Libera l’arte,” una campagna che coinvolge il netizen (non necessariamente il consumatore) nella scelta di una tra otto opere scultoree del patrimonio nazionale, attraverso una votazione da effettuarsi, senza registrazioni o formalità, sul sito appositamente creato per l’occasione www.liberalarte.org entro il 9 ottobre 2019. L’opera vincitrice riceverà il restauro che la riporterà al precedente splendore in meno di quattro mesi: i lavori infatti verrano conclusi entro gennaio 2020.

Per questo progetto, Sanex si è avvalsa della collaborazione con un’azienda di consulenza già attiva da quindici anni nel campo della valorizzazione dell’arte “attraverso la progettazione e la gestione di interventi di restauro, manifestazioni ed eventi.” Si tratta della Fondaco Italia, una società con sedi a Venezia e Roma, che si propone come “punto di collegamento tra pubblico e privato,” in un rapporto, afferma il presidente Enrico Bressan, sempre più “promettente,” tra aziende non solo concentrate su strategie di marketing vincenti, ma con una nuova coscienza di responsabilità sociale, ed amministrazioni pubbliche sempre più aperte a collaborazioni nella gestione di un patrimonio ingente e distribuito così capillarmente sul territorio nazionale.

Mentre la competizione tra le otto opere è iniziata ed è già incalzante, la vera vincitrice, sin da ora, è comunque l’arte.

Unica pecca in questo progetto è la concentrazione delle opere nel nord Italia (addirittura tre in Lombardia, una in Piemonte, una in Emilia-Romagna, una in Toscana) a fronte di due nel Lazio, e di nessuna proveniente dal meridione.

 

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