È andato in scena al Teatro Biblioteca Quarticciolo il 23 e 24 Marzo RADIO CLANDESTINA uno spettacolo di Ascanio Celestini scritto nel 2000 sull’eccidio delle Fosse Ardeatine e riproposto nei giorni della ricorrenza.
Un’opera che si innesta nel cosidetto teatro di narrazione caratterizzato, come gran parte degli spettacoli di Celestini, da una scenografia essenziale: sul palco una sedia e un sostegno con delle lampadine attaccate che durante la recitazione vengono accese o spente dall’ attore- autore in base al tema o alla descrizione dell’evento. I movimenti sono ridotti al minimo, anche questo particolare è tipico delle opere di Ascanio Celestini, ma anche nonostante questo, lo spettacolo ne risulta intenso, coinvolgente.
Celestini descrive nel dettaglio un momento storico drammatico per la città di Roma quello del 23 e 24 Marzo 1944. Dopo l’attentato di Via Rasella ad opera dei partigiani del GAP (gruppi di azione patriottica) con a capo Rosario Bentivegna e Carla Capponi, che videro la morte di 33 soldati tedeschi, seguì la rappresaglia tedesca consumata con l’eccidio delle Fosse Ardeatine il 24 Marzo 1944 dove furono uccisi 335 prigionieri completamente estranei all’azione gappista, tra cui dieci civili rastrellati nelle vicinanze di Via Rasella immediatamente dopo i Fatti.
Ascanio Celestini lo racconta con la sua ironia senza tralasciare nessun particolare frutto di un lungo lavoro di ricerca e studio con l’ausilio delle testimonianze dei partigiani sopra citati che hanno fornito all’autore ogni dettaglio di quel periodo storico che ha profondamente lacerato la vita di milioni di persone inermi davanti alla follia della guerra e delle deportazioni volute da regimi totalitari folli, inutili che hanno lasciato solo odio e distruzione.
Un racconto storico ottimamente interpretato, pieno di aneddoti su una Roma popolare, analfabeta, comunista, racchiusa nei quartieri di Testaccio, Trastevere, Torpignattara, Centocelle e Quarticciolo, fatta di uomini e donne che con la loro volontà, passione politica e sofferenza hanno fornito una grande prova di vita e di coraggio contribuendo a liberare la città dalla dittatura fascista combattendo fino alla morte con ogni mezzo.
In questo spettacolo c’è tutto l’Ascanio Celestini innamorato delle sue radici, non mancano i riferimenti al nonno paterno impiegato all’epoca dei fatti al Cinema Iris poi Gioiello sulla Nomentana e a una donna bassetta analfabeta che quotidianamente gli chiede di leggere annunci di case in vendita o in affitto che da Trastevere passando per San Giovanni si trasferisce a Morena borgata dove nasce e vive l’autore e i riferimenti ai quartieri popolari e periferici di Roma ricchi di storia e di spaccati di vita.
Uno spettacolo che racconta l’eccidio delle Fosse Ardeatine nel modo giusto all’Ascanio Celestini, uno spettacolo mai banale, ricco di riferimenti storici e ottimamente interpretato.
Dov'è? Il Teatro Biblioteca Quarticciolo: