Sonetti d’amore@Silvano Toti Globe Theatre di Roma: versi appassionati, tra antico e moderno

Al Silvano Toti Globe Theatre, suggestiva riproduzione del celebre teatro di epoca elisabettiana, dal 29 agosto è in scena “Sonetti d'amore”, nella traduzione di Alfonso Veneroso e Melania Giglio, quest'ultima ideatrice e regista dello spettacolo, prodotto da Politeama Srl. 

Resta ancora l'ultima replica del 26 settembre per immergersi nella incondizionata celebrazione della bellezza e dell'amore che trasuda dagli intimi versi shakespeariani. 
I sonetti raccontano al pubblico la passione e l'irrequietezza sentimentale dell'autore, con generose irruzioni nella sua vita privata. Nella pièce diretta da Melania Gigio, la fedeltà al testo originale fa da contraltare ad un audace riadattamento dell'opera. Se la scenografia e i costumi degli attori evocano ambientazioni e caratteristiche dei palcoscenici londinesi di fine Cinquecento, lo spettatore non può che rimanere sorpreso dalle attualissime incursioni musicali, che vedono brani di Alanis Morisette, Amy Winehouse, Leonard Cohen, inserirsi tra le maglie della rappresentazione ed esserne parte integrante. Le eccezionali doti canore della Giglio, che interpreta la Musa di William Shakespeare (Alfonso Veneroso), si impongono sulla scena, rendendola dinamica e coinvolgente.

Gli attori, tra cui anche Sebastian Morosini nel ruolo del narcisista Conte di Southampton e Francesca Marìa in quello della dark lady, si donano al pubblico con una performance all'altezza dei sonetti interpretati, senza sbavature né indecisioni. L'alta qualità della recitazione insieme all'atmosfera che avvolge il Globe Theatre offrono allo spettatore l'occasione di perdersi nei versi appassionati dell’autore. Al pari del drammaturgo inglese, che sentì l'esigenza di coniugare la propria scrittura con le esigenze del pubblico, lo spettacolo sembra voler restituire un'idea della poesia shakespiriana latamente fruibile, al fine di non ridurla a vezzo di pochi appassionati della stessa nella sua versione autentica. Una scelta, questa, che appare come un tentativo di risvegliare un interesse, ad oggi sopito, verso i grandi classici del teatro, che rischia, però, di assumere le sembianze di un compromesso.

 

Info:

Ideazione e Regia Melania Giglio
Traduzione di Alfonso Veneroso e Melania Giglio

Con
ALFONSO VENEROSO
MELANIA GIGLIO
SEBASTIAN MOROSINI
FRANCESCA MARIA

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