Lo scorso 8 Luglio presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo è andato ‘fuori-scena’ VARIATION N.1 per la Rassegna Fuori Programma, sotto la direzione artistica di Valentina Marini, che si concluderà il 7 Settembre 2019.
Camilla Monga, danzatrice e coreografa, insieme a Filippo Vignato ed in collaborazione con Bolzano Danza ha ideato questo progetto di musica e danza, estremamente all’avanguardia, sfruttando come punto di incontro e filo conduttore la dinamica di improvvisazione tipica del mondo del jazz e della danza contemporanea, permettendo al pubblico di assistere a una composizione istantanea che dopo un po’ permetteva quasi di prevedere una nota, un movimento, un’interazione tra musicista e ballerino sentendosi parte di un processo creativo anche solo con l’immaginazione.
La location scelta per questa rappresentazione è stato uno spazio circolare all’interno di un parco a venti minuti a piedi dal teatro, un percorso che ha dato il tempo allo spettatore di liberarsi di una aspettativa convenzionale di fruizione. In perfetta sincronia con la fine del tramonto e l’imbrunire, esaltando la scenografia luminosa creata in questo spazio del parco, dove protagonista era un piccolo albero che insieme a Filippo Vignato al trombone, Camilla Monga e Pierpaolo Ciulli alla danza sono stati i protagonisti della scena. Il pubblico seduto su cuscini e disposto a semicerchio delimitato da candele, sembrava in attesa di una iniziazione shamanica.
L’andamento della musica e della danza erano totalmente fuori da uno schema, probabilmente anche da un obiettivo. La sensazione era di una vera esplorazione. A partire da Vignato che, ricoprendo la bocca del trombone con un imbuto, cercava di presentare tutte le potenzialità dello strumento spaziando da note più gravi a quelle più acute. I danzatori ricercavano, con un bagaglio motorio molto ampio, una corrispondenza corporea a quel suono.
Probabilmente il pubblico si aspettava molta più danza, ma riteniamo che sia stata volutamente ridotta per creare uno spazio all’interpretazione, all’espressività, al contributo immaginativo dello stesso.
Per certi versi ci è sembrato di assistere alla danza di un serpente che si mostra in tutta la sua lunghezza e pericolosità, si insinua nello spazio che percorre e suscita nell’altro l’aspettativa di un picco, come può essere un morso su una preda, ma al contrario si dilegua silenziosamente senza soddisfare la previsione di chi lo osserva.
Spettacolo alternativo ed esplorativo.
Info:
8 luglio ore 20.30 e 21.30, Teatro Biblioteca Quarticciolo
Camilla Monga-Filippo Vignato (IT) ) in collaborazione con Bolzano Danza
Variation n.1