Tre giorni di rassegna per lo spettacolo presentato dalla Compagnia Atacama “FRIDA AM I”, ideato, diretto ed eseguito da Federica Gumina, con il supporto coreografico di Patrizia Cavola.
Le idee e gli echi delle ricche formazioni delle due autrici trovano in questa pièce di Teatro danza un intreccio di pregevole equilibrio al Teatro Tor Bella Monaca, che vanta una interessante produzione di Prosa e Danza (vedi sotto il Calendario). Il volto di Frida Kahlo rivive tra gli spettatori nel viso di Federica, con il suo ardore, la sua sofferenza: quel volto stoico che non chiede pietà o compassione, ma ci osserva, penetrante e meravigliosa dagli occhi dei suoi quadri, e ancora dalle immagini dei suoi quadri e dalle infinite ripetizioni che hanno fatto di Frida Kahlo un’icona.
Questo spettacolo si colloca effettivamente in quella che potremmo dire una febbre da Frida, che è seguita all’importante mostra alle Scuderie del Quirinale di pochi anni fa. In tanto entusiasmo è facile che si perdano le complessità di un’arte tanto intensa a favore dei contenuti più facilmente riconoscibili e ripetibili. Ma la risposta a questo “rischio dell’icona” nello spettacolo la vediamo già nelle prime scene: una Frida che più che una donna o una danzatrice ci si presenta a volte come un ninnolo.
Una bambola che si muove e gira nei meccanismi di un carillon aggraziato e terribile, dove risuonano danze, specchi e corpi infranti. La scelta musicale cade infatti su brani che spaziano dal folklore messicano, con la voce struggente di Chavela Vargas, al tango argentino (stile molto amato dalla danzatrice) al classico, intervallato e “rotto” dal rumore di vetri infranti, ricordandoci la condizione esistenziale della pittrice messicana, che ci dice: “Non sono malata, sono a pezzi”.
In generale, lo spettacolo non si perde nella ricerca di una traduzione letterale del significato delle parole di Frida, che rivivono in scena, piuttosto si articola in una serie di sottili echi che passano per le poetiche del movimento in relazione alla pittura. Spesso si ha la sensazione che il corpo della ballerina galleggi nella musica, anche nei momenti di climax, e ci torna in mente il volto penetrante e austero della pittrice nei suoi autoritratti, avvolta da fiori e animali così come da incidenti, sangue e altri simboli carichi di dolore.
Un’estetica che non si cura di essere sempre misurata e bella, ma nemmeno forzatamente brutta, che ci parla della forza di una donna che ha esplorato coraggiosamente la sua interiorità ignorando i canoni e creandone di nuovi, cantando un amore universale, panteista, per la natura, per l’Essere, per Diego Rivera. Una perla di equilibrio tra danza, parti mimate e recitate della compagnia Atacama.
Info:
Compagnia Atacama
presenta
FRIDA AM I
di e con Federica Gumina
ideazione testi e regia: Federica Gumina
coreografie: Patrizia Cavola e Federica Gumina
collaborazione alla regia: Paolo Orlandelli
voce registrata: Anderson Diaz Arenas
montaggio audio: Sandra Graniti
Produzione: Atacama
Residenza: La scatola dell'arte
Dedicato a Frida Kahlo
GIOV 14 – VEN 15- SAB 16 LUGLIO 2016 ORE 21
TEATRO TOR BELLA MONACA
via Bruno Cirino 00133- Roma
info: 062010579
Per saperne di più
Su Frida Kahlo, Gufetto ha recensito:
FRIDA KAHLO@Teatro della Cometa, un ritratto in danza e parole di Martinica Ferrara (Febbraio 2016)
Frida Kahlo@Teatro Eliseo: la Donna e le sue mille sfaccettature di A. Fortuna (Aprile 2014)
FRIDA KAHLO alle Scuderie del Quirinale di F, Calisti (aprile 2014)
Calendario Teatro tor Bella Monaca
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