P – Ciao Daniel, qual è la filosofia portata avanti dalla J-Pop?
D – La J-Pop è nata oltre 15 anni fa dalla volontà di entrare in un mercato che aveva bisogno di uno scossone (a nostro avviso), per presentare manga e progetti editoriali legati al Giappone e non solo. Per esempio, pubblichiamo anche manhwa e webtoon coreani che erano assenti sul mercato. La nostra filosofia è quella di proporre il meglio della produzione giapponese e coreana in formati ed edizioni di pregio ma accessibile, che può far piacere tenere in libreria, sfogliare e, ovviamente o almeno così speriamo, leggere. Ci piace anche fare cose mai fatte prima! Siamo stati i primi al mondo, per esempio, a pubblicare il fenomeno Webtoon Killing Stalking di Koogi in formato cartaceo, edizione che ora è disponibile anche in altri paesi. I primi a portare fuori dal Giappone il capolavoro di Keiko Takemiya “Il Poema del Vento e degli Alberi”, e la nostra Osamushi Collection è la più vasta dedicata al Dio del Manga fuori dal Giappone.
P – Gli anime in Giappone sono il motore della vendita dei manga, lo stesso fenomeno lo avete riscontrato in Italia?
D– Sicuramente su alcuni titoli un anime può far conoscere il prodotto a tanta gente che magari non ne avrebbe avuto l’opportunità. Se pensiamo a tutte le piattaforme di streaming online, parliamo ovviamente di servizi legali e/o gratuiti come Crunchyroll, VVVVID, Amazon e Netflix, che stanno investendo tanto sugli anime, ovviamente riescono a raggiungere un pubblico che, magari, non ha accesso ad una fumetteria per conoscere un volume al quale si potrebbe appassionare, quindi, sicuramente, quando esce un anime notiamo un incremento di interesse e di vendite.
P – Quale sono i vostri titoli shonen e seinen (manga per giovani ragazzi e per un pubblico un po' più adulto) che al momento vanno meglio in Italia e in Giappone?
D– Tra gli shonen sicuramente The Promised Neverland, di cui appunto è uscito un anime di successo quest’anno, è un titolo che sta andando benissimo sia in Giappone che in Italia e anche in tutti i Paesi in cui è stato pubblicato. Si tratta di un bellissimo shonen abbastanza tipico nella sua categoria che siamo stati felicissimi di portare in Italia ed è pubblicato in Giappone da Shueisha. Altro Shonen, anche questo con Anime per tornare alla domanda precedente, che sta andando benissimo e ha un ottimo seguito in patria è Quintessential Quintuplets di Negi Haruba, edito da Kodansha.
Mi discosto dallo shonen per citare due titoli: Made in Abyss, che è stato l'anime rivelazione dell'anno 2018, un seinen che in Italia sta riscuotendo un enorme successo testimoniato dal fatto che al recente Comicon 2019 di Napoli abbiamo portato il sensei Akihito Tsukushi e le file per conoscerlo sono state veramente incredibili.
Un altro seinen, per il quale però non c'è un anime, è Girl from the Other Side che si sta confermando come uno dei manga rivelazione del 2019 e ha fatto avvicinare al mondo del fumetto giapponese tanti lettori che prima non avevano provato questo tipo di pubblicazione.
P – Durante la recente Lucca Comics & Games avete conquistato il Gran Guinigi nella categoria "riscoperta di un'opera" per il volume di Hideo Azuma Il diario della mia scomparsa, nel vostro catalogo potete vantare autori come Go Nagai e Osamu Tezuma. Quanto è importante riscoprire i grandi classici del fumetto giapponese?
D – Secondo me è molto importante sia per i lettori di vecchia data che per i nuovi lettori. Inizialmente, quando abbiamo pubblicato la Osamushi collection, così si chiama la nostra collana dedicata a Osamu Tezuka, lo abbiamo fatto perché siamo grandi amanti del dio del manga e perché ritenevamo doveroso riportarlo nelle librerie e nelle fumetterie.
Quello che c'ha molto colpito e ha fatto veramente piacere, è che non solo, e qui faccio le virgolette con le dita, “le persone un po’ più grandi” lo stanno apprezzando ma anche i ragazzi incuriositi da nomi e da personaggi che forse ricordano dai racconti dei loro fratelli più grandi o dei loro genitori quali Kimba, La Principessa Zaffiro, Atom e molti altri. Sono veramente tantissimi i lettori che stanno scoprendo le origini del manga anche grazie a questa collection.
Dello stesso tenore sono le pubblicazione di Go Nagai per il quale Devilman e i robottoni sono stati compagni di numerosi pomeriggi dei ragazzi nati negli anni ‘70 e ‘80. Senza dimenticarci delle “Dee del Manga” Moto Hagio, a cui abbiamo dedicato una collection, e Keiko Takemiya.
P – Quali novità ha portato J-Pop nel mercato negli ultimi anni?
E qui Daniel si concede un lungo sospiro e un sorriso.
D – Al momento pubblichiamo circa 350 titoli all’anno, per cui sono veramente tante e dirle tutte sarebbe abbastanza faticoso, soprattutto per coloro che leggeranno questa intervista. Ne cito tre un po’ diverse tra loro ma che rappresentano i miei highlight personali: Carletto il Principe dei Mostri, che è stato presentato a Lucca Comics & Games 2019, per il quale ringrazio di nuovo il doppiatore di Carletto, Massimo Corizza, per averci accompagnato nella presentazione al pubblico, è sicuramente un titolo che sta piacendo molto e che fa parte di nuovo dell'infanzia di molti di noi. Altro titolo iniziato quest’anno è il già citato Girl from the Other Side di Nagabe, che vi suggerisco tantissimo di leggere. Mentre il terzo, visto che è stato citato prima, è Il Diario della mia Scomparsa di Hideo Azuma, compianto maestro che ci ha lasciato proprio prima della manifestazione lucchese e poco prima di sapere della vittoria del suo premio qui in Italia, del quale molti di noi ricordano per Pollon e Nana Supergirl. Siamo stati felicissimi di portare questo libro ai lettori italiani e la risposta è stata veramente molto calorosa.
P – Ringraziamo Daniel De Filippis di J-Pop Manga ed Edizioni BD per il tempo dedicato a Gufetto.