La sera di mercoledì 21 ottobre è stata allestita alla “Balera Romana” una vera e propria milonga tipica argentina, un evento organizzato dalle milonghe di roma “El Arrabal”, “El Cafetin de Roma” e “Must”, l’ “Orquesta Tipica Argentina La Juan D’Arienzo”. Insieme ad altri musicisti, hanno attirato molti appassionati ad andare a ballare sulla pista spaziosa della Balera, a lasciarsi andare ai ritmi, ai movimenti coinvolgenti e alla seduzione di uno dei balli più famosi al mondo, il Tango argentino.
“La Juan D’arienzo” è composta di 10 elementi: Pablo Valle al pianoforte; Andrés Santarsiero al contrabbasso; i quattro violini Paul Ginzburg, Sebastian Frasson, Octavio Bianchi ed Emilio Pagano; ed infine Facundo Lazzari, Ricardo Badaracco, Nicolás Tognola e Adolfo Trepiana erano i suonatori di bandoneòn, la fisarmonica tipica del tango argentino.
L’orchestra è stata acclamata dai ballerini per la sua straordinaria capacità di essere con loro sulla pista, di suonare per offrire la propria musica a chi volesse ballarla. Forse è proprio questo che contraddistingue un’ orchestra tipica di tango, ovvero il finalizzare la propria musica esclusivamente a far ballare chiunque ne abbia il coraggio, perché ci vuole coraggio a ballare il Tango a ritmi a volte incalzanti, ma allo stesso tempo può ballarlo chiunque proprio grazie alla capacità dei musicisti di accompagnare chiunque. Per un ballo nato nelle strade, tra gli immigrati dall’Europa, e soprattutto dall’Italia, per uomini e donne che volevano concedersi di essere spensierati per qualche minuto, i suonatori si riunivano a intessere trame armoniche e motivi conosciuti, dalle musiche popolari dei luoghi da cui provenivano e attingendo dal nuovo sapore della terra argentina su cui erano approdati. Per i molti che si erano lasciati alle spalle quasi tutto dall’altra parte dell’oceano e che si trovavano allo sbando in una terra sconosciuta, i gruppi musicanti rappresentavano la salvezza della felicità, dell’intraprendenza, degli amori. Per questo motivo la celebre orchestra, diretta dal primo bandoneòn Facundo Lazzari, accompagnata anche dalla voce argentina struggente e focosa del cantor Martin Troncozo, ha offerto al pubblico alcune musiche dedicate totalmente a loro, ai ballerini.
Infine anche tra le mani dell’arpista Sahara Singh, altra grande protagonista della serata, è stato possibile apprezzare i motivi tradizionali della musica argentina. Ma, diversamente dalle musiche dell’orchestra, nei suoi brani era riconoscibile una ricerca personale ed espressiva della propria drammaticità sonora non necessariamente finalizzata ad accompagnare i balli, e la sua straordinaria musicalità ha infatti raccolto il pubblico di ballerini ad interrompere le danze ed a rimanere ad ascoltarla sotto il palco.