SCRITTURA & SCRITTURE @ Più libri più liberi: qualitÀ  fra capolavori riscoperti e nuovi autori

D: Siete nati nel 2006: qual era il sogno da realizzare nel 2006 e qual è il sogno da realizzare oggi, dopo più di dieci anni di attività?

R: Il sogno del 2006 è lo stesso di oggi: creare una casa editrice che partendo da un territorio complicato come quello campano riuscisse a diventare una casa editrice nazionale, cosa che nel nostro territorio manca un po’. Manca infatti una realtà editoriale forte e attrattiva nazionale. Per fare questo, secondo noi, era importante puntare su libri di qualità e soprattutto non pubblicare tanti titoli all’anno; tuttora noi pubblichiamo non più di otto novità all’anno, perché tendiamo più a costruire il catalogo che a fare dei libri commerciali, che però poi durano poco tempo. Per fare questo, ovviamente, nel corso del tempo abbiamo dovuto dialogare molto con i librai anche fuori dal nostro territorio, costruirci una distribuzione che fosse comunque forte, valida, puntando sul catalogo e poi, nel corso del tempo, ci siamo rese conto che era importante, come atto d’amore verso la nostra città, cercare di avvicinare quanti più lettori fosse possibile. Passa sempre il discorso che la lettura sia un obbligo – dovete leggere! – invece la lettura, questo primariamente per noi come editrici, è innanzi tutto un piacere, come andare al cinema o a teatro. Per far passare questo messaggio abbiamo creato questo circolo di lettura, dove si legge e si condivide la lettura con tutti i partecipanti, con lo scrittore, in un clima molto informale; oltre a ciò, per coinvolgere ancora di più i partecipanti, facciamo giochi letterari, inerenti al libro e alla letteratura in genere. Adesso a dicembre, per esempio, abbiamo un evento focalizzato sulla tematica Il natale nei libri. Questo ci ha permesso di costruire una identità, anche con molta fatica, facendo errori, ma andando avanti comunque convinte che questa fosse la strada da seguire.

D: La risposta del territorio qual è stata?

R: La risposta del nostro territorio è lenta, ma questo perché purtroppo a Napoli ci sono pochissime librerie, pur essendo una città molto grande. Ahimè, molte librerie indipendenti hanno dovuto chiudere, come qui a Roma. Viviamo un momento di contrazione e le librerie sono principalmente di catena, dove è più difficile la distribuzione. Ci sono grandi marchi ed editori molto più forti. Col tempo, però, anche per mezzo del circolo, abbiamo capito che ci sono anche molte persone che hanno il desiderio di conoscere nuovi libri, nuove identità editoriali e soprattutto desiderano il dialogo con gli scrittori e gli editori.

D: Che tipo di rapporto create con i vostri autori, partendo da questa politica editoriale legata alla costruzione di un catalogo di qualità?

R: Noi scegliamo gli scrittori che vogliono costruire con noi un percorso, che non si fermino a pubblicare un solo libro ma che vogliano investire insieme a noi energie nella costruzione di un percorso di scrittura e di editoria comune. Noi seguiamo i nostri autori, li consigliamo realizzando così un rapporto di fiducia. 

D: Ricevete molti manoscritti? Perché noi italiani siamo oggettivamente un popolo di scrittori!

R: Moltissimi manoscritti, anche non inerenti alla nostra linea editoriale. Cerchiamo anche in questo caso di consigliare di guardare sempre prima il catalogo dell’editore, farsi una idea prima di tentare.

D: Fra le vostre proposte, c’è questa bellissima collana, Voci riscoperte, nata da poco. È una idea geniale, perché i quattro titoli che al momento proponete sono per lo più sconosciuti ai più, o sbaglio?

R: La collana Voci Riscoperte è nata l’anno scorso e al momento i volumi che ne fanno parte sono sconosciuti. Il paradosso è che sono libri che in passato hanno avuto grande successo, sono stati pubblicati anche da grandi case editrici, sono scrittori importanti che spesso hanno ispirato opere cinematografiche.

D: Come è nata Voci riscoperte?

R: Ci siamo rese conto che guardando indietro ci sono tanti bei romanzi che, non sappiamo per quale motivo, sono stati facilmente dimenticati, eppure sono scrittori validissimi. A volte questi romanzi sono stati dimenticati perché la traduzione era datata o non era convincente. Per farle rivivere, abbiamo cercato e instaurato un rapporto con i traduttori dei quali ci fidiamo. Un esempio fra tutti è Alexandre Dumas, di cui noi pubblichiamo Giovanna di Napoli, molto conosciuto per opere come Il Conte di Montecristo, ma ha scritto moltissime opere forse anche più interessanti ma che non sono state riproposte, fra le quali appunto la nostra proposta.

D: Mentre ti ascoltavo, pensavo che Voci riscoperte è una scelta molto coraggiosa, oggi in un tempo in cui i social e la fruizione è così immediata e vorace. Ecco, rispetto anche al passato: che tipo di difficoltà, se ci sono, incontrate? I social possono aiutarvi? Oppure in realtà diventano un ostacolo?

R: Allo stato attuale, non si può fare a meno dei social, per un piccolo come per un grande editore. Anche lì però bisogna essere precisi nella comunicazione, bisogna essere specifici soprattutto considerando la concorrenza micidiale. Sono nate case editrici dopo di noi molto valide, quindi la concorrenza è agguerrita. Arrivare in libreria, anche nelle librerie indipendente, quando siamo tanti e validi, è difficile. Le difficoltà si superano dedicandosi a 360° a questa attività: noi non abbiamo un altro lavoro, questa è la nostra impresa. Cerchiamo di dare il massimo per emergere.

D: Sul vostro sito è indicato in modo chiaro che siete una casa editrice non a pagamento: perché?

R: Noi ci teniamo molto, perché spesso ci siamo accorte, specie durante le Fiere, che vengono persone a chiederci quanto costa pubblicare con noi, come se la cosa fosse normale. Noi rimaniamo un po’ sconcertate, perché dovrebbe essere il contrario: noi investiamo sul libro se ci interessa. A quel punto ci chiedono se devono acquistare delle copie, altra cosa che ci meraviglia sempre. Per questo abbiamo voluto renderlo chiaro sul nostro sito, perché la normalità è che una casa editrice, se ci crede, investe su un testo sulla promozione, sull’ufficio stampa e così via. Noi siamo una piccola casa editrice e quindi non abbiamo un marketing da grande editore, ma anche questo crescendo nel tempo è un aspetto che abbiamo migliorato.

D: A breve su Gufetto uscirà il Freschi di Stampa Natalizio. Quali sono i titoli che consigliate tra titoli di punta e nuove uscite?

R: Oltre al già citato volume di Dumas, Giovanna di Napoli; e poi un titolo uscito da pochissimo, La verità dell’acqua di Francesca Battistella, un giallo che vira nella commedia e nella cronaca, una lettura che crediamo molto piacevole per le feste natalizie.

D: I progetti per l’anno prossimo?

R: Abbiamo un progetto, sempre legato alla lettura, di cui però non aggiungiamo molto, le nuove pubblicazioni di autori stranieri per Voci Riscoperte e poi pensiamo a un corso di formazione in redazione perché a Napoli manca in qualche modo la professionalità e ci piacerebbe contribuire a far crescere questo mestiere, insegnando e appassionando a questo lavoro.

 

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