In scena dal 17 al 22 febbraio al Teatro Alfieri, “Riccardo III” di William Shakespeare, regia di Massimo Ranieri.
Un corposo torrione, che vagamente ricorda una specie di cisterna, decorato da alcuni disegni creati con la luce. Ingombra imponente quasi tutto il palco. Per tutta la durata dello spettacolo ruota, si schiude, trasformando repentinamente la scena al suono incalzante dei tamburi della partitura di Ennio Morricone. Incalzante lo è anche lo spettacolo nel suo susseguirsi di scene dalla durata contenuta, tutte dominate da Massimo Ranieri e dal suo ingombrante personaggio, il Riccardo III, personaggio deforme che decide di portare la sua deformità fisica al suo cuore. Incalzante anche nella sua performance, che sciorina ad un ritmo serrato le proprie battute, senza perdere per questo in interpretazione.
È prepotente e d’impatto, anche quando sul palco gli elementi sono pochissimi. Ma, come le musiche del già citato Morricone, tutta la piece si fa forza di creare e amplificare la potenza di pochi semplici componenti. L’elemento più importante, la sostanza, ovviamente sono gli attori, tutti di ottima caratura e grandi prestazioni, ma è il complesso che funziona in maniera oliata, anche di fronte alle minime sbavature che possono sfuggire. Come spesso accade per le opere di Shakespeare portate in scena oggi, il tempo storico è indefinito. Gli uomini sono tutti in giacca e cravatta o farfallino, che ci porta in un periodo piuttosto ravvicinato, mentre le donne hanno abiti appena più sontuosi, con un apparente collocazione meno vicina. E ancora, quando arriviamo alla battaglia e alle uniformi, non si fatica a cogliere qui e lì alcuni richiami ed ammiccamenti, e ci ritroviamo in un periodo storico che potrebbe trovarsi intorno ai primi del 900. O forse qualcosa prima o forse qualcosa dopo.
Non è importante e lascia sospese allusioni, lasciandoci godere del viaggio, della caduta, attraverso la psicologia di questa rappresentazione del male, che è personaggio e attore lui stesso. Ci si ritrova incollati, a saltare sulla sedia un paio di volte e a sorridere nei momenti giusti, con la piacevole sensazione che tutto quello che sta succedendo davanti a noi, su quel palco, dai suoni alle interpretazioni, dalle scenografie alla storia, siano stati cuciti assieme con la misura giusta per prenderci e manovrarci al loro ritmo.
Note stampa
E’ in andato in scena al Teatro Alfieri di Torino dal 17 al 22 febbraio (da martedì a sabato sera ore 20.45 – domenica ore 15.30) un’edizione di grande fascino di RICCARDO III di William Shakespeare, nell’interpretazione di MASSIMO RANIERI, impegnato anche in qualità di regista.
Uno spettacolo imponente, prodotto da RA.MA. 2000 International, che si avvale di traduzione e adattamento di Masolino D'Amico e delle musiche composte appositamente da Ennio Morricone. Le scene sono di Lorenzo Cutuli, i costumi di Nanà Cecchi; il light designer Maurizio Fabretti.
Una nuova sfida teatrale per Massimo Ranieri. Il grande artista presenta così il suo ultimo lavoro: “Dopo averlo letto e riletto, ho capito chiaramente una cosa: Riccardo III non è soltanto personaggio straordinario, è soprattutto un grandissimo attore. Riccardo III è il numero uno dei malvagi, è il grande genio della rappresentazione del potere: perciò, io non interpreterò un personaggio, interpreterò un attore.
Del resto, non sono grandi attori tutti gli uomini di potere? Non recitano un ruolo che deve suscitare applausi, consensi, se non addirittura idolatria da parte di uomini e donne che diventano loro gli ignari personaggi della sua commedia? Riccardo, poi, indossa i costumi della malvagità meglio di chiunque altro e allora via via che continuavo a leggere e rileggere mi è apparso sempre di più in bianco e nero. Anzi, in bianco e noir. Perché se i gialli svelano le colpe dalla parte dei buoni, il noir ci fa guardare il mondo con gli occhi dei colpevoli, ci spinge a scoprire fin dove possono arrivare le radici dell’umana cattiveria. Questo Riccardo III l’ho immaginato inquietante e accogliente, proprio come quei grandi film noir che abbiamo profondamente amato. Per provare a intravedere sulla scena l’eterno mistero del male”.
al Teatro Alfieri di Torino dal 17 al 22 febbraio
MASSIMO RANIERI in
RICCARDO III
Repliche Riccardo III: dal 17 al 22 febbraio (da martedì a sabato sera ore 20.45 – domenica ore 15.30)
al T. Alfieri (Torino, p. Solferino 4)
Prezzi Biglietti Riccardo III: (riduzioni valide da martedì a giovedì sera): posto unico platea € 35 + € 1,50 – ridotto (gruppi e abbonati) € 28 + € 1,50
posto unico galleria € 25 + € 1,50 – ridotto (gruppi e abbonati) € 20 + € 1,50
Informazioni e acquisto biglietti: Biglietterie Torino Spettacoli
T. ERBA c. Moncalieri 241 – tel 011/6615447 – T.GIOIELLO v.Colombo 31 tel. 011/5805768
T.ALFIERI, p. Solferino 4 – tel. 011/5623800 – www.torinospettacoli.it – biglietti online: www.ticketone.it
PERSONAGGI ED INTERPRETI
RE EDOARDO IV -ROBERTO VANDELLI
LADY ANNA,VEDOVA DI EDOARDO, FIGLIO DI ENRICO VI, POI SPOSA DI RICCARDO III -GAIA BASSI
GIORGIO, DUCA DI CLARENCE- MASSIMO CIMAGLIA
SIR WILLIAM CATESBY -ROBERTO BANI
RICCARDO, DUCA DI GLOUCESTER, POI RE RICCARDO III – MASSIMO RANIERI
IL CONTE DI RIVERS, FRATELLO DI ELISABETTA- LUIGI PISANI
LORD GREY, FRATELLO DI ELISABETTA- ANTONIO SPERANZA
IL DUCA DI BUCKINGHAM- PAOLO LORIMER
LA DUCHESSA DI YORK, MADRE DI EDOARDO IV, DI CLARENCE E DI RICCARDO III – CARLA CASSOLA
LA REGINA MARGHERITA, VEDOVA DI ENRICO VI -MARGHERITA DI RAUSO
LA REGINA ELISABETTA, MOGLIE DI RE EDOARDO IV -GIORGIA SALARI
SIR RICHARD RATCLIFFE -MARCO MANCA
IL SINDACO DI LONDRA -ROBERTO VANDELLI
LORD HASTINGS- PAOLO GIOVANNUCCI
ENRICO, CONTE DI RICHMOND-LUIGI PISANI
SICARIO- MARCO MANCA
LORD STANLEY- ANTONIO RAMPINO
JAMES TYRREL SICARIO -MARIO SCERBO