IL SOGNO DI UN UOMO RIDICOLO @ Teatro Basilica: chi non si è sentito umiliato dalla vita a causa di se stesso?

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Gabriele Lavia è stato protagonista della serata evento tenutasi il 13 ottobre al Teatro Basilica nell'ambito della sezione “Frammenti”. La sezione propone una serie di spettacoli ed eventi speciali in attesa della nuova stagione che riprenderà a gennaio e che è stata “frammentata” purtroppo, dalla brusca interruzione causata dall'emergenza sanitaria da COVID-19.

“Frammenti” apre la strada alla ripresa e al rilancio di un gioiello nel panorama degli spazi teatrali romani ed è prezioso il coraggio e la resistenza di chi continua a lavorare per non abbandonarli al declino. Ne è testimone il pubblico numeroso ed entusiasta che, collocato in sala seguendo le norme del distanziamento vigenti, ha potuto godere dell'incomparabile magia di quel rito collettivo che è il teatro.

Lavia al teatro Basilica: un cavallo di battaglia senza orpelli scenici

Lavia riporta in scena quel che è ormai uno dei suoi cavalli di battaglia, il monologo Il Sogno Di Un Uomo Ridicolo” un racconto di Fëdor Dostoevskij scritto nel 1876 a cui il celebre interprete è sempre stato particolarmente legato, come egli stesso spiega nella breve introduzione con la quale si presenta al pubblico.
Con modi semplici e destrutturati, evoca piccoli aneddoti sulla vita e la personalità dell'autore e filosofo russo, lasciando evincere anche un più stretto sentimento di comunanza d'animo con esso, per poi, con grazia e disinvoltura, entrare in parte. L'uomo ridicolo ci si palesa e ci guida attraverso la sua straordinaria esperienza.

Nessun orpello scenico, nessun costume. La minimizzazione del tutto per parlare del tutto.
Lavia si dona con prodigalità e il suo indubbio carisma e la proverbiale forte personalità, restano equilibratamente al servizio della narrazione, senza sovrastarla in alcun modo, anzi, sostenendo e valorizzando al massimo la parola di un autore che con la scrittura riusciva a radiografare l'anima dei suoi personaggi.

IL SOGNO DI UN UOMO RIDICOLO: un sogno dalle immagini vivide

Questa è la storia del cambio di rotta di un uomo privo di nome, di un “uomo ridicolo”, ma senza riso. Chi non si è sentito umiliato dalla vita a causa di se stesso?

Lavia ci trascina in un lungo sogno dalle immagini vivide, passando da momenti di gotica cupezza quando narra della sua morte e della sua sepoltura, a momenti di gaiezza e utopica gioia nell'immaginarsi in un mondo di uomini puri e scevri da ogni corruzione d'animo.

Una straordinaria analisi filosofica sotto forma di onirica avventura.

Lavia: il teatro ci salva dal tradimento della parola

L'uomo ridicolo ormai atterrito da quel che ritiene essere il più puro nichilismo, ordisce la fuga definitiva dal nulla e dall'ineluttabilità dell’indifferenza del mondo, ma l'incontro fortuito con una povera bambina lo porta a comprendere che la sua indifferenza era solo una protezione che non può impedirgli di provare sentimenti di pietà e vergogna.

Mentre siede sulla poltrona di casa con la rivoltella con la quale medita di uccidersi, sente qualcosa incrinarsi nelle sue certezze e finisce per addormentarsi. Durante un viaggio fiabesco scopre la natura profonda dell’uomo, rinuncia al suicidio e si eleva a rivelatore della verità. Ma ben presto scoprirà che quella che ha ricevuto è una rivelazione amara, in un contesto sociale iperindividualista in cui nessuno è disposto ad ascoltarlo, viene considerato ridicolo, addirittura pazzo.

Questa serata al Teatro Basilica, insieme a tutti i “Frammenti” che andranno in scena fino a dicembre, sono una boccata d'ossigeno verso un uovo slancio del fruire dell'arte e della cultura insieme.
Lo stesso Gabriele Lavia sottolinea con queste parole:

“Abbiamo sperimentato la segregazione dei corpi. L'essere umano deve toccarsi, ha bisogno del corpo, anzi è corpo. In teatro poi, è l'unica cosa che ci salva dal tradimento della parola" .

Info: 
visto il 13 ottobre ore 21.00
TeatroBasilica

GABRIELE LAVIA in
IL SOGNO DI UN UOMO RIDICOLO
di Fëdor Dostoevskij Dostoevskij
diretto ed interpretato da Gabriele Lavia


SEZIONE FRAMMENTI al Teatro Basilica – calendario spettacoli – LINK A TUTTI GLI EVENTI

La sezione FRAMMENTI del Teatro Basilica proseguirà

  • dal 22 al 25 ottobre Roberto Herlitzka sarà lo straordinario protagonista del De Rerum Natura di Lucrezio; spettacolo a cura di Antonio Calenda.
  • Dino Lopardo proporrà dal 28 ottobre al primo novembre Ion.
  • Il 17 novembre Teatro Tabasco presenta Der Boxer – ballata per Johann Trollmann.
  • Dal 20 al 22 novembre, Riccardo Caporossi presenterà Sguardi.
  • Dall’ 1 al 6 dicembre sarà la volta di Tradimenti di Harold Pinter traduzione di Alessandra Serra, regia Michele Sinisi, con Stefano Braschi, Stefania Medri e Michele Sinisi.
  • Dal 10 al 13 dicembre debutterà Tom, testo di Rosalinda Conti, regia di Matteo Ziglio.
  • Dal 17 al 20 dicembre, Fucina Zero presenterà Cronache Dalla Discarica di Hamelin, con Andrea Carriero, Sara Giannelli, Paolo Madonna, regia Lorenzo
  • Guerrieri.
  • Il 23 dicembre sarà la volta di L’Uccellino Azzurro da Maeterlinck e Atwood – viaggio iniziatico di bimbe in lockdown; traduzione di Claudia Della
  • Seta e Sofia Diaz, creato e interpretato da: Claudia Della Seta, Sofia Diaz, Daniela Giovanetti, Glenda Sevald.

INFO
TeatroBasilica
Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma (RM)

Contatti / Prenotazione obbligatoria +39 392 97.68.519 – info@teatrobasilica.com
Marketing: comunicazione@teatrobasilica.com
Direzione: direzione@teatrobasilica.com
Biglietti 15 euro (riduzione per gruppi superiori a 4 persone).

Orario spettacoli dal mercoledì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.45
Tutte le attività del Teatro Basilica si terranno nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale in materia di prevenzione dal Covid19

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