Giorgia Antonelli di Liberaria@ Più Libri Più Liberi: riflessioni sull'editoria italiana e presentazione di nuovi titoli in uscita

Abbiamo incontrato anche quest'anno Giorgia Antonelli di Liberaria.

Come sta andando la Fiera di PLPL quest'anno? 

Oggi mi sembra più movimentata, credo ci siano più visitatori. Nei primi due giorni, quelli infrasettimanali, mercoledì e giovedì, le presenze erano nettamente inferiori. C'erano molte scolaresche, ma niente di paragonabile a oggi. Ho abbastanza esperienza per affermare, ad ogni modo che tutte le fiere sono così. Entrano nel vivo nel fine settimana. Ci aspettiamo quindi un crescendo di numeri.

Rispetto all'anno scorso ti sembra più attiva? E le vendite?

Rispetto all'anno scorso è un po' più attiva. Tra ieri pomeriggio e oggi c'è stata un'impennata di vendite. I primi due giorni, come dicevo un po' meno.

La nostra rivista conosce la vostra casa editrice e le vostre collane. Raccontaci le vostre novità editoriali di quest'anno.

Abbiamo due libri molto belli. Uno è un libro di poesie: "Le Cose Imperfette" di Gianni Montieri. È un testo diviso in tre capitoli, ognuno con una domanda diversa. Le cose imperfette sono le persone che fanno parte del nostro quotidiano, note o sconosciute, vive o morte che siano. Possono essere Stefano Cucchi, David Bowie, Wallace, la persona che amiamo, il nostro vicino e così via. Le persone che ci circondano sono un microcosmo davvero incredibile che Gianni indaga con straordinaria sensibilità.
L'altro libro a cui tengo moltissimo, uscito il 31 ottobre, è "La Parte Inventata" di Rodrigo Fresan, un autore argentino, ma residente a Barcellona da un po' di anni. Fu pubblicato negli anni '90 da Mondadori e Feltrinelli e noi abbiamo pubblicato il primo volume di questa trilogia che tutta insieme si chiama "La Parte Raccontata". In questo libro sostanzialmente si indaga nei meandri della mente di uno scrittore anziano disilluso dal mondo editoriale al punto di voler scomparire in modo definitivo. Decide di disintegrarsi nell'hadron collider e fondersi con la particella di Dio. In realtà è un continuo viaggio all'interno della creazione, è un racconto nel racconto. Fresan ha una scrittura straordinaria, dotato di una maestria che a molti ha ricordato Nabokov e i grandi maestri del postmodernismo. Lo scrittore argentino offre al lettore grandi emozioni. È un vero piacere leggerlo, anche da un punto di vista stilistico, ve lo consiglio.

Amazon sta diventando un distributore dell’editoria. Cosa ne pensi?

Amazon ha fatto un'offerta molto vantaggiosa ai librai, che è quella di fare una fornitura minima con pochi euro, quasi il prezzo di un unico libro. La comodità è che garantiscono l'arrivo in un giorno dopo l'ordine. Zone speciali come le Isole ne trarrebbero un considerevole vantaggio. Chiaramente sta giocando come al solito su un terreno dove è difficile riuscire a controbattere. Io mi trovo assolutamente a favore di fissare al massimo il 5% del prezzo del libro che dovrebbe essere imposto anche ad Amazon, perché persino qui in fiera, molti vengono a fare le foto al titolo e poi lo comprano proprio in rete dato che offrono uno sconto più alto. Questa situazione finisce con il ledere tutti, sia gli editori che chiaramente i librai. Invece le librerie devono essere sostenute. Quando funzionano bene, sono perfino un luogo di incontro, di scambio, di dialogo, di conoscenza. Vanno quindi salvaguardate, perché c'è della magia nelle librerie.

Cosa succederà nel prossimo futuro all'editoria italiana?

Spero ci sia la possibilità di collaborare con altri editori e di trovare strategie di mercato che possano aiutarci tutti in una "social-catena leopardiana". Mi auguro si possano fare class action che aiutino a sviluppare l'editoria e il lavoro immenso che fanno gli editori indipendenti, che è un'operazione di cura, di scoperta e di riscoperta di autori che altrimenti difficilmente potrebbero arrivare al lettore italiano.

 

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