PIRANDELLIANA 2015: sull’Aventino rivive il Teatro nel Teatro

Dal 9 luglio è partita a Roma la XIX edizione di Pirandelliana, rassegna teatrale che ogni estate mette in scena opere di Luigi Pirandello. Con la regia di Marcello Amici, la compagnia La Bottega delle Maschere quest'anno presenta SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE e ATTI UNICI, che si alternano nelle serate che hanno come location il meraviglioso cortile all'aperto della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino, dal quale si può ammirare una incantevole veduta sul centro di Roma.

Nei giorni pari (MARTEDì GIOVEDì E SABATO-vedi calendario in fondo) si mette in scena SEI PERSONAGGI cui abbiamo assistito. Un'opera importante, forse la più conosciuta tra quelle di Pirandello, nonché quella che segna l'inizio della tematica del teatro nel teatro: lo spettatore si trova davanti a una scena che vuole rappresentare una sedicente realtà, ma è al contempo consapevole di essere davanti a una finzione, perché sempre di teatro si tratta (l'attore recita, ma deve convincere il pubblico che invece sta dicendo la verità); la tematica pirandelliana delladistinzione tra "persona" e "personaggio" è presentata con accuratezza quasi filologica: "qui non recitano i personaggi, recitano gli attori". 
Quelli che dovranno inscenare la storia della famiglia "in cerca d'autore" sono sempre disposti alla sinistra rispetto allo sguardo del pubblico, mentre la famiglia stessa si muove tra la parte centrale e quella destra del palco in un gioco di battute tra personaggi, attori e membri della famiglia, che si confrontano continuamente.

La scenografia è scarna, così come suggerisce lo stesso Pirandello, per poter evitare allo spettatore quel senso di straniamento dovuto alla finzione teatrale. I costumi sono la caratteristica che colpisce di più: accuratamente selezionati in stile anni Venti del Novecento, proiettano il pubblico in un'ambientazione fedele a quella della rappresentazione originale (di quel 9 maggio 1921 al teatro Valle di Roma, quando l'opera fu contestata e allo stesso autore furono lanciate monetine all'uscita del teatro, in segno di sdegno). 
Oltre a delle sedie disposte linearmente sulla sinistra del palco per far sedere gli "attori", sulla destra è posizionato un telo a mo' di schermo quadrato che, nella sua semitrasparenza, mostra i "personaggi". Questi all'inizio della pièce vi si trovano dietro e durante la rappresentazione ne escono uno alla volta: il padre, Marcello Amici, la figliastra, Paola Tripodo, la madre, una bravissima Anna Varlese che sa rendere molto bene il tono funereo proprio del personaggio che interpreta, e il figlio, Davide De Angelis, anche lui in grado di trasmettere l'angoscia propria del dramma familiare che Pirandello costruisce mediante i dialoghi dei "personaggi". 
Il giovinetto e la bambina, invece, dato che non hanno battute, sono stati sapientemente resi con due pupazzi bianchi che restano seminascosti dietro al telo bianco.

Per la recitazione, spicca la figura del direttore-capocomico interpretato da Marco Vincenzetti, che fa da attore leader per tutto lo spettacolo. Molto simpatica anche l'interpretazione diAlessandra Ferro che interpreta la stramba Madame Pace, vestita di un rosso acceso, con una parrucca biondo platino e che, lo stesso Pirandello fa parlare in un buffo mix di italiano e spagnolo.
Di particolare rilievo anche l'uso del colore viola per alcuni abiti: l'impermeabile di Davide De Angelis e la sciarpa di uno degli "attori"; quasi a voler sfidare la scaramanzia per cui gli attori non devono indossare abiti viola in scena. La scelta musicale è anch'essa di tutto rispetto: lo spettacolo inizia con un sottofondo di Chopin e termina con lo Studio op. 8 n. 12 del compositore russoScrjabin.

La compagnia La Bottega delle Maschere, dunque, si conferma, anche quest'anno, come un interessante punto di riferimento per le notti dell'estate romana.

image_pdfSCARICA QUESTO ARTICOLO IN FORMATO PDF