Dal 25 settembre al 4 ottobre ad AR.MA Teatro torna il DOIT la rassegna teatrale dedicata alla drammaturgia contemporanea ed emergente, ideato e condotto con passione da Angela Telesca e Cecilia Bernabei Quest’anno una selezione di sei spettacoli in concorso da compagnie provenienti da tutta Italia.
Il calendario completo degli spettacoli è visibile su GUFETTO: PROGRAMMA DOIT
Le abbiamo raggiunte per saperne di più!
Angela, Cecilia, Organizzare una rassegna di drammaturgia contemporanea normalmente non è facile – ma lo avete sempre fatto con successo – quest’anno con le preoccupazioni legate al Covid-19 la vostra iniziativa è una bella sfida coraggiosa. Che cosa vi spinge a riprovarci?
Promuovere testi teatrali e spettacoli di drammaturgia contemporanea, realizzati da compagnie indipendenti provenienti da tutta Italia, non è già una sfida? Il nostro, nella sua peculiarità di unire, è di per sé un “folle volo”.
Quanto ha pesato la pandemia sulla vostra scelta di riproporre il DOIT?
I mesi di chiusura sono stati vissuti da tutti noi tra paure e attesa, ma mai ci siamo dette: “È finita così, è stato bello”. Ci abbiamo creduto anche questa volta. Crediamo nella nostra idea e, in questo, abbiamo la fortuna di essere sostenute da Daria Veronese, direttrice artistica dell’ Ar.ma Teatro, e dalle compagnie che continuano a partecipare ai nostri bandi e che condividono con noi questa sfida.
Come garantirete l’ingresso in sicurezza?
Il teatro Ar.Ma ospita il festival rispettando tutti i criteri di sicurezza. Questo, purtroppo, determinerà una riduzione dei posti in sala, ma quest’anno l’obiettivo è proteggere la comunità teatrale, tornare a riunirci per dare vita al rito del “qui ed ora”, permettere l’incontro, nonostante la distanza, tra persone che vogliono tornare a vivere le passioni e le emozioni della scena. Necessitiamo di una sana socialità, più che mai.
Per chi non conosce il DOIT: che tipo di spettacoli troveranno i vostri spettatori? Quali criteri e quali ragioni hanno motivato le vostre scelte dei sei spettacoli in concorso?
Selezioniamo, tra le tante proposte, spettacoli originali attraverso un bando pubblico e prediligiamo lavori attenti alla contemporaneità, alla realtà sociale, alla nostra storia e alla letteratura. Ci concentriamo sulla qualità letteraria del testo dello spettacolo, l’originalità dei temi e degli allestimenti, prediligendo opere che puntano alla commistione dei generi e che offrono uno sguardo nuovo sull’esistente.
Ancora una volta sono presenti compagnie non appartenenti al circuito romano. Perché questa scelta e come viene vissuta dagli artisti questa competizione “in campo straniero”.
Il bando ha, per nostra scelta, carattere nazionale per cui, spesso, oltre a ospitare compagnie che operano sul territorio laziale, proponiamo anche quelle provenienti da altre regioni italiane. La nostra attenzione è rivolta soprattutto agli artisti indipendenti e alle realtà “periferiche” che difficilmente trovano spazio in circuiti distanti dai luoghi di provenienza. Questo permette al pubblico romano e agli operatori teatrali di accostarsi a performance che diversamente non avrebbero modo di apprezzare, favorendo anche una diversa circuitazione.
Il DOIT anticipa sempre la stagione teatrale. Quest’anno segnata dalla paura della pandemia che ha contagiato di paura tante persone e cambiato i programmi di tante realtà teatrali. Rivolgendovi agli operatori culturali che si apprestano a ripartire in un momento di incertezza, avete un messaggio da consegnare, un augurio, un monito, uno sprone?
Ci chiedi troppo. Noi ci autofinanziamo da sempre e non viviamo di teatro.
Per chi vive di teatro, come direttore di festival, operatore teatrale, attore, regista, artista, addetto stampa, danzatore, musicista, questo momento è troppo complesso. Sarebbe semplicistico consegnare un messaggio di incoraggiamento o offrire consigli e possibili soluzioni, specie per le piccole realtà teatrali che già prima della pandemia faticavano a sopravvivere per assenza di finanziamenti. Sarebbero necessari tavoli di lavoro collettivo seri che coinvolgano la politica, tutte le istituzioni e gli addetti ai lavori per proteggere il settore artistico nella sua totalità. Non si tratta solo di avere coraggio, di puntare all’originalità, di aprire o ammodernare nuovi spazi grazie anche all’uso delle recenti tecnologie; chiedere a quanti operano nel settore capacità di resilienza, pazienza o impulso a fare di necessità virtù ci sembra non rispondere a questioni che richiederebbero azioni pragmatiche e progetti che non guardino solo all’immediato futuro.
Auguriamo ad Angela e Cecilia di presentare un festival che dia soddisfazioni agli occhi e al cuore e che apra le menti, come accaduto in questi anni!
Contenuti
Per info e prenotazioni:
Email: ufficiostampa@chiupiuneart.it
Sms Whatsapp: 3208955984, 3496615221
DOIT FESTIVAL: Dove si svolge?
Ar.MaTeatro | Via Ruggero di Lauria, 22 – Roma (Metro A Cipro)
DOIT FESTIVAL: quanto costa il biglietto?
Biglietti: 12 euro intero; 10 euro ridotto
Abbonamenti a partire da 36 euro 4 spettacoli¸ 56 euro 6 spettacoli
DOIT FESTIVAL: organizzazione e gestione
Direzione artistica DOIT Festival – www.doitfestival.eu
Angela Telesca – angela.telesca@chipiuneart.it
Cecilia Bernabei – cecilia.bernabei@chipiuneart.it
Ufficio stampa ChiPiùNeArt – ufficiostampa@chipiuneart.it,
Direzione organizzativa Simona Lacapruccia – simona.lacapruccia@chipuneart.it
Grafica e webmaster ChiPiùNeArt Walter Mirabile – walter.mirabile@chipiuneart.it