EDUCAZIONE TRANSIBERIANA @ Carrozzerie N.O.T.: la cultura dell’apparenza

Solo due giornate di messa in scena alle Carrozzerie N.O.T. (l'8 e 9 dicembre) per questo spettacolo fuori dall’ordinario, “EDUCAZIONE TRANSIBERIANA” testo di Davide Carnevali (*) che prende lo spunto per il titolo dal romanzo autobiografico di Nicolai Lilin, uscito nel 2009, “Educazione Siberiana” appunto, da cui Gabriele Salvatores nel 2013 ha tratto l'omonimo film.
Lo spettacolo si presenta come uno studio, o meglio un’anteprima di una coraggiosa creazione che si concluderà in aprile nel 2018 con la messa in scena dello spettacolo “Maleducazione transiberiana” al Teatro Franco Parenti di Milano, che ne è anche il produttore.

Educazione o Maleducazione che dir si voglia, racconta la manipolazione che i mass media esercitano su tutti noi cominciando nella primissima età, quando si è in formazione e molto permeabili da tutto quello che ci circonda.
Nello spazio delle Carrozzerie, delimitato da due colonne, abbiamo uno schermo di media grandezza e mobili vari: scrivania, tavolo, sedie, un comodino, telefoni vintage, che ricordano un misto di epoche, anni ’70, ’80 e dintorni, e tre attori di indiscussa bravura e versatilità, giocano a giocare, a trasformare, a capire, o ancora meglio a comprendere perchè non ce ne siamo accorti, e lancia come messaggio subliminale – ma neanche tanto- cosa fare per decodificare tutto questo. Tra le parole che sono sempre le stesse è come se fosse in atto uno specie di anestetico che stordisce chi le ascolta.
Davide Carnevali autore di questo caleidoscopico testo, prende sì spunto dalle fiabe classiche senza tempo, ma attinge anche a piene mani ai cartoni della sua generazione; per tutti quelli che erano bambini negli anni’80 il viaggio ha emozionato, divertito, ma anche un po’ inquietato perchè, come tutti i lavori intelligenti, ha una serie di dubbi e domande che non hanno trovato le risposte adatte. Acuta l’idea di spulciare fiabe, cartoni giapponesi e non, con risvolti contemporanei, e auspichiamo evoluzioni e approfondimenti futuri che magari non fanno nè ridere e nè sorridere ma aiutano a riconoscere le manipolazioni per porvi rimedio.

Non sappiamo per cosa stia il “Tran” aggiunto nel titolo, un freddo in più alla Siberia? O forse è un ibrido attribuito al genere ai personaggi delle storie? O ancora un ripetersi delle modalità per incantare, ovvero “tran-tran”? Per saperlo ci diamo tutti appuntamento al prossimo aprile al Teatro Franco Parenti di Milano, perchè questi spettacoli che indagano sul nostro quotidiano con dovizia e ironia vanno sempre tenuti d’occhio. Perchè? Perchè ce ne sono troppo pochi!

Per saperne di più su
(*) DAVIDE CARNEVALI
Autore e dottore in Teoria del teatro per l’Universitat Autònoma de Barcelona. Ha scritto, tra gli altri: Variazioni sul modello di Kraepelin (Premio Stückemarkt Theatertreffen di Berlino 2009; Premio Marisa Fabbri 2009; Premio de les Journées de Lyon des auteurs 2012); Sweet Home Europa (Schauspielhaus Bochum, 2012); Ritratto di donna araba che guarda il mare (Premio Riccione 2013); Actes obscens en espai públic (Teatre Nacional de Catalunya, 2017). Le sue opere sono state presentate in numerosi stagioni e festival internazionali, e sono tradotte in dodici lingue.
Per la casa editrice mexicana Paso de gato ha pubblicato il saggio Forma dramática y representación del mundo en el teatro europeo contemporáneo.

Info:
Educazione Transiberiana

Una creazione di Davide Carnevali

Con: Fabrizio Martorelli, Silvia Giulia Mendola, Federico Manfredi
Costumi: Simona Dondoni
Consulenza drammaturgica: Arianna Bianchi
Consulente alla regia e alle luci:

Giovanni Ortoleva
Produzione esecutiva: Francesca Di Mauro
Produzione: Teatro Franco Parenti

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Episodi:
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Durata: 75 minuti

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