L'Idiota
Fino al 19 marzo al Teatro India è di scena L'idiota. Una critica alla società del progresso che pur di portare avanti i propri interessi e la propria assogettazione nei riguardi delle masse è disposta ai più vili esperimenti.
Da non confondere con un riadattamento teatrale dell'Idiota di Dostoevskij, L'Idiota è un testo inedito, di un autore catalano molto in voga in terra iberica, Jordi Casanovas, il quale, sta rivoluzionando la drammaturgia contemporanena spagnola con opere che hanno l'obiettivo di raccontare storie diverse dal già sentito. Un'impresa quasi impossibile, visto che tutto a teatro come al cinema sembrerebbe già stato detto. Semmai, vivendo nell'epoca del postmoderno stiamo assistendo a un rimaneggio di tutto quello che è stato scritto e rappresentato fin'ora, più che alla creazione di storie nuove, ma tralasciando la nostra visione personale sulla creazione artistica e le sue diramazioni, troviamo sia lodevole lo sforzo del regista Roberto Rustioni, di cercare testi inediti e nuovi per la scena teatrale italiana.
Questa sua nuova pièce conta di una messa in scena da conferenza universitaria: abbiamo un videoproiettore alle spalle degli attori e in bella vista degli spettatori dove verranno proiettati dei video inquietanti di gente che sta per essere torturata e dove ogni tanto appariranno frasi slogan sugli scopi che la scienza si pone nello studio della mente umana. A questi si aggiunge un tavolino, alla sinistra del palcoscenico, con una lavagnetta ipertecnologica dove il protagonista, l'idiota deve rispondere a dei complicati rebus ( dipende dai punti di vista). Alla destra della scena, invece, fa capolino, una scrivania e un computer in cui una ricercatrice ambiziosa e crudele sottopone con la cripticità e il distacco di una sfinge i suoi enigmi al protagonista. Innanzi a loro su un tavolino nero una serie di bicchieri di vetro e una brocca d'acqua presagiscono una prova che si prospetta particolarmente difficile per la malcapitata cavia.
"L'idiota" è una critica diretta alla società della globalizzazione e del progresso che pur di portare avanti i propri interessi e la propria assogettazione nei riguardi delle masse è disposta ai più vili esperimenti sull'uomo. La personalità e l'intelligenza possono essere controllate e manipolate se l'uomo viene posto dinnanzi a difficili scelte che mettono a repentaglio la vita di un proprio caro. Una filosofia disumana che questo bel testo di Casanovas descrive perfettamente mettendo in scena un noir intelligente, ironico e pulp, genere, molto in auge ultimamente nel teatro iberico.
Quanto può essere pulp invece il teatro italiano rispetto a quello spagnolo? Questa messa in scena di Roberto Rustioni non lo è affatto. E per quel poco che abbiamo visto e che è stato rappresentato, il pulp è un genere poco consono ai palcoscenici italiani. Rustioni tenta di avvicinarsi all'ironia di Woody Allen nelle interpretazione e vorrebbe strizzare l'occhiolino anche Polanski nella messa in scena, così come nelle intenzioni di Casanovas, senza riuscirci. Il punto debole della pièce infatti è proprio nell'interpretazione del protagonista, molto alla commedia all'italiana e poco intellettuale e ironica come quella del regista newyorkese, per cui del tutto fuori luogo. Molto meglio Giulia Tripetta, brava nell'interpretare un personaggio ironico e spietato. Tuttavia c'è un altro problema un assenza di regia evidente dove si ha la sensazione che la psicologia dei protagonisti sia stata solo sfiorata. Una regia "più concreta" potrebbe cambiare le carte in tavola o perlomeno dare un'identità maggiore a una messa in scena ancora lontana dal modello che si è prefissato il suo autore.
Info
L'idiota
Una produzione Fattore K in collaborazione con "Fabulamundi. Playwriting Europe" e Associazione OlindaProduzione
16 marzo – 19 marzo al Teatro India
testo di Jordi Casanovas
traduzione Francesca Clari in collaborazione con Francesco Fava
regia Roberto Rustioni
con Roberto Rustioni e Giulia Trippetta
aiuto regia Francesco Piotti
scene & costumi Francesco Esposito
contributi Video Pablo Solari
ideazione Video Igor Renzetti
disegno Luci Gianluca Cappelletti
Foto di Olimpia Nigris Cosattini