Il FAI giunge alla venticinquesima edizione delle Giornate di Primavera del 25 e 26 Marzo, e noi di Gufetto non vogliamo perdere l'opportunità di raccontarvi una tra le migliaia di realtà che sono state protagoniste in tutta Italia nel week end appena passato.
Lo scenario è Villa Boncompagni alla Cicogna, nel comune di San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna, antica residenza nobiliare costruita nel 1578 dall'architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola ed ora sede di UNICA (Unipol Corporate Academy), normalmente chiusa alle visite. La delegazione FAI di San Lazzaro di Savena, con il supporto di Unipol, ha smosso istituzioni e realtà del territorio per permettere al grande pubblico di immergersi per un pomeriggio nell'atmosfera d'altri tempi che si respira ancora tra le mura di questo edificio.
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano è una delle poche realtà in Italia nata senza scopo di lucro nel 1975 e totalmente concentrata nella conservazione e nel recupero di castelli, ville, parchi storici, aree naturali e paesaggi d’incontaminata bellezza. Dalla sua fondazione ad oggi il FAI è sopravvissuto grazie a donazioni di privati cittadini e grandi aziende ed ha assunto sempre più un ruolo complementare alle istituzioni.
Quello che colpisce quando ci si avvicina a una realtà come questa è la grande passione che muove gli animi di tutti. Volontari, apprendisti ciceroni, responsabili della struttura… tutti uniti per regalare una visita la più completa ed immersiva possibile. Il pubblico, dal canto suo, risponde con entusiasmo, partecipando in massa e sentendosi ormai parte di una tradizione.
La Villa è un piccolo gioiello di fine Cinquecento ed ha inaugurato una stagione di grande pregio nel territorio bolognese durata fino alla metà dell'Ottocento. Costruita per il marchese Giacomo Boncompagni, figlio di Papa Gregorio XIII che è noto ai più come il riformatore del calendario tuttora in uso; le decorazioni pittoriche risalgono al 1743 su commissione di Sicinio Pepoli, il quale si è affidato al paesaggista Carlo Lodi e al figurista Antonio Rossi dando vita ad un ciclo di quaranta tempere (in parte disperse) che seguiva la moda di decorare, soprattutto le ville suburbane, con scene di paesaggio.
Spesso gli edifici diventano parte integrante di una comunità, anche se non accessibili, e Villa Boncompagni è un simbolo di San Lazzaro di Savena. L’emozione che traspare negli occhi della signora Marisa, accompagnata dalla nipote, commossa nel rivedere il luogo dove lavorava negli anni cinquanta quando era poco più che una ragazzina, ne è la testimonianza.
C'è sempre molto ardore, da parte di chi si occupa di storia e di arte, nel difendere la propria conoscenza e il proprio mestiere, come una sorta di “gelosia del sapere” che tende a separare e a non tenere conto del fatto che oltre allo studio (duro per quanto mi riguarda) ci sono dei codici estetici che appartengono alla nostra cultura e che ci uniscono a prescindere. Per questo poco importa soffermarsi sul pregio delle decorazioni pittoriche, sui virtuosismi stilistici, sui richiami iconografici, sui paragoni con altre scuole italiane. Quello che importa è che queste iniziative servono a ricordare che i luoghi e l'arte sono un patrimonio di tutti e ognuno ha il proprio ruolo e le proprie competenze nell'avvicinarvisi e la responsabilità della loro conservazione. I sorrisi e gli applausi riservati ai ragazzi delle scuole superiori che si sono messi in gioco e prodigati nelle spiegazioni storico-artistiche durante le Giornate di Primavera sono la testimonianza concreta di quanto questa presa di coscienza sia importante ed invece inutili e sterili le polemiche dei giorni scorsi.
Foto Credit:
Foto copertina: @i luoghi del cuore
Foto 1: @Margherita Malaguti
Foto 2: @Margherita Malaguti
Info:
Giornate FAI di Primavera 2017
25° edizione: sabato 25 e domenica 26 marzo
Torna in 400 località di tutta Italia le Giornate FAI di Primavera, la manifestazione del FAI