FAN ZENG. La sinfonia delle civiltà@COMPLESSO DEL VITTORIANO

In occasione del 45°anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Repubblica Popolare Cinese, Roma ospiterà per la prima volta, fino al 27 settembre, una personale dedicata a FAN ZENG, straordinario artista, “appassionato di pittura, abile calligrafo, autore di poesie e prose ed amante della storia”, come si definisce lui stesso.
L’Ala Brasini del Vittoriano, che ospita la mostra, è diventato in questi anni sempre più luogo di incontro di linguaggi artistici diversi.

Nato nel 1938 Fan Zeng è discendente da tredici generazioni di poeti e letterati, è esperto di letteratura, storia e filosofia e 125 dei suoi scritti sono conservati alla Biblioteca Nazionale della Cina. Titolare di una cattedra “sine die” presso l’Università Nankai e consulente per l’Unesco sulle diversità culturali. La mostra racconta in oltre ottanta opere lo scambio tra i due paesi in contatto da millenni, come raccontato nella Via della Seta, nei viaggi di Marco Polo e nei dialoghi di Matteo Ricci e divenuto di nuovo attuale per gli scambi commerciali che l’antica nazione orientale ha instaurato anche con l’Europa. 
Per raccontare il profondo legame che lega le due civiltà il Maestro sceglie come immagine simbolo il ritratto del grande Michelangelo, figura in cui il Maestro si rivede che fu come lui un artista poliedrico, poeta, scrittore, pittore.

Un mondo che ci si presenta attraverso la doppia visione del Maestro che coniuga modernità e tradizione, mantenendo ma comunque rinnovando i temi della pittura classica cinese. Meno ossessionato dalle esperienze dell’avanguardia o dall’esigenza di un cambiamento, l’arte di Fan Zeng è una delle variazioni più significative dei temi classici cinesi.
Da un lato ci offre una magnifica carrellata di personaggi celebri, cinesi ed europei, come Albert Einstein, Mark Twain, Victor Hugo, eccellenze che devono aver avuto una spinta importante nella visone artistica del Maestro o di Huang Binhong, grande maestro della pittura cinese del Novecento, e del maestro Hong YI, monaco, musicista, calligrafo e pittore nato nel 1880.
Ci fa immergere in una magnifica carrellata di tele, tra cui alcune di notevole dimensione, dove è rappresenta la natura in tutta la sua leggerezza e l’immagine più classica dei temi della tradizione cinese, in una gamma di colori e di tonalità estremamente tenue, quasi monocromatici che riescono a farci sentire in un leggero fluttuare mentre si scorrono le opere. Senza l’uso di disegni preparatori, il segno nero del pennello diventa a seconda del soggetto, una linea dura e formale od un segno etereo e impalpabile. “Le quattro arti degli intellettuali cinesi”, 4 tele distinti ma collegate che ci descrivono quali siano queste arti, suonare il guquin, giocare con gli scacchi, la calligrafia e la pittura. Personaggi che sono ritratti fieri di condividere con lo spettatore quelle che sono le loro tradizioni. La poesia latente di opere che esprimono la cultura del rispetto e della rettitudine, come “in una compagnia di tre persone, posso sempre trovare qualcuno meritevole di essere il mio maestro”.

L’ultima sala è dedicata a quella forma di arte che il Maestro dichiara fondamentale per divenire un artista, la calligrafia, “chi non scrive bene non può neanche dipingere bene”. Come anche nel nostro paese anticamente si studiava la bella scrittura il Maestro pensa sia fondamentale proseguire lo studio di questa arte.
Questa raccolta di poesie e saggi su tela sono delle vere opere, anche per la profonda esteticità della scrittura cinese che fanno di questi scritti dei veri e propri complementi artistici.

FAN ZENG. La sinfonia delle civiltà
COMPLESSO DEL VITTORIANO, Ala Brasini
Dal 30 giugno 2015 al 27 settembre 2015
Salone delle mostre temporanee

ORARI Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30
L’ingresso è consentito fino a un'ora prima della chiusura

INGRESSO GRATUITO
Per informazioni: tel. 06/6780664

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