Raffaele Donnarumma è un docente dell’università di Pisa insegna letteratura italiana contemporanea. Nato a Torino nel 1969, La vita nascosta, edito da Il ramo e la foglia, è il suo primo romanzo. Se pur ci sono molte similitudini tra l’autore ed il protagonista R. – fanno il medesimo lavoro ed hanno lo stesso nome – l’autore ha dichiarato di aver preso spunto da sé stesso per il personaggio in questione e creare poi la trama della sua storia.
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LA VITA NASCOSTA: SEPARAZIONE

Il protagonista di questa storia è R. un uomo che si avvicina oramai ai 50 anni e che vive da ben 15 una relazione con il suo compagno S. Come per ogni relazione ci sono alti e bassi, ma in questa storia, R. ha una visione non coerente di come stia andando. Durante una delle tante discussioni con S. viene a conoscenza della sua vita di relazioni extra con altri uomini. Si trova di fronte alle sue mancanze, ai suoi silenzi, al fingere una vita senza problemi. La forte rabbia di R. monta piano piano come l’ingiustizia subita. Anche lui aveva a sua volta tradito assieme a G., un uomo da cui trovava rifugio nei momenti di sconforto. Questo doppio tradimento non è ovviamente di consolazione:
“Nei suoi tradimenti era il mio che, ingigantito, mi veniva sbattuto in faccia; e le sue colpe, veniali e sminuzzate, dichiaravano la mia, capitale e senza possibilità di perdono, appunto perché non gliela confessavo”
S. prende le sue cose, lascia la casa di R. definitivamente. Se vi può sembrare una trama banale, in realtà è perché ricalca davvero situazioni molto reali che possono accadere a tutti, a prescindere dal vostro orientamento sessuale, che non ha alcuna importanza e leggendo ve ne accorgerete. Il lettore ovviamente dovrebbe stare dalla parte del protagonista, ma in effetti il peso del tradimento del compagno assume una rilevanza enorme rispetto al suo. Un po’ come dire: due pesi due misure.
LA VITA NASCOSTA: DEPRESSIONE
Inizia per R. un periodo sconosciuto, quello in cui si ritrova da solo alla soglia dei quasi 50 anni. La sua migliore amica Anna tenta di dargli il supporto che tutti gli amici cercano di fornire ma senza riuscirci, perché il vero problema è R. che si sente spento, perso e pieno di dubbi e domande. Dubitare dei bei momenti di coppia, voler sapere chi sono gli altri, perché, quando, come… insomma nulla di nuovo sotto la luce del sole. Questa è la fase che ciascuno di noi almeno una volta nella vita ha ben sperimentato.
“Se il nostro compagno se ne va, non basteranno gli amici a sostenerci. Per mandato di una società […] viviamo la forma più pura del dissesto sentimentale, e siamo investiti dal compito di scontarlo sino in fondo, mentre gli altri, adulti, ci osservano con il disincanto che hanno per un reality in televisione”.
Questi piccoli estratti vi danno anche l’idea del linguaggio usato, mai scontato, ma ben bilanciato e ricercato nelle immagini che vuole suscitare nel lettore.
LA VITA NASCOSTA: REAGIRE
Come per tutti, una volta toccato il fondo, si passa ad una nuova fase, R. decide che la palestra è il suo punto di inizio. Prendersi cura di sé pare essere la soluzione migliore. Il mondo gay, si sa, bada molto alle apparenze ed R. per non sentirsi troppo messo da parte cerca un riscatto almeno nella sua forma fisica. Mentre le giornate in palestra passano rapidamente dalle tre programmate inizialmente ogni settimana a sette giorni su sette, il fisico di un quarantenne inoltrato, inizia a riprendersi. R. però ancora psicologicamente non sa che direzione dare alla sua vita. Leggendo queste pagine è facile che tornino in mente conoscenti o amici che hanno passato queste situazioni, ci si può quindi fortemente identificare con il nostro protagonista.
La palestra non è altro che un mezzo per riempire un vuoto che è ancora grandemente presente. La forma di questo libro e il modo di scrivere del nostro autore ci raccontano situazioni molto reali e concrete ma con un linguaggio più alto e non banale. Una grande ricchezza di particolari dei suoi ragionamenti e dei suoi sentimenti.
LA VITA NASCOSTA: INCONTRI ON LINE
Nelle sue conversazioni in palestra, R. viene a conoscenza di un nuovo modo di incontrarsi. App e siti vanno la maggiore, da Grindr a Gaydudes. Se pur un po’ riluttante inizialmente, decide di iscriversi a quest’ultimo, dove riscuote molta curiosità. Come lui stesso avrà modo di verificare, i nuovi iscritti hanno subito molte conversazioni, rispetto ai soliti noti presenti, anche se inizialmente decide di non fare incontri.
“In rete i più davano sfogo a pulsioni che non avrebbero saputo realizzare, erano nevrotici che affidavano alla tastiera le loro perversioni pur di tenerle a bada”.
Questa parte del libro è probabilmente quella più leggera e divertente. Osservare e capire quelle che sono delle vere e proprie classificazioni o a volte stereotipi del mondo gay. Il nostro protagonista sarebbe quello che si definisce un “papy” o un “Daddy”, ovvero una persona di una certa età matura a cui piacciono i ragazzi molto più giovani. Ci sono poi una serie di categorie di uomini come “Chubby” o “Bear” e altre ancora. Leggendo non può non scappare un sorriso mentre vengono descritte le loro caratteristiche, che lasciamo volentieri scoprire al lettore.
La novità rappresentata da questa chat lo conquista a tal punto che in ogni momento libero è sul sito per parlare con sconosciuti. Le richieste di incontri per sesso vanno per la maggiore. Ad un certo punto R., che insegna all’università, si trova a trascurare le lezioni da preparare e più di una volta rischia persino di arrivare impreparato.
“Sempre più spesso non avevo riguardato i miei appunti, né letto i testi da spiegare, né programmato dove metter le mani e da che parte andare; eppure alla fine, visto che dovevo mostrare che non ero stato stritolato e resistevo”
Anche questa parte del libro è particolarmente reale, tanto è vero che tutti noi siamo colti dalla frenesia delle novità quando ci iscriviamo ad un social o un sito di appuntamenti. La voglia di sperimentare ci invade e usiamo tutto il tempo che abbiamo a disposizione per soddisfare le nostre curiosità a scapito dei doveri di tutti i giorni.
LA VITA NASCOSTA: UN NUOVO AMORE?
Iniziano ad esserci i primi incontri e se R. pare impacciato e imbarazzato, i personaggi che gli si presentano sono alquanto strani ma decisi. Una serie di incontri sessuali che non hanno scopo o futuro, ma solo avventure da una notte e via. Frasi dette per circostanza che entrambe le parti sanno che non condurranno a nulla oltre la serata, eppure è proprio questa la consuetudine.
Una richiesta particolare arriva da un ragazzo molto più giovane di R. Un suo studente? Dall’età non sembra esserlo ma sicuramento il ragazzo dichiara di conoscerlo. Al primo incontro ricorda subito di averlo visto alla facoltà anche se non seguiva direttamente il suo corso, L. è un ragazzo in forma, pacato che attira l’attenzione di tanti. Il senso un po’ di inferiorità che caratterizza l’essere umano si fa nel nostro protagonista e pensa che l’altro possa aspirare a qualcosa di meglio, eppure iniziano a vedersi e sentirsi spesso, anche se è sempre R. che lo contatta o che cerca di proporgli qualcosa, mentre il ragazzo sembra solo assecondarlo. Iniziano ad andare a letto insieme, nonostante L. lo abbia informato sin da subito di non essere single ma di avere una relazione. Questo rapporto se pur sbilanciato coinvolge R. sempre di più. Persino nel sesso, il suo ruolo che era sempre stato attivo, si inverte così come le sue emozioni.
La vita nascosta: tra separazione e rinascita
Leggendo questo romanzo si possono ripercorrere le fasi classiche di una separazione fino alla ripresa. Il fatto che parliamo di una coppia omosessuale non è così differente, se non per quelli che sono i rapporti occasionali e il sesso che nelle copie etero paiono essere meno liberi. R. cerca di rincorrere e volere una felicità che spesso sembra non poter avere, in parte per causa esterna di altri, ma in parte anche per sua stessa scelta. Questa relazione che per lui si trasforma in amore, trova nell’altro un grande ostacolo; una forte depressione. L’introspezione di R. si fa sempre più forte per cercare dentro di sé le risposte che vorrebbe, ovvero un ti amo. La descrizione degli incontri intimi tra i due sfiora il romanzo spinto. Mentre leggiamo non possiamo fare a meno di pensare: “ma come fa a non capire che questo per lui non va bene?” oppure “vediamo quante volte dovrà sbattere la testa sul muro prima di aprire gli occhi”.
La parte introspettiva di questo libro è quella che appare più cupa e prolissa. Questo non perché sia inverosimile, anzi proprio perché si perde in mille ragionamenti e paranoie che tutti noi facciamo nei momenti di crisi o per tenerci stretta una persona che ci sembra sfuggire. Pur avendo nella costruzione del racconto uno scopo, per il lettore può essere più pesante e meno comprensibile, un po’ come attraversare il guado di un torrente pieno di fango: ci vuole un po’ di sforzo per arrivare dall’altra parte e vedere come va a finire.
CASA EDITRICE: Il ramo e la foglia edizioni
AUTORE: Raffaele Donnarumma
COLLANA: Romanzi
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2022
PREZZO: 18 euro