POP UP, UN FOSSILE DI CARTONE ANIMATO@Centrale Prenesteuna storia che fa sognare i piccoli e i grandi

Contenuti

 

Domenica 18 gennaio presso il Centrale Preneste Teatro è andato in scena lo spettacolo Pop up, un fossile di cartone animato di Giulia Gallo e Giovanni Guerrieri.
Le luci si sono spente, non è calato il silenzio in sala perché quando la platea è fatta di bambini la parola silenzio non esiste. Ci sarà sempre un sottofondo di risate, qualche pianto, tanti interventi e domande che faranno ridere soprattutto l’altra metà della platea quella dei grandi. I grandi che sono sempre i genitori o nonni e che assistono allo spettacolo nello spettacolo. E quindi i loro occhi saranno un continuo muoversi fra le teste dei loro bambini e quello che succede sul palco. Mai come durante uno spettacolo per bambini si può parlare di meta-teatro. In quei 60 minuti succede una magia strana: i piccoli fanno tutto quello che noi vorremmo fare o dire ma ci manca il coraggio. S’immedesimano nella storia a tal punto che rispondono ai vari personaggi, si commuovono e non trattengono niente per loro. 
Lo spettacolo di sabato però è riuscito a creare questa alchimia anche nei grandi che per quei sessanta minuti si sono ritrovati anche loro bambini, è riuscito a toccare corde lontane, quasi dimenticate. Sul parco nessuna scenografia accattivante, solo due attrici molto brave sedute su due scrivanie che, girando le pagine di 5 libri, opera di Giulia Gallo, hanno dato vita a una semplice e magica storia, quella di un bambino di carta e di una palla. Giocando con le voce e la musica Beatrice Baruffini e Serena Guardone ci hanno traghettato in un mondo fatto di forme, movimenti, colori, luci passando dal bianco dello spazio, al blu del mare, al rosso di un aquilone fino al grigio della tristezza e del pianto quasi a voler creare un vero e proprio cartone artigianale che esce fuori da un libro pop up e che, a differenza dell’animazione digitale, lascia molto spazio alla fantasia e all’immaginazione di piccoli e grandi. Uno spettacolo davvero ben fatto e prezioso, metafora assoluta della bellezza dei libri, che aprono la testa e la riempiono di cose belle.

image_pdfSCARICA QUESTO ARTICOLO IN FORMATO PDF