Più Libri più Liberi anche quest’anno si è rilevata una preziosa occasione per conoscere nuove proposte editoriali provenienti dai più diversi generi.
Il 6 dicembre, nella Sala Polaris della Nuvola, Edizioni Full Color Sound e Future Fiction hanno presentato la prima collana di audiolibri dedicata alla fantascienza.
Al tavolo, insieme a Romeo Filippi e Francesco Verso, sono seduti Chiara Colizzi e Alessandro Tiberi, i quali hanno prestato la voce per la lettura di due dei quattro lavori realizzati per questo interessante progetto.
Una collaborazione tra due piccole realtà che nasce con l’intenzione di trasporre in audio libri scritti dai più grandi autori di fantascienza contemporanea provenienti da tutto il mondo e che si traduce in un progetto che volge lo sguardo verso una, anzi, più visioni del futuro che sono il risultato di un approccio e una sensibilità diversi rispetto a quelli tipici degli autori americani, a cui siamo abituati.
Il pregio dei testi scelti e tradotti da Future Fiction sta senz’altro nella consapevolezza che la varietà del mondo comporta immaginari più complessi e sofisticati che meritano di essere esplorati e, dunque, nell’affrancamento dal solo punto di vista anglo – americano.
La particolarità di questa collana è che i racconti selezionati sono influenzati dal clima sociale e politico in cui ognuno degli autori ha vissuto. Ed è così che in “Corpi ospiti” l’autore Tendai Huchu affronta il tema dello sfruttamento della persona ed annientamento della personalità, ambientando la storia in uno Zimbabwe futuro dove una tecnologia consente lo scambio “mente-corpo” tra cliente e ospite.
E’ noto che in Italia la fantascienza è stata sempre un po’ bistrattata, considerata una figlia minore della letteratura e, comunque, relegata alla funzione di evasione per l’infanzia. Ecco, la casa editrice Future Fiction valorizza, invece, l’aspetto essenziale di questo genere letterario, quello di indagare le possibilità e le derive sociali economiche di qualunque società e di farlo con un approccio multiculturale. In cinque anni ha raccolto oltre 140 racconti, provenienti da più di 20 paesi e tradotti da diverse lingue (cinese, russo, spagnolo, portoghese, francese, tedesco).
Di tutte queste storie con Full Color Sound, casa editrice che da sempre propone in formato audio le storie più belle lette dai grandi talenti del panorama del cinema, del teatro e del doppiaggio, ne sono state selezionate, per il momento, quattro: La casa di Bernardo di James Patrick Kelly, letto da Chiara Colizzi; Corpi ospiti di Tendai Huchu, letto da Alessandro Tiberi; Flush di Francesco Verso, letto da Federico Viola; Diario di un poliorcete pentito, di Ugo Bellagamba, letto da Dario Oppido.
Il prodotto finale è in perfetta armonia con la filosofia di Full Color Sound. La narrazione non viene affidata alla sola voce del lettore, ma viene creata una vera e propria colonna sonora che accompagna la lettura senza mai soverchiarla. Le sonorità sono state scelte in modo di immergere il più possibile l’auditore nel mondo fantascientifico e paradossale di cui trattano i vari racconti.
Anche la scelta delle voci viene effettuata per essere il più possibile aderente al racconto.
Come nel caso di Diario di un poliorcete pentito, in cui la trama richiede una voce che evochi l’atteggiamento dell’agente segreto, la cui lettura è stata affidata a Dario Oppido. Si tratta di un racconto politico, ambientato nel passato prossimo, in cui l’autore immagina mercenari pagati da capi di stato per evitare l’insorgere di sommosse e mantenere il potere. Il protagonista è un “james bond fantascientifico”, il cui compito ultimo lo vede coinvolto nelle primavere arabe.
Durante la presentazione viene fatto un regalo al pubblico, l’ascolto degli incipit di La casa di Bernardo e Corpi ospiti letti, in questa occasione dal vivo, rispettivamente da Chiara Colizzi e Alessandro Tiberi.
La prima ad iniziare è Chiara Colizzi, nota doppiatrice che presta, tra le altre, la voce a Kate Winslet, Uma Turman, Penelope Cruz, Nicole Kidman.
Ne La casa di Bernardo, una casa con intelligenza artificiale perde il suo inquilino e resta scioccata soprattutto dal fatto che un nuovo inquilino vada ad abitarla.
Dopo la lettura dal vivo di Colizzi, per spiegare al pubblico in che modo è concepito il prodotto, in sala ascoltiamo lo stesso estratto nella versione contenuta nell’audiolibro.
E’ subito chiaro come l’accompagnamento musicale in sottofondo alla lettura, aggiunga qualcosa all’interpretazione. La scelta di un pezzo di musica classica, Chopin, è funzionale a conferire un’aura di classicità. Quando parte il racconto non sembra che a parlare sia l’intelligenza artificiale della casa, bensì una donna in attesa spasmodica del ritorno del marito.
L’affascinante dimostrazione di come da una lettura stand alone si passi ad un prodotto più complesso, passa anche dal racconto Corpi ospiti, letto da Alessandro Tiberi.
L’ambientazione è tutt’altra, le atmosfere sono fosche. Il protagonista narra in prima persona, si intuisce che ha ancora una sua coscienza ma ha perso ogni potere decisionale della sua vita: ospita nel suo corpo una personalità diversa dalla sua e vive con un GPS inserito nella testa che lo fa vagare ma non gli fa decidere dove andare.
Anche uno dei racconti di Francesco Verso, vincitore di due edizioni del premi Urania con e-Dolle e Bloodbusters, è stato riversato in formato di audiolibro.
Si tratta di Flush, letto da Federico Viola, e narra della circolazione di una nuova droga che consiste in tappi per le orecchie. I pali della luce diventano pali del suono e la popolazione viene tenuta in una specie di torpore per far sentire le persone più tranquille. Siamo abituati a percepire la realtà attraverso i nostri sensi, per questo la totale assenza di suono crea una distorsione della nostra realtà, ce ne fa perdere il senso e proviamo disorientamento.
Ascoltandone un breve passaggio subito si notano le tinte fortemente rumorose che aderiscono perfettamente al tipo di narrazione.
Come spiega Romeo Filippi, nella produzione di un audiolibro la voce è sicuramente il mezzo con cui il libro viene restituito all’ascoltatore, ma dietro a questa deve percepirsi l’attore, che grazie alla propria presenza riesce a far volare il racconto. Chi legge deve interpretare tutti i personaggi e il suo ruolo di narratore deve sentirsi, altrimenti si tradisce la natura del racconto stesso, che risulterebbe al pari di un film o di un qualsiasi audio. Un prodotto di questo tipo, anche se tecnicamente ineccepibile, renderebbe il testo del libro sgradevole e freddo.
Attraverso l’ascolto in sala, ognuno dei presenti ha avuto una dimostrazione tangibile dell’importanza di questi aspetti, curati con estrema professionalità dagli interpreti a cui questi racconti sono stati affidati.
Alla domanda di rito rivolta ai due lettori, su quali siano le principali differenze tra il prestare la voce ad un libro e il doppiaggio, Chiara Colizzi risponde mettendo in risalto come nel primo caso venga consentito all’interprete di dare un proprio ritmo alla lettura, divenendo così protagonista pur restando nell’ombra. Nel doppiaggio, diversamente, per quanto ci sia un po’ di spazio creativo, è tutto già pronto. Colizzi fa anche notare come negli ultimi tempi nel campo del doppiaggio gli adattamenti, risentendo dei tempi ormai accelerati di loro stesura, non consentano di recitare belle frasi. Questa esperienza le ha, quindi, dato la gioia di leggere qualcosa di scritto bene.
Anche la carriera di Alessandro Tiberi inizia nel mondo del doppiaggio, per poi svilupparsi in ambito cinematografico e televisivo. Tiberi descrive questa sua esperienza di lettore come di chi ha trascorso il tempo in un parco giochi: entri in una sala con una lucina piccola per leggere. Ti chiudi la porta dietro e cerchi di restituire il flusso di pensiero che ti genera il libro. E’ un lavoro con dietro un pensiero, te lo prepari a casa, hai il tuo tempo e poi scopri autori nuovi.
Sicuramente il potenziale di questo progetto non sfuggirà agli amanti del genere, ma siamo certi che questo nuovo formato ne consentirà la diffusione anche verso chi sino ad ora è rimasto titubante sull’avvicinarsi o meno a questo tipo di storie.
Per snobismo la letteratura di fantascienza è rimasta sempre un po’ fuori dalle librerie, salvo con riferimento ad alcuni autori.
In Italia ha comunque trovato il suo spazio nelle edicole. Grazie a questa collana di audiolibri, ecco che trova un nuovo canale per incontrare i propri lettori, vecchi e nuovi.
A conclusione dell’incontro viene presentata la chiavetta USB, in formato carta di credito, che contiene tutti racconti di Future Fiction: un piccolo oggetto in cui può entrare una collana di libri.
Gli stessi saranno disponibili anche sulle piattaforme per audiolibri, che consentono con un abbonamento di disporre dell’intero catalogo.