“L'anno scorso eravamo qui a raccontare un'ipotesi”, confessa emozionata Loredana Scaramella, ricordando la conferenza stampa 2016 in cui presentava il futuro successo della stagione, “Il mercante di Venezia”. Quest'anno sarà (giustamente!) riproposto, dal 24 agosto al 10 settembre, come anche un altro progetto della regista-attrice, il “Playing Shakespeare” (13 luglio, 18 e 25 settembre, 9-10 ottobre), una rappresentazione dedicata alla storia del primo “Globe” già realizzata negli anni passati.
Se l'anno scorso la stagione teatrale si preparava in un clima di totale incertezza politico-istituzionale, adesso la certezza c'è, e Gigi Proietti dice di essere più rilassato, avendo a disposizione l'ok del Comune per quattro mesi di stagione teatrale, che andrà da giugno a fine ottobre. Il Comune, nella persona del vice-sindaco Luca Bergamo, è stato presente alla conferenza stampa per confermare il proprio appoggio.
Nel 2016 era evidente lo sforzo di stringere i rapporti con l'allora commissario straordinario del Comune, Francesco Tronca (presente pure lui alla conferenza stampa dell'anno passato). Si era cercato di dare alla stagione un'uniformità tematica, puntando sull'argomento “legalità”. Per quanto possa essere poco naturale dedicare a un tema civico un insieme di rappresentazioni teatrali che non necessitano una spiegazione che non sia puramente estetica e culturale, e per quanto pochi spettacoli della stagione realmente rientravano in questo quadro, l'idea non era forse così cattiva, e dava ancora più senso al “Mercato di Venezia”, sul quale, infatti, avevamo scommesso anche noi.
Nel 2017 il Comune sembrerebbe essere più presente, o viene presentato dal direttore del teatro come più presente; in ogni caso, la certezza economica sembra poggiarsi di nuovo sui colti economisti milanesi: in un discorso schietto e spontaneo, l'incravattato vice presidente della Banca popolare di Milano ha annunciato l'inizio del “rapporto che speriamo resti”, confessando un vivo interesse per la diffusione culturale in quanto ex professore universitario.
Infatti, la missione educativa è stata evocata più volte durante la conferenza e forse potrebbe diventare il filo rosso della nuova stagione.
È soprattutto quello il valore più interessante dello spettacolo sul quale scommettiamo per il Globe 2017: “Enrico V” di Daniele Pecci che dal 21 luglio a 6 agosto salirà sul palco nei panni di sceneggiatore, regista e attore protagonista. Il testo della cartella stampa, a dir la verità, restituisce più che altro una confusione e spavento di fronte a molti elementi da tenere insieme: molti attori, un coro, una commistione tra diversi generi teatrali, passaggi da linguaggio alto a quello molto basso… Però dalla conferenza stampa e dal discorso molto sentito sembrerebbe che “Enrico V” è la nuova “ipotesi” del Globe.
“Tutti i testi di Shakespeare finiscono a parlare del palcoscenico e di cosa lo spettatore deve aspettarsi, una volta seduto. Ma “Enrico V” più degli altri”, ha spiegato il regista, ricordando che il Globe di Roma è sempre più frequentato dai giovani, che spesso affrontano per la prima volta il teatro, dopo essersi abituati allo schermo e agli effetti speciali, e non agli attori in carne e ossa, sottolinea che questo spettacolo spiegherebbe loro cosa si possono aspettare da questo posto. E nei tempi difficili prende ancora più valore, dice il regista. Perché Shakespeare infatti è il poeta di tempi difficili.
Un altro punto comune a più rappresentazioni della stagione è l'aumentata attenzione verso la musica. Non è un elemento del tutto nuovo: “Sonetti d'amore” di Melania Giglio, per terza volta sul palco del teatro (26 giugno, 10 luglio, 28 agosto, 4 settembre), è da tempo che unisce la musica contemporanea ai sonetti del Bardo; e pure nel “Mercante di Venezia” uno degli elementi più impressionanti è stata l'introduzione della musica klezmer. Quest'anno però, “Enrico V” porta sul palco un coro, mentre per “Il canto di Shakespeare” (24 e 31 luglio) il regista Francesco Sala e la protagonista Pamela Villoresi aprono all'orchestra di “Musica Antiqua Latina” che intonerà musiche elisabettiane sugli strumenti che si avvicinano a quelli dell'epoca. “Ricostruiti dai nostri migliori liutai”, assicura l'attrice con una commozione che già di per sé promette uno spettacolo degno di interesse.
Al contrario, assai tentennante apparve Daniele Salvo che durante la presentazione di un'altra novità, il “Macbeth” (15 settembre – 1 ottobre), ha parlato dell'“illusione dell'identità” e del “nostro appannarsi che finisce nel nulla”. La tesi che potrebbe essere discutibile o meno, ma che sicuramente non costituirebbe una grande novità artistica. Nella cartella stampa, il regista, questa volta più eloquente, dichiara di volersi impegnare nella creazione delle atmosfere oniriche alla Lynch e Kubrick, con in mezzo una Lady Macbeth “moderna donna di potere, nevrotica, bulimica, disinvolta”. Dato che il ruolo è affidato alla carismatica Melania Giglio, sembrerebbe che la speranza della riuscita dello spettacolo si poggiasse più che altro in lei. Vedremo a settembre (e vi terremo al corrente!).
La chiusura e l'apertura della stagione sono affidate allo stesso testo shakespeariano: “Much ado about nothing” che andrà in scena in lingua originale (dal 5 al 15 ottobre) e in siciliano, con la mano di Andrea Camilleri nell'adattamento (“Troppu trafficu ppi nenti”, dal 22 giugno al 2 luglio). La seconda è una riproposizione dello spettacolo già in scena sul Globe diversi anni fa. Ritornano sul palco anche "Sogno di una notte di mezza estate" (9-20 agosto) e Gigi Proietti nelle vesti di autore, la novità della stagione scorsa: “a grande richiesta del pubblico”, come sottolinea lui stesso, tornerà a incarnare l'attore Edmund Kean nell'omonimo monologo (7-16 luglio).
Continueremo a seguire con grande interesse gli spettacoli di questo singolare e audace teatro, sempre aperto ai giovani e sempre pronto a mescolare i generi, i gusti, i costumi e i tempi. Perché, come ha detto nel suo emozionante discorso la briosa e risoluta Melania Giglio, “tanto, i puristi non hanno mai innovato niente!”.
Il calendario completo è disponibile su Gufetto al seguente link
Info:
Shakespeare sotto le stelle di Roma
22 giugno | 15 ottobre 2017 – Silvano Toti Globe Theatre
Direzione artistica Gigi Proietti
Le date del Silvano Toti Globe Theatre
TROPPU TRAFFICU PPI NENTI – 22 giugno – 2 luglio (ore 21.15)
EDMUND KEAN – Dal 7 al 16 luglio (ore 21.15)
ENRICO IV – 21 luglio – 6 agosto (ore 21.15)
Il SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE – 9 – 20 agosto (ore 21.15)
IL MERCANTE DI VENEZIA – 24 agosto – 10 settembre 2017 (ore 21)
MACBETH di Daniele Salvo in scena dal 15 settembre al 1° ottobre (ore 21.00, la domenica ore 18)
MUCH ADO ABOUT NOTHING (Molto rumore per nulla) dal 5 al 15 ottobre (ore 20.45, la domenica ore 18)
Eventi speciali – GIUGNO-OTTOBRE
I SONETTI D'AMORE – Lunedì 26 giugno, 10 luglio, 28 agosto e 4 settembre alle ore 21.15
PLAYING SHAKESPEARE – Giovedì 13 luglio, lunedì 18 e 25 settembre ore 21.15; lunedì 9 e martedì 10 ottobre ore 21.00
IL CANTO DI SHAKESPEARE – lunedì 24 e 31 luglio ore 21.15