PILLOLE DI TENDANCE è una rassegna di otto spettacoli organizzata da Rosa Shocking associazione culturale presso il teatro in scatola. È un'anteprima di Tendance, un festival organizzato da Danila Blasi e curato artisticamente da Theodor Rawyler e Ricky Bonavita che si svolge nella provincia di Latina.
Il giorno 9 aprile ad inaugurare le quattro serate sono stati presentati due soli di due compagnie romane: Compagnia Fabio Ciccalè e Compagnia Atacama.
Indaco di Fabio Ciccalè è una saggia e grottesca rappresentazione di situazioni interrotte, intense nella gestualità e orfane nei movimenti.
Un succedersi di diverse possibilità create dall'interprete stesso, attraverso cambi di musica, luci e attraverso l'uso di oggetti, che vanno a creare un carosello di immagini e suggestioni sintatticamente svincolate da ogni logica data ma liberamente interpretabili grazie alla minuziosa calligrafia coreografica.
Ironia, ripetizioni, contrasti e curiosità sono protagonisti assoluti della scena. La danza di Ciccalè è viva e pura, estremamente seria ma divertente allo stesso tempo; è un modo di interpretare e di lasciar interpretare le possibilità dell'essere umano.
Io, lei, me è un solo interpretato dalla danzatrice Valeria Baresi che unisce le tre ultime produzioni della compagnia romana diretta da Patrizia Cavola e Ivan Truol.
Una donna con il viso nascosto da una scatola di latta danza sulle sillabe interrotte di Patrizia Hartman: una singhiozzante interpretazione della femminilità nascosta, intrappolata ma evocata in ogni singolo movimento.
Nel silenzio, la scatola viene abbandonata in un angolo e la danzatrice dà inizio al processo di scoperta di se stessa, in un grottesco ma commovente passaggio nelle diverse sfaccettature dell'essere umano reso esplicito da una raffinata unione di suoni onomatopeici e gesti rappresentativi.
Svelate le contraddizioni del suo essere, la protagonista traduce in movimento la frammentazione della propria natura accompagnata dai suoni elettronici del gruppo Epsilon Indi.
Nella scena successiva la danzatrice torna nel silenzio, è debole, ha bisogno di Lei, di questa presenza immaginaria ma necessaria per non annegare nelle difficoltà del suo essere. Poi, riprese le forze necessarie rientra nel processo conoscitivo ma questa volta ogni movimento è controllato e generato dal corpo stesso, ogni azione è reduce di una sollecitazione di una parte del corpo sull'altra come se ci fosse una Me responsabile dei movimenti dell'Io della danzatrice.
Liberatasi anche dall'ultima lotta interiore, l'attenzione torna alla primordialità: tornano i sospiri della voce iniziale e la danzatrice riprende la scatola; la osserva, ci gioca e la usa come specchio. Non è più un limite ma semplicemente un ostacolo esistenziale che supera prima del buio finale.
Io, me, lei è un piacevole alternarsi di femminilità e dipendenza, di gioia e dolore, di paura e coraggio, di forza e debolezza.
Info:
I prossimi appuntamenti di Pillole di Tendance
16 aprile 2016 h21
17 aprile 2016 h18
Teatro In Scatola
Lungotevere degli Artigiani 12/14 Roma
Lungotevere degli Artigiani 12/14 Roma