Giovedì 8 Dicembre è andato in scena Vivaldiana al suo debutto al Teatro Vascello di Roma, con le coreografie di Mauro Astolfi. L’ambiente tetro e algido è stato riscaldato dalle raffinate movenze dei danzatori della Spellbound Contemporary Ballet che hanno presentato una rivisitazione in chiave moderna della musica barocca di Antonio Vivaldi.
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VIVALDIANA: DALLA SUGGESTIONE ALLA MESSA IN SCENA
Il coreografo Mauro Astolfi dichiara di essersi ispirato alla suggestione avuta durante la rielaborazione dell’universo di Vivaldi, integrandolo con alcune caratteristiche della sua personalità ribelle fuori dagli schemi. Il suo lavoro è stato trasformare in movimento alcune creazioni di Vivaldi e raccontarne il talento del musicista e la sua capacità di reinventare, nella sua epoca, la musica barocca.

VIVALDIANA: COPRODUZIONE INTERNAZIONALE
Una coproduzione internazionale tra Spellbound, Les Theatres de la Ville de Luxembourg e l’Orchestre de Chambre de Luxembourg con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo e Cultur Partner.
Vivaldiana aveva già inaugurato nel settembre 2019 la stagione del Grand Theater de Luxemburg, che ha commissionato e coprodotto il progetto in due parti e con due firme. Mauro Astolfi e il lussemburghese Jean-Guillaume Weis si sono immersi nel lavoro e nella vita del musicista per mettere in scena i rispettivi pensieri ed emozioni e i diversi approcci dei due artisti, creando rispettivamente Vivaldiana e Seasons, coreografie affidate entrambe all’interpretazione del team di Spellbound Contemporary Ballet e dalla musica dal vivo dell’Orchestre de Chambre de Luxembourg.
ANTONIO VIVALDI: ESPONENTE DI SPICCO DEL TARDO BAROCCO VENEZIANO
Al centro della produzione il carattere e lo stile di Antonio Vivaldi compositore, violinista e sacerdote, detto “il Prete rosso” per il colore dei capelli. Violinista tra i più virtuosi del suo tempo e uno dei più grandi compositori di musica barocca. Considerato il più importante, influente e originale musicista italiano della sua epoca, Vivaldi contribuì significativamente allo sviluppo del concerto. Fu autore di numerosi brani di musica sacra. Rivitalizzò, inoltre, la struttura formale e ritmica del concerto aggiungendo molti contrasti armonici e melodie insolite. Il suo stile era considerato esuberante.
ANTONIO VIVALDI: TRA GENIO E SREGOLATEZZA
Musicista immerso in un contesto dominato dalla razionalità, Vivaldi si è distinto per la piena consapevolezza di andare oltre i limiti del proprio tempo e la noncuranza a muoversi contro corrente: è stato “il primo musicista a comporre col preciso intento di stimolare il gusto del pubblico e non di assecondarlo”. In questo consiste la sua genialità.
Da qui l’idea di Astolfi in Vivaldiana, di rielaborare la sua architettura musicale cercando di restituire alla sua opera caratteristiche di unicità. La costante ricerca di equilibrio tra l’armonia della danza e le sfumature umane più folli, tipiche del “Prete rosso”, si palesa durante tutta la durata dello spettacolo.
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET: LA DANZA ITALIANA NEL MONDO
Nata nel 1994, dietro volontà di Astolfi direttore artistico, la Spellbound Contemporary Ballet, è in prima linea nel rappresentare l’Italia a livello internazionale, nota per essere stata l’unica compagnia di danza europea a ricevere una sovvenzione negli Stati Uniti per una tournée, ha ottenuto anche contributi da diverse Ambasciate e istituzioni culturali italiane che aiutano a promuovere progetti artistici in molti paesi del mondo.
Riconosciuta come compagnia di eccellenza in campo coreografico, vincitrice del Premio Opera nel 2013.
Il cast dei ballerini è considerato tra le eccellenze dell’ultima generazione. La compagnia è attualmente impegnata in ambiziose produzioni registiche di respiro europeo.

VIVALDIANA: AMBIENTE AUSTERO E SPETTRALE
Vivaldiana anima sia l’estro artistico del compositore che le sfumature istrioniche e folli della sua personalità e lo fa in totale assenza di scenografia. Una vera sfida per Astolfi che tiene i danzatori sul palco per un’ora senza un cambio d’abito o l’irruzione di un oggetto di scena o a un qualsiasi altro elemento scenico che forse dopo un po’ ci aspettavamo, e che avrebbe dato testa corpo e piedi alla struttura che invece è stata circolare, e ha gravitato verso il basso in un flusso continuo tra verticalità e richiamo terreno.
Schemi coreografici e sincronie perfetti. Curata e matura l’espressività dei danzatori, malgrado la giovane età. I costumi di Melanie Planchard adatti all’ambientazione e al tema, avremmo forse voluto godere di più di quelle linee create dalle gambe dei danzatori, coperte tutto il tempo da larghi e lunghi pantaloni. Ma il talento e la qualità del movimento dell’ensemble sono arrivati ugualmente al pubblico e con potenza.
VIVALDIANA: COMPOSTEZZA ED ESTRO IN UNA DICOTOMIA INFINITA
Sempre composti e raffinati i movimenti anche nell’interpretazione della follia, dove la danza si è fratturata nello schema e nel corpo e ha contaminato gli altri corpi con i quali è entrata in contatto. Movimenti più estrosi e inscenati si sono dissolti fluidamente nel vortice di una danza incessante e instancabile, che ha padroneggiato la scena disegnata e incorniciata dalle luci di Marco Policastro. Lo spettacolo è volto ala termine con un finale insolito e ironico, che mai ci saremmo aspettati e che non vi sveleremo per invitarvi a vedere questa produzione di livello, che porta alto il nome della danza italiana nel mondo.
Visto l’8 Dicembre
Teatro Vascello
Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma
INFO E CAST
Dal 6 al 11 dicembre
Dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17
Vivaldiana
Coreografie: Mauro Astolfi
Interpreti: Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Mateo Mirdita, Lorenzo Capozzi,
Miriam Raffone, Anita Bonavida, Alessandro Piergentili
Musiche: Antonio Vivaldi
Disegno luci & Set Concept: Marco Policastro
Costumi: Melanie Planchard
Assistente alla coreografia: Alessandra Chirulli