EXPO 2015: i primi passi

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Le cronache narrano che l’Esposizione Universale 2015 (dal 1° maggio al 31 ottobre) è iniziata a Rho Fiera, nella cintura di Milano, tra un tripudio di vip e politici di ogni ordine e grado, di giornalisti (molti dei quali hanno richiesto almeno quindici giorni prima l’accredito a un ufficio stampa prodigo di comunicati con stile amicale ‘cari colleghi’ i quali non hanno mai potuto sentire una voce dall’altro capo del telefono, ma hanno ricevuto gentile risposta ai loro quesiti tramite mail) e di operatori impegnati a vario titolo in Expo i quali tutti hanno potuto godere dei disegni eseguiti dalle frecce tricolori e di un mega schermo da cui Papa Francesco, profeta e simbolo di povertà, ha ricordato ai presenti (pochi dei quali conoscono stenti e indigenza) il credo della solidarietà che non è solo quella materiale, ma anche il quotidiano rapporto in diretta e non mediato con l’altro, trasmettendo un messaggio di speranza.

Nel frattempo per le vie di Milano è infuriata un’ignobile battaglia in cui si è confuso dissenso con violenza, triste segno dei nostri tempi, e che ha sollevato lo sdegno di tutti e un volontariato operoso nel cancellare le vergogne dell’inciviltà ritrovando forse grazie a tali episodi occasioni di dialogo non telematico.

Certo non si può non riconoscere che le perplessità, comunque ormai fuori tempo, dei dimostranti pacifici non abbiano un sottofondo di verità perché risulta lapalissiano che le infinite risorse economiche impiegate nella grandiosa manifestazione avrebbero potuto trovare un impegno fruttifero per il grave problema che ne costituisce il tema fondamentale, cioè la fame nel mondo e di conseguenza la qualità del cibo e della vita. Expo peraltro rappresenta un’occasione unica per educare i tantissimi che non sanno: non siamo forse un po’ tutti ignoranti di tante nozioni e discipline e non abbiamo tutti bisogno di aprire maggiormente gli occhi e di crescere?

 

Non si può neanche sottacere il fatto che ab initio le esposizioni internazionali abbiano rappresentato la vetrina della nazione in cui si sono svolte e di quelle ospiti portando comunque vantaggi di ogni genere che si attende fiduciosi emergano anche da Expo 2015, senz’altro uno sforzo mastodontico sotto ogni punto di vista anche se rallentato nella sua esecuzione da incidenti di percorso e avidità di ogni genere: quando mai si riusciranno a trovare ‘personaggi importanti e non’ che siano adamantini e si  accontentino di quanto ricevono da un sano e giusto lavoro? Si è certi che al di là di ciò che è avvenuto, di quanto va ancora completato, rifinito e rafforzato si potranno ammirare affascinanti opere, espressione delle potenzialità dell’intelletto umano, della creatività e della fantasia della nostra bella Italia e delle varie parti del mondo.

Mentre si promette ampia relazione su quanto si vedrà senza avere la pretesa di informare in modo minuzioso su tutto anche perché il sito www.expo2015.org offre ampi e dettagliati lumi su qualsivoglia esigenza o curiosità, non si può tralasciare il fervore di iniziative che pullulano non solo nella città di Milano e nella regione, ma un po’ in ogni dove nella Penisola cavalcando l’onda della manifestazione che indubbiamente dà alla città meneghina una centralità mondiale: quanto alla loro qualità si riferirà man mano.

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